Mentre prosegue l’offensiva israeliana a Gaza – ieri sono stati uccisi altri 100 e passa civili in coda per ricevere aiuti umanitari – gli esperti delle Nazioni Unite invitano tutti i paesi del mondo a interrompere immediatamente ogni fornitura di armi ad Israele. Il nostro paese figura fra quelli che hanno già interrotto questa fornitura, ma è davvero così? Parliamo anche delle dichiarazioni di Macron sull’invio di truppe in Ucraina e del report dei servizi segreti sui pericoli interni al nostro paese, fra cui figurano i movimenti pacifisti e ecologisti.
Ventesima rassegna stampa sarda: oggi facciamo un po’ il punto sulle elezioni, guardando ai dati della corsa alla presidenza e soffermandoci poi con una piccola riflessione sulla legge elettorale. Ma prima parleremo di altre notizie uscite questa settimana che sono però state un po’ offuscate dal post elezioni. Riciclo, miele, un ambulatorio mobile e vi racconteremo poi gli articoli della settimana su sardegna che cambia. In chiusura, come sempre, festival e eventi in arrivo per il weekend.
Continuiamo a parlare delle elezioni regionali in Sardegna, con un’analisi più a freddo di quello che è successo grazie al contributo di Lisa Ferreli di Sardegna che Cambia. Parliamo anche di microplastiche che sono dentro di noi (come le risposte, e come le risposte sono sbagliate), dell’Ungheria che ha dato il via libera all’ingresso della Svezia nella Nato e delle dimissioni del premier dell’Autorità nazionale palestinese.
Le elezioni in Sardegna hanno infine una vincitrice, più o meno. Lo spoglio è formalmente ancora in corso mentre registro questa puntata, ma Alessandra Todde si è proclamata vincitrice, anche se assieme a lei vincono i ritardi e le polemiche. Parliamo anche del lancio molto ben riuscito dei Btp Valore da pare del ministero dell’economia e finanze (e del perché il governo si è voluto dotare di questo nuovo strumento finanziario), delle manifestazioni pro-Bolsonaro in Brasile e dell’economia cinese salvata dall’energia pulita.
Alcuni studenti, fra cui molti minorenni, sono stati presi a manganellate dalla polizia mentre manifestavano per la Palestina e si è aperto una sorta di caso politico. Sta aumentando la repressione nel nostro paese o è solo una percezione? Ieri si è votato in Sardegna, dove gli spogli sono appena iniziati, e in Bielorussia, dove gli spogli non contano poi granché. Sabato, infine, è stato il secondo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina, e ne approfittiamo per fare il punto su come sta andando questo conflitto.
Diciannovesima puntata di “Io non mi rassegno Sardegna”: oggi inizieremo col darvi due notizie, la prima riguarda le percentuali di polveri sottili nell’aria che anche in Sardegna destano qualche preoccupazioni, mentre la seconda parla dei dati sul commercio al dettaglio nell’Isola: in 11 anni in Sardegna sono stati chiusi 4mila 500 negozi. Ci soffermeremo poi sulle elezioni regionali del 25 febbraio con un ripasso su come si vota e chi sono i candidati, con un sunto dei programmi elettorali su tre temi: sanità, scuola e ambiente.
Si è conclusa a Londra l’udienza per bloccare l’estradizione negli Usa di Julian Assange, dove il fondatore di Wikileaks rischierebbe 175 anni di carcere. La sentenza è attesa a giorni, mentre il mondo si mobilità in favore del giornalista. Parliamo anche di una proposta europea per mettere regole più stringenti sulla qualità dell’aria e della strategia del governo sull’immigrazione, prima di chiudere con la consueta rubrica la giornata di Italia che Cambia.
Il governo vuole reintrodurre il sistema basato sui voti alle elementari, senza nemmeno aver valutato i risultati del sistema attuale, ancora piuttosto nuovo, basato sui livelli. Come mai? Parliamo anche dei problemi della sanità in tre paesi diversi, Italia, Regno Unito e Corea del Sud, del veto Usa sul cessate il fuoco a gaza e delle proteste degli agricoltori polacchi contro le importazioni di grano dall’Ucraina, prima di chiudere con la consueta rubrica la giornata di ICC.
Si torna di nuovo a parlare dell’ex Ilva di Taranto con il governo che sembra intenzionato a un nuovo commissariamento e nessuno che solleva la questione della salute delle persone e dell’ambiente. Intanto, dall’altro lato dello stivale, c’è preoccupazione per la qualità dell’aria in Pianura padana, sebbene le cose stiano migliorando. Parliamo anche del Regno unito che vuole bandire gli smartphone dalle scuole e della guerra tribale scoppiata in papua Nuova Guinea.
Dopo decenni di propaganda mediatica e messaggi contrastanti, è stato approvato l’aggiornamento definitivo del progetto del Ponte sullo Stretto. Che siano intenzionati a farlo davvero il ponte, questa volta? Cerchiamo di capirlo. parliamo anche della guerra in Congo, della situazione in Ucraina, con l’avanzata dell’esercito russo, della morte di Navalny in Siberia e infine dei risultati delle elezioni in Pakistan.
