Tiene banco, in questi giorni, la questione delle accise sulla benzina. Un argomento non esattamente esaltante o emozionante, ma che comunque ci può far riflettere su alcuni aspetti della nostra società e sulle sfide della transizione ecologica. Parliamo anche della proposta di trasformare Milano in una città a 30Km/h e di alcuni studi sull’efficacia del vaccino cinese Sinovac che sembrano smentire una tesi molto diffusa sulle nuove ondate di contagi in Cina.
Oggi parliamo di proteste: quelle in Perù represse nel sangue dalla polizia, sangue indios. Quelle in Iran, contro l’impiccagione da parte del regime di giovani e giovanissimi manifestanti. E quelle in Brasile, pro Bolsonaro, fra teorie del complotto e finanziamenti occulti.
Ieri c’è stata un’udienza del processo a Simone Ficicchia di Ultima Generazione, che da mesi chiede giustizia climatica attraverso atti di disobbedienza civile nonviolenta. Vediamo com’è andata. Parliamo anche della strana storia di un paesino tedesco che rischia di essere raso al suolo per allargare una miniera di carbone e del buco dell’ozono che secondo le ultime ricerche delle nazioni Unite dovrebbe richiudersi entro il 2040.
Com’è andata la storia del tentato colpo di stato in Brasile? Da chi è stato organizzato? E come mai è stato fatto così poco per prevenirlo? Vediamo cosa ne sappiamo, fin qui. Parliamo anche del caso di Alfredo Cospito, anarchico che rischia di morire per uno sciopero della fame, in carcere, e della nuova legge inglese che proibisce piatti e posate usa e getta.
In Brasile sta succedendo di tutto, con i sostenitori di Bolsonaro che, un po’ come era avvenuto con quelli di Trump a Capitol Hill, hanno preso d’assalto il Parlamento e le sedi delle istituzioni brasiliane e forse sono persino appoggiati dall’esercito. Intanto in Messico una guerriglia urbana fra polizia e narcotrafficanti ha causato quasi 30 morti, mentre il cessate il fuoco in Ucraina ha funzionato così così. A Bari si sperimentano i mezzi pubblici quasi gratis, mentre in Germania sono preoccupati dall’aumento delle vendite dei rossetti. Infine parliamo della morte di Luca Vialli.
Puntata con poco commento e tante notizie: una sorta di maxi riassunto di tutte le cose successe negli ultimi giorni, durante le feste. Parliamo di clima, migranti, Covid, Pd, Brasile, Iran e… tanto altro ancora.
Siamo arrivati alla fine di questo anno, e quale miglior modo di festeggiare capodanno se non con una puntata di Io Non Mi Rassegno dedicata alle cose più belle successe nell’anno appena trascorso? Quindi se stavate cercando ad un’alternativa ai cenoni, una buona ragione per dire no a quell’evento imperdibile a cui vi hanno invitato in cui i Cugini di Campagna duettano con Iva Zanicchi (questa almeno è la mia idea delle cose che succedono agli eventi di Capodanno), o cercate qualcos’altro da guardare che non sia il conto alla rovescia di Amadeus su Raiuno vestito come i cugini di Campagna, che duetta con Iva Zanicchi (ma quante ce ne sono di Iva Zanicchi in giro?), siete nel posto giusto.
La legge di bilancio è molto in ritardo e al suo interno continuano a fare avanti e indietro norme diverse e contrastanti. Facciamo allora il punto, e commentiamone alcune come quella sulla caccia, quella sullo scudo fiscale, sul congedo parentale e sul bonus psicologo. Parliamo anche del nuovo mercato delle emissioni indiano, della vicenda di Elon Musk a capo di Twitter e del discorso di Zelensky al congresso Usa
Il direttore del settimanale l’Espresso è stato licenziato. Il motivo? Alcune indiscrezioni dicono che sia legato a un’inchiesta che gettava delle ombre su un’azienda della famiglia Agnelli-Elkann, ex proprietaria del giornale. Intanto è passato l’emendamento alla legge di bilancio che introduce la caccia selvaggia in città e nelle aree protette, mentre in Afghanistan i talebani vietano l’università alle donne. E il mondo scientifico torna a discutere di geoingegneria solare.
A sorpresa le Nazioni Unite adottano una risoluzione proposta dalla Turchia in cui si impegnano a promuovere la strategia Rifiuti Zero nel mondo. Intanto lo scandalo del Qatargate si allarga e inizia a lambire un’altra istituzione europea, la Commissione, mentre il Qatar dal canto suo minaccia di chiudere i rubinetti del gas. Parliamo anche della parabola discendente della giovane democrazia tunisina, che forse segna anche la conclusione del sogno iniziato con la primavera araba e degli studenti russi e ucraini da poco arrivati alla Rondine, Cittadella della pace.
L’Europa, dopo mesi, introduce finalmente un price cap sul gas, che però secondo molti non è un granché. Intanto si è conclusa la Cop15 sulla biodiversità, con un accordo raggiunto in extremis. Parliamo anche di quanto inquinano le stufe a legna “ecologiche”, di Elon Musk che forse si dimetterà da capo di Twitter, dell’importanza delle parole che usiamo per descrivere la realtà e – a tal proposito – di Sinisa Mihajlovic che secondo i giornali ha “perso la sua battaglia”.
