In una intervista su Repubblica l’economista Jeremy Rifkin parla di come questa epidemia potrebbe decretare la morte della globalizzazione e far nascere un nuovo modello socio-economico basato sulle bioregioni. Parliamo anche della scoperta di batteri capaci di digerire il poliuretano, una plastica tossica, e dell’attacco degli Usa al premier venezuelano Maduro.
Mentre in Italia i contagi sembrano rallentare e il governo vara un decreto per aiutare i comuni, negli Usa Trump ordina a General Motors di produrre ventilatori. Parliamo anche dei mercati azionari, e di come alcuni grossi investitori (Jeff Bezos su tutti) abbiano spostato enormi capitali poco prima dello scoppio della crisi, contenendo le perdite e riuscendo a volte persino a guadagnarci.
Un nuovo studio comparso su Nature ci da un’ottima notizia: il buco dell’ozono sta continuando a ridursi e anche le correnti dei venti sembrano tornare alle configurazioni precedenti. Intanto alla vigilia del G20 il Segretario generale dell’Onu Antonio Guterres fa una dichiarazione interessante sul cogliere l’opportunità di cambiamento nascosta nella crisi.
In Italia si cercano di sviluppare applicazioni per il contact-tracing e l’assistenza medica domiciliare ai malati di Covid-19. Quali ripercussioni ci sono per la privacy? Intanto negli Usa durante la notte è stato approvato un maxi piano di aiuti per famiglie, imprese, sanità, che prevede al suo interno qualcosa che somiglia a un reddito di base universale, della durata di quattro mesi. Questo apre a delle riflessioni interessanti e potrebbe essere il più grande esperimento di questo tipo mai realizzato.
La crisi alimenta solidarietà e aiuti fra paesi: Cina, Russia, Cuba e Germania hanno offerto diversi tipi di aiuto all’Italia, dall’invio di medici e materiale sanitario all’accoglienza di malati. Tuttavia potrebbero celarsi sotto a queste manovre delle mire di controllo geopolitico. Intanto un articolo sul Washington Post ipotizza un giubileo del debito, ovvero una forte riduzione dei debiti pubblici e privati, come unica via per evitare la depressione.
Molti paesi, fra cui il nostro, stanno implementando sistemi di tracciamento dei dati e sorveglianza tramite la tecnologia per controllare l’epidemia di coronavirus. Lo stato di emergenza ne giustifica in parte l’utilizzo, ma fino a che punto? Ed è corretto introdurre tali norme senza un adeguato dibattito né una riflessione in merito?
In tempi di crisi tiriamo fuori nuove risorse e facciamo cose straordinarie. Se da un lato rischiamo di isolarci e di vedere gli altri come nemici, dall’altro rinasce la creatività e riusciamo a collaborare in maniere nuove. In questa puntata, passiamo in rassegna alcune analisi interessanti e vediamo esempi di creatività in azione.
Oggi puntata speciale su Salute. Interpretare la narrazione dell’epidemia per capire come orientarsi. Quali i dibattiti e le prospettive in campo. Quali sono i determinanti della fragilità del sistema. Come poter affrontare questo inizio di cambiamento globale.
Annalisa Jannone
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20 Marzo 2020
Oggi puntata a tema prettamente economico. Andiamo ad analizzare le ultime misure prese dalla Bce per fronteggiare la crisi di liquidità, vediamo come riesce la Germania a prevedere aiuti per 550 miliardi di euro e scopriamo che fine hanno fatto i pandemic bond. Ci occupiamo anche delle primarie dei democratici negli Usa, che ormai hanno un vincitore praticamente ufficiale.
Sono sempre più evidenti (e studiate) le correlazioni fra la diffusione dell’epidemia di Covid-19 e la crisi ambientale in corso. Ecosistemi poveri favoriscono la proliferazione degli agenti patogeni, mentre le polveri sottili sono un ottimo vettore per la loro diffusione. Analizziamo qui le risposte emergenziali, mirate a curare il sintomo (l’epidemia), e quelle di transizione come quella proposta da Sardex. E riflettiamo sulla necessità di mettere in campo risposte sistemiche, che agiscano sulle radici più profonde. Cosa abbiamo a disposizione?
