Artemisia: viaggio nell’universo femminile
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Chi produce arte ha bisogno di mostrare il proprio lavoro, di avere lo scambio con lo sguardo dell’altro, nutrirsi dell’incontro e del confronto. C’è bisogno di spazi che accolgano l’arte e a volte è lo spazio stesso a parlare, a chiedere qualcosa che va oltre. Lo spazio stesso diventa una tela bianca che necessita intrecci e pennellate nuove.
E’ nato così, dalla ricerca di uno spazio per una mostra personale, un progetto artistico sull’universo femminile, “Artemisia – viaggio nell’universo femminile: l’amore, l’arte, la violenza”.
Una collettiva di donne: Daniela Baldinger, Barbagli Sonia, Silvia Rossi, Caterina Gynt, Sara Lovari e Kali Roberta Agostini, per raccontare il complesso universo femminile.
Partire dall’arte e dall’amore per provare a trovare un linguaggio nuovo, delicato e fuori dagli stereotipi per parlare anche di violenza sulle donne. Un tema di cui si parla tanto e spesso male, la cui complessità diventa spesso scusa per l’evitamento o la superficialità.
Seguendo lo spazio della Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Palazzo Giorgi di Poppi, con la sua ampia stanza centrale, è venuto naturale a queste artiste casentinesi, per nascita o per scelta, pensare ad una piazza in cui fare rete e dialogare con altre arti e con le associazioni del territorio.
Performance, installazioni, musica, teatro, narrativa. Le Donne di Carta di Arezzo, l’associazione Cinespazio, il Centro Giovani C’entro anch’io, il gruppo teatrale NATA, la Sezione Soci Coop Centro Italia di Bibbiena e Subbiano e tanti altri.
Un mese, ad agosto, di eventi gratuiti ispirati ad Artemisia Gentileschi, pittrice seicentesca, che per prima si affermò come artista in un arte maschile , lottando per la propria indipendenza e le rigide convenzioni della società in cui viveva.
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