
Il Sahara Occidentale è la terra dei Saharawi – cioè i sahariani –, anche se non ufficialmente. La regione è infatti oggetto di contese geopolitiche e di pressioni anche violente da parte del vicino Marocco. Una delicata situazione che la comunità internazionale, salvo piccole eccezioni, continua a trascurare, alimentando la condizione sociale ed economica precaria di chi vive qui.
Luisa Stagnaro ha iniziato a tessere quattro anni fa, ma ha sempre amato fare e creare con le proprie mani. Il suo Telaio nel bosco, a Riva Trigoso, è un laboratorio di tessitura, sartoria e impaglio, a pochi passi dal mare ma con il bosco nel cuore, quello dove Luisa è cresciuta e dove torna a rifugiarsi appena può.
Un programma di compensazione delle emissioni di carbonio è pronto per essere lanciato in Kenya. Survival International però, attraverso il suo rapporto "Carbonio insanguinato", lancia l'allarme: non solo il programma comporterebbe gravi violazioni ai danni delle popolazioni locali, ma non avrebbe neanche effetti positivi dal punto di vista ambientale e climatico.
Una radio nata dal basso, per una serie di coincidenze, che però porta avanti una filosofia artistica e comunicativa ben precisa: diffondere e valorizzare la musica emergente e alternativa, quella che non trova spazio sui canali mainstream. Si chiama Radio Underground e ce ne ha parlato Elisa Capo, una delle sue voci principali e madre dell'idea da cui è nato il progetto.
Tra le difficoltà nel vivere in un'area interna di confine tra due regioni c'è quella legata alla sanità: anche laddove è presente un servizio di volontari organizzati di Croce Bianca per un pronto intervento in caso di emergenze, le prassi burocratiche e la situazione di privatizzazione ospedaliera della Liguria rallentano e creano problematiche aggiuntive. Abbiamo approfondito i dettagli con l'attuale responsabile della Croce Bianca di uno dei comuni della Val Pennavaire.
Il Comitato Tutela Crinali Mugellani lancia l'allarme sull'impatto che potrebbe avere il progetto di sette mega pale eoliche nell'area delle Foreste Casentinesi. Fra i tanti soggetti che verrebbero danneggiati c'è Gaia, un'aquila reale la cui storia è stata ripresa anche dal WWF, che però non si è schierato in merito al progetto, venendo meno – secondo il Comitato – al proprio compito di prevenzione dei crimini contro la natura.
Con Gerardo Femina parliamo della campagna Europa per la Pace e della giornata europea contro la guerra e a favore del dialogo e della nonviolenza che si terrà il 2 aprile prossimo. Non sarà solo un evento per sensibilizzare l'opinione pubblica su quello che sta succedendo in Ucraina – e altrove –, ma anche un momento fondamentale di convergenza e unione delle mille anime che compongono il movimento pacifista europeo.
Sembra essere tornati al 1994 quando Berlusconi, affacciandosi sulla scena politica italiana, prometteva agli italiani la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. A distanza di quasi trent’anni la promessa, a suo dire, sarà mantenuta. Il Governo Meloni infatti, con un nuovo decreto prevede l’approvazione del progetto esecutivo entro il 31 luglio 2024. Per il WWF e non solo si tratta di un’opera dagli elevatissimi e insostenibili costi ambientali, sociali, economici e finanziari.
Destreggiarsi ai fornelli ed entrare a far parte di una vera brigata per diventare chef professionista: è in queste attività che si sta cimentando un gruppo di ragazzi e ragazze che gravitano attorno all’associazione Il Timone di Novara. L’associazione da diversi anni supporta persone con disabilità cognitiva e le loro famiglie attraverso attività socio-assistenziali. Oggi, grazie a una collaborazione con l'azienda CEF Publishing, il progetto intende offrire nuovi strumenti per rendere questi giovani indipendenti e autonomi a livello professionale.
Mercoledì 15 marzo a Catania si è svolto l’incontro aperto con gli attivisti di Ultima Generazione per parlare di clima e della campagna “Non paghiamo il fossile”. Un momento di dialogo e confronto che ha contribuito a far conoscere meglio le emozioni e le motivazioni che spingono le attiviste e gli attivisti a intraprendere azioni molto forti nonviolente, ma spesso illegali, che possono mettere a repentaglio il loro futuro.