La finale dei mondiali vinta dall’Argentina ha messo fine ai mondiali in Qatar. La cerimonia di premiazione è stata caratterizzata da un’immagine fortemente simbolica: quella di Messi con indosso un abito tradizionale qatarino. Parliamone. Parliamo anche di contrasto al cambiamento climatico con la riforma del mercato del carbonio europeo, di Intesa San Paolo che introduce la settimana corta e delle scuole bombardate dall’esercito turco a Kobane, in Kurdistan siriano.
Un emendamento di Fratelli d’Italia alla legge di Bilancio vuole liberalizzare la caccia agli animali selvatici anche in città e nelle aree protette, e la cosa sta sollevando un gran polverone. Intanto Cop15 sulla biodiversità rischia di naufragare per una spaccatura fra paesi più ricchi e paesi più poveri che riguarda un meccanismo finanziario, mentre nuovi studi mostrano ulteriori crolli nella popolazione di insetti. Parliamo anche – ancora – del Qatargate e del ruolo del Marocco, delle novità sulla morte di un giornalista in Qatar, del record di giornalisti in carcere nel mondo e della Carta di Olbia che ci aiuta a trovare le parole per parlare di disabilità.
La legge di bilancio ha appena passato il vaglio della Commissione europea, che all’interno del suo parere ha però stroncato alcuni aspetti centrali, almeno a livello di immagine, per il governo. Intanto continua a tenere banco la questione del Qatargate, e sembrano emergere tre aspetti concentrici della questione, che riguardano l’Europarlamento, l’Italia, e la sinistra italiana. Parliamo anche di come stanno andando le proteste in Iran, e concludiamo commentando un articolo molto interessante su come di fronte ai problemi potremmo unirci, invece di dividerci.
Ieri il dipartimento dell’energia statunitense ha annunciato, come anticipato da diversi giornali, che per la prima volta un esperimento di fusione nucleare ha ottenuto più energia di quella necessaria per l’innesco. Quanto è importante questa scoperta? E cosa vuol dire? Ci aiuterà nella transizione? Cerchiamo di scoprirlo. Parliamo anche della corsa delle rinnovabili, dei casi di giornalisti morti in Qatar che continuano ad aumentare, di una grossa operazione contro la ndrangheta, della tragica situazione dei bambini in Yemen e dei nuovi limiti imposti dalla Ue ai Pfas.
Sui giornali spopola il Qatargate, lo scandalo corruzione che sta investendo i vertici dell’Unione europea, in cui sono coinvolti diversi italiani. Intanto secondo il Financial Times e il Washington Post, ripresi dai giornali di mezzo mondo, oggi il dipartimento per l’energia Usa farà un importante annuncio che riguarda la fusione nucleare. Parliamo anche dell’esodo da Cuba di migliaia di persone e della complicatissima situazione in Perù.
In Perù stanno succedendo cose molto strane. Il presidente peruviano Pedro Castillo ha apparentemente tentato un colpo di stato, che però è stato sgominato dal parlamento e dall’esercito, dopodiché è entrata in carica la sua vice, Dina Boluarte che diventa così la prima Presidente donna del paese. Parliamo anche dell’Europa che affossa la legge sulle imprese sostenibili, delle lacune della legge contro la deforestazione, della grande manifestazione a Montreal in occasione di Cop15 sulla biodiversità e infine delle strane morti dei giornalisti in Qatar.
Puntata speciale a tema scientifico. Un nuovo software gratuito di Intelligenza artificiale sta svelando al mondo che forse quel futuro descritto da romanzi e film di fantascienza è meno lontano di quanto sembri. Intanto un nuovo esperimento mostra che il funzionamento del cervello e della coscienza potrebbero dipendere dalle bizzarrie della meccanica quantistica, e in particolare dal fenomeno noto come entanglement, mentre in un altro esperimento gli scienziati hanno spedito una particella indietro nel tempo.
In Iran finisce oggi il grande sciopero di tre giorni che ha segnato un ulteriore salto in avanti della protesta. Intanto in Sudan è arrivato l’accordo ufficiale per una transizione democratica del paese fra militari e forze civili. Ci aggiorniamo anche sulla Cop15 sulla biodiversità a Montreal e parliamo del divieto imposto dalla Ue ai prodotti collegati a deforestazione.
Molti paesi, da ultima l’Irlanda, stanno facendo esperimenti sulla settimana lavorativa corta, con risultati sorprendenti, ma qualche resistenza. Torniamo a parlare anche di Iran, perché ieri, forse preso dall’entusiasmo, ho dato una lettura un po’ superficiale dei fatti. Parliamo anche della pace in Etiopia e delle sfide che deve affrontare, di Leonardo che è l’azienda numero uno in Europa per fatturato da armi e di uno strano articolo di Repubblica sull’acqua del rubinetto.