Il Meccanismo europeo di stabilità (Mes) è un’organizzazione nata per garantire la stabilità economico finanziaria del sistema euro. Ma allora perché fa tanto discutere? E cosa prevede la riforma che doveva essere approvata ieri e che invece è slittata a data da definirsi? Che ruolo potrebbe giocare all’interno di questa crisi? E infine, quali opportunità si celano dietro al tracollo dell’economia mondiale dovuto all’emergenza coronavirus? Ne parliamo nella rassegna di oggi.
Come reagiscono i vari paesi all’emergenza coronavirus? Quali strategie mettono in atto, e cosa queste ci dicono della cultura dei Paesi stessi? Analizziamo in particolare il modello coreano, per scoprire come si è riusciti a contenere l’epidemia senza ricorrere al blocco totale. Infine vedremo come la creatività emerge in tempi di crisi e quanto poco basta alla Natura per riprendere i suoi spazi.
Uno sguardo agli effetti dell’epidemia sul sistema nel suo complesso. Gli Stati Uniti mettono il segreto sulle riunioni sul coronavirus del Dipartimento di salute e servizi umani e la Cina risponde chiedendo trasparenza (e soffiando sul fuoco delle teorie del complotto). In Europa i mercati tracollano dopo le dichiarazioni di Christine Lagarde, presidente della Bce. Mentre Bruxelles si dice disposta a rivedere il patto di stabilità, per consentire un maggiore indebitamento. Ma non tutto il male viene per nuocere: così come era successo in Cina anche in Pianura Padana si registra un calo impressionante dello smog, come mostrano le immagini satellitari.
Novità importanti sul fronte coronavirus: l’OMS dichiara la pandemia aprendo alla possibilità di aiuti da parte della Banca Mondiale, attraverso il discusso strumento dei pandemic bond. Intanto in Italia le misure si fanno più restrittive con la chiusura di tutti i negozi a parte i servizi essenziali. Torniamo a parlare anche di Defender Europe 2020, l’esercitazione Usa su suolo europeo, per chiarire alcuni punti e spiegare le ultime novità.
Mentre in Italia si prendono misure sempre più restrittive per contenere l’epidemia, scopriamo che è possibile usare i social per starsi vicino e aiutarsi invece che per isolarsi grazie all’esempio delle Social street (e di altri gruppi nati in seno all’emergenza). Intanto in Russia Putin modifica la costituzione per poter restare al potere altri 12 anni, mentre negli Usa la notte di ieri ci regala il candidato democratico (quasi ufficiale) a sfidare Trump nelle elezioni di novembre.
Due le notizie principali di oggi: un aggiornamento sulle nuove misure del governo per contenere l’epidemia di coronavirus nel nostro paese e l’inizio dell’operazione Defender Europe 20, la più grande esercitazione militare americana sul suolo europeo dalla fine della guerra fredda a oggi, che non si ferma nonostante l’epidemia in corso.
Sono giorni concitati in cui le notizie si susseguono molto velocemente ed è facile farsi prendere dal panico. Perciò come sempre cerchiamo di osservare le cose in maniera razionale. Parleremo dei nuovi provvedimento del governo, del comportamento irresponsabile di molti giornali, delle ripercussioni economiche e finanziarie del contagio. Ma anche di possibili risvolti positivi e dell’importanza di avere uno spazio sicuro in cui esprimere le proprie emozioni.
Due articoli aprono a riflessioni interessanti sull’epidemia di coronavirus: dov’è l’equilibrio (se c’è) fra rallentare il contagio e non paralizzare l’economia? Quali scenari si prospettano? Parliamo anche di crisi climatica, del nuovo consigliere economico del governo Conte Gunter Pauli e delle primarie Dem negli Usa.
Ieri il governo ha varato un nuovo decreto per fronteggiare l’emergenza coronavirus, vediamo cosa prevede. Parliamo anche di come la nostra percezione del rischio è distorta dai bias cognitivi, del discorso di Greta Thunberg a Strasburgo e del piano di adattamento climatico da 65 miliardi di Singapore.
Primarie democratiche in Usa: il super tuesday di ieri ribalta le carte in tavola, con Joe Biden che supera Bernie Sanders. Intanto il comitato scientifico incaricato dal governo di gestire l’emergenza sul coronavirus ha diffuso nuove misure per rallentare il contagio. Al confine fra Turchia e Grecia invece, la situazione è critica per migliaia di profughi che cercano di arrivare in Europa. Parliamo anche delle buone notizie sull’eolico che arrivano da Regno Unito.