Oggi parliamo di un sacco di cose diverse, davvero un sacco, molte delle quali che riguardano paesi stranieri, relazioni internazionali, geopolitica ma anche diritti, come matrimoni omosessuali e diritto all’aborto. E poi alla fine facciamo un saluto a Daniel Kahneman, uno dei padri dei bias cognitivi, che è morto ieri all’età di 90 anni.
È arrivata la tanto attesa sentenza dell’Alta Corte di Londra, sul caso Assange. Che però è una mezza sentenza: i giudici hanno preso tempo, ma almeno hanno ritenute valide alcune delle obiezioni presentate dai suoi legali. Quindi cerchiamo di capire che cosa dice questa sentenza e quali scenari si aprono adesso per Julian Assange, ma anche per la libertà d’informazione nel mondo occidentale.
Si è votato in Senegal e i risultati potrebbero segnare una svolta nei rapporti del Paese con l’Europa e l’occidente in genere, accentuando una tendenza già in atto, quella di uno slittamento del continente africano lontano dai nostri interessi e dai nostri modelli sociali. Verso dove, però, non è chiaro. Parliamo anche della risoluzione per il cessate il fuoco a Gaza passata per la prima volta in Consiglio delle Nazioni unite, di una interessante sperimentazione sul riuso di un comune emiliano e infine delle distorsioni cognitive indotte dal giornalismo, come quella sulla pericolosità degli aerei, nel glorioso ritorno di Trova il bias!
Venerdì pomeriggio un attentato in un teatro ha scosso la Russia e il mondo intero. E con il Nord del mondo sull’orlo del panico e nel mezzo di una folle corsa agli armamenti, questa tragedia rischia di essere una ennesima, possibile scintilla che alimenta l’escalation bellica. Cerchiamo di vederci più chiaro.
Oggi parliamo di riciclo perché i dati dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ci incoronano popolo di ambientalisti e questa è una cosa di cui andiamo molto orgogliosi. Altra notizia è l’ufficialità della nomina di Alessandra Todde come Presidente della Regione sardegna e del consiglio regionale, ci soffermeremo anche su questo e parleremo poi di un assalto eolico che non si ferma: c’è una nuova minaccia nel Montiferru. Chiuderemo parlando di lavoratori qualificati, sempre più difficili da trovare nell’Isola, ma prima avremo un contributo esterno da Rita Corda, portavoce del Comitato NO Tyrrhenian Link con la quale parleremo del progetto che coinvolge l’hinterland di Cagliari. Ovviamente vi racconteremo anche gli articoli della settimana su Sardegna che cambia e in chiusura, come sempre, festival e eventi in arrivo per il weekend.
Oggi parliamo di corsa allo spazio e delle sue tante nuove declinazioni, da quella militare, con il pericolo di utilizzo di armi nucleari come armi anti-satellite, a quelle commerciali, con la costruzioni di basi lunari e le migliaia di satelliti lanciati ogni anno. Parliamo anche del video del primo paziente a cui è stato installato nel cervello il dispositivo Neuralink e della giornata mondiale dell’acqua, con un appello del Forum italiano dei movimenti per l’acqua.
Il parlamento francese si appresta ad approvare una nuova legge contro il Fast fashion che mette nel mirino grandi catene come Shein e Temu. Parliamone. Facciamo anche una rettifica sulla questione delle temperature record in Brasile, parliamo di Haiti che è in mano alle gang criminali, della guerra civile in Myanmar e dei passi indietro del governo del Gambia sulle mutilazioni genitali femminili. E poi alla fine vi dico una cosa, per chi vuole venirci ad incontrare.
La siccità in Sicilia si aggrava, mentre in Brasile si sperimentano temperature molto alte di oltre 40 gradi, ma percepiti 62. Questi episodi meteo estremi sono ovviamente parte del macrofenomeno del cambiamento climatico, ma gli scienziati stanno discutendo se siano spiegabili con i modelli attuali o se dovremmo addirittura cambiare i modelli climatici. Parliamo anche delle barriere coralline ripristinate artificialmente che sembrano attaccare più facilmente del previsto e della resistenza in Sardegna contro la costruzione di un cavo sottomarino, che ci fa riflettere sulle complicanze della transizione energetica.
Putin ha dichiarato una vittoria con numeri senza precedenti, dando inizio al suo quinto mandato come Presidente della federazione russa, il terzo consecutivo. Tuttavia sia i media indipendenti russi che quelli occidentali stanno parlando di elezioni non democratiche e di clima oppressivo. Quindi come dobbiamo leggere questi risultati? Cosa succede adesso? E che ruolo hanno avuto le proteste organizzate da Yulia Navalnaya, vedova di Navalny? Cerchiamo di capirci qualcosa.
Oggi parliamo di lingua sarda insieme a Luigi Bussu, che con Indip ha scritto un’inchiesta sul calo dei fondi per le scuole e su una certificazione linguistica che al momento è ancora un miraggio. Prima però vi racconteremo che cosa è successo nell’Isola questa settimana, soffermandoci su quattro temi: l’artigianato in aumento, il no del comune di Oristano al deposito di scorie nucleari, i disturbi alimentari e infine, i tagli del governo che pesano sugli asili della Sardegna. Vi parleremo poi degli articoli della settimana su Sardegna che cambia e in chiusura, come sempre, festival e eventi in arrivo per il weekend.