Diciottesima puntata di “Io non mi rassegno Sardegna”: oggi parleremo alimentazione con due notizie. Una riguarda la celiachia, vista la pubblicazione dei dati sui costi a tratti proibitivi dell’alimentazione per le persone celiache nella nostra isola; mentre la seconda riguarda invece la sostenibilità delle nostre scelte alimentari, con focus sui ricci di mare. Ulteriore tema della rassegna sarà anche l’assalto eolico che non si ferma, con la lotta dei comitati in difesa dei territori del Supramonte di Orgosolo, e infine parleremo di linee ferroviarie che per Legambiente sono fotografia di una Sardegna, dal punto di vista della mobilità, indietro di dieci anni. Avremo poi un contributo audio di Luigi Bussu, giornalista di Indip e autore di un’inchiesta sul diritto alla salute nelle carceri sarde che abbiamo pubblicato in settimana su Sardegna che cambia.
Continua il massacro di civili a Gaza, con l’esercito israeliano che ha fatto irruzione in un ospedale a Khan Yunis, mentre in Europa riprende quota un’ipotesi, in realtà di molti anni fa, di costituire dei corpi civili di pace. Intanto inizia il processo a Eni in Italia, e ci sono polemiche sui consulenti chiamati dall’azienda. Parliamo anche dell’impatto delle navi da crociera sui cetacei e delle elezioni in Indonesia, prima di concludere con la giornata di Italia che Cambia.
Ieri in uno strano connubio Giorgia Meloni ed Elly Schlein hanno spinto una mozione per chiedere un immediato cessate il fuoco a Gaza. Come mai? Intanto in Sicilia imperversa di nuovo la siccità. Parliamo anche di una importante vittoria delle comunità indigene canadesi e di un preoccupante passo indietro dell’Ecuador sull’estrazione di petrolio.
Il Festival di Sanremo continua ad avere strascichi lunghi di polemiche, legate a Israele e al tema dell’immigrazione, mentre il supporto internazionale all’azione militare su gaza sembra vacillare. Parliamo anche di un pericoloso punto critico delle correnti oceaniche e del cambio di strategia di Ultima Generazione, nelle sue proteste.
Sanremo è uno specchio, strano, deformante ma in qualche modo metaforico del paese, della contemporaneità, dove ogni fatto di cui si parla finisce, in qualche forma, voluta o involontaria. E allora parliamone, in una puntata speciale dedicata al Festival appena terminato, dove parleremo di Sanremo ma non parleremo di Sanremo. Perché Sanremo non è Sanremo.
Diciassettesima puntata di “Io non mi rassegno Sardegna”: oggi parleremo di finanziamenti ai siti archeologici sardi, della sempre più reale emergenza sanità soprattutto per quanto riguarda i medici di famiglia e del caro voli che già si fa sentire per Pasqua. Parleremo poi di qualità dell’aria e polveri sottili, perché anche in Sardegna non siamo messi benissimo e infine come sempre avremo anche un contributo audio. Quest’ultimo stavolta arriva da Unica per la Palestina, comitato di universitari che negli ultimi mesi ha scelto di costituirsi all’interno dell’università di cagliari per esprimere con forza il proprio dissenso verso gli accordi accademici con Israele. Io sono Alessandro Spedicati e questa è “Io non mi rassegno Sardegna”, la rassegna stampa commentata settimanalmente da Sardegna che cambia in collaborazione con Lisa Ferreli.
Il 2023 è stato un anno da record in negativo per il clima e il 2024 non sembra iniziato meglio, con un gennaio record e i primi dati che mostrano che per la prima volta la soglia di 1,5 gradi è stata superata per 12 mesi consecutivi. Ciononostante il fenomeno del negazionismo climatico sembra in crescita. Come mai? Uno studio prova a rispondere a questa domanda. Chiudiamo con la consueta rubrica la giornata di italia che Cambia.
In India, un mega progetto rischia di distruggere un’isola habitat di biodiversità e tribù incontattate. Intanto il papa pubblica un interessante messaggio in cui, in occasione della giornata mondiale della Pace, parla di Intelligenza artificiale. Parliamo anche dell’ultimo caso di un orso ucciso su ordine della Provincia di Trento e del contestato programma della regione Piemonte che finanzia corsi tenuti da organizzazioni pro vita, prima di chiudere con La giornata di ICC.
Terza puntata dell’appuntamento mensile con la rassegna stampa commentata ligure. La apriamo con una notizia preoccupante: in Liguria viene venduto quasi il doppio degli antidepressivi rispetto alla media nazionale e a soffrire di sintomi depressivi sono anche e soprattutto i minori: 1 su 4. E poi parliamo di una cisterna con acido solforico che è affondata nel Santuario Pelagos, rischiando il disastro ambientale e anche di immigrazione, tramite la nuova Carta per l’Integrazione e di animali, con il primo corso per affrontare la morte e il lutto nel mondo animale.
Emanuela Sabidussi
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7 Febbraio 2024
Dopo le proteste degli agricoltori la Commissione Ue decide di fare retromarcia sui pesticidi. Parliamone. Parliamo anche della improvvisa transizione alle auto elettriche dell’Etiopia, di una nuova rubrica in cui raccontiamo le bufale che girano sui social, prima di chiudere con la giornata di ICC.