Il parlamento Ue ha approvato la direttiva Case green, con cui vuole raggiungere l’obiettivo emissioni zero entro il 2050 per tutto il settore immobiliare europeo. Parliamo anche dei dubbi di fattibilità del progetto del Ponte sullo Stretto, del lancio di starship, l’astronave che forse farà tornare gli esseri umani sulla luna, delle elezioni presidenziali in Russia di oggi, dell’amnistia per gli indipendentisti catalani e infine di autoproduzione e di altri animali.
Gli Stati Uniti si trovano ad affrontare una serie di crisi, da quella energetica a quella degli oppioidi, che li stanno mettendo in ginocchio. Ma sono crisi congiunturali e separate, come vengono raccontate? O forse nascondono una crisi più generale, di un modello di società o se vogliamo farla più suggestiva, segnano la fine di un’era?
In Abruzzo ha vinto il candidato di destra, e attuale Presidente Marco Marsilio, noto soprattutto per aver sostenuto che la regione che amministra è bagnata da tre mari, ma con pericolose tendenze alla cementificazione. Parliamo anche di come sono andate le elezioni in Portogallo, di una nuova legge della provincia di Trento sull’abbattimento degli orsi, delle manifestazioni per l’8 marzo e del voto in Irlanda per cambiare la Costituzione sessista, che alla fine non è stata cambiata.
C’è un rischio escalation crescente, di cui hanno parlato il papa, Mattarella, Joseph Borrell. No, non è in Ucraina e nemmeno in Palestina. Vediamo di che si tratta. Parliamo anche delle nuove abitazioni che il governo israeliano ha deciso di costruire per allargare le colonie illegali in Cisgiordania e di un’interessante operazione di Al Jazeera che smonta un’inchiesta del NYT sugli stupri compiuti da Hamas. Infine, qualche accenno alla giornata internazionale delle donne, l’annuncio di un incontro sui grandi eventi in natura e poi c’è lei, la giornata di Italia che Cambia.
Oggi guardiamo ai dati positivi sia per quanto riguarda l’allarme siccità di cui abbiamo parlato tempo fa, che per quanto invece riguarda la colonia sarda di grifoni. Vi parleremo poi di una Sardegna ancora poco “sostenibile” dal punto di vista dello sviluppo delle imprese e poi parleremo di diritto all’aborto: oggi è 8 marzo, giornata internazionale dei diritti delle donne, e in merito la CGIL sarda ha pubblicato un report dove fa il punto della situazione sul diritto all’aborto nell’Isola che – vi anticipiamo – non è tra le migliori.
In Sicilia diventa di giorno in giorno più grave la situazione siccità. Oltre alle cause climatiche, che ovviamente ne sono alla base, ci sono però un bel po’ di responsabilità politiche. Molti giornali, nel parlarne, indicano l’esempio “virtuoso” di gestione della siccità della Catalogna. Ma sarà davvero così? Parliamo anche dei risultati del super tuesday, il giorno in cui in un sacco di stati si scelgono i candidati per le elezioni presidenziali, della Francia che ha inserito l’aborto in costituzione e delle elezioni in Abruzzo che ci saranno questo weekend.
Ieri alla Camera si è votato per l’intervento militare italiano nel Mar Rosso per contrastare gli attacchi armati degli Houthi yemeniti, contro navi portacontainer e cavi sottomarini. Peccato che l’operazione sia già iniziata. Ma quindi stiamo partecipando a una guerra? È davvero solo difensiva? E che ripercussioni ha? Parliamo anche degli strani rapporti fra economia Usa e Ue durante la guerra in Ucraina e di quello, ancora più strano, fra economia industriale, armamenti e green deal in Europa.
Apriamo la nostra quarta puntata dell’appuntamento mensile con la rassegna stampa commentata dalla redazione ligure con un primato ligure importante: parliamo infatti della riduzione dei gas serra in Liguria, ma non solo. Attraverso il primo database ambientale tutto italiano, capiamo in cosa la regione primeggia e in cosa è necessario migliorare. Ma non solo: parliamo di trasporti con l’inserimento delle nuove disposizioni per gli abbonamenti dei treni, e di sanità, con il record di regione più vecchia d’Europa e di come invertire la rotta. E in chiusura qualche news dal nostro archivio del mese
In Israele ci sono state delle elezioni locali dove ha vinto l’astensione e i partiti estremisti. Una situazione paradossalmente simile a quella che abbiamo descritto in Iran e che oggi torniamo ad approfondire. Cosa ci dicono queste elezioni? Parliamo anche della Corte suprema Usa che ha di fatto sancito l’eleggibilità di Trump alle primarie e del caso Assange, su cui si attende a giorni la sentenza a Londra.
In Iran ci sono state le prime elezioni dopo le enormi proteste che hanno scosso il paese in seguito alla morte di Masha Amini, nel settembre 2023. Scopriamo come sono andate. Parliamo anche del rimpatrio di Chico Forti, della crisi della produzione di riso (e del risotto, come la definisce il Guardian), delle risposte dei contadini africani della valle del Nilo alla crisi climatica e ancora del greenhushing e della Francia che inserisce il diritto all’aborto in Costituzione.