Toscana d’Appennino, monti dello spirito
Il progetto “Aree interne” ancora in attesa di completare l’iter attuativo mentre nei comuni montani continua “lo spopolamento, l’invecchiamento della popolazione, con il rischio di cessazione di servizi e abbandono di interi territori”.

In questi giorni è stato firmato dal portavoce dell’area Casentino-Valtiberina e Sindaco di Montemignaio Massimiliano Mugnaini, e dall’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli il Protocollo di intesa tra regione Toscana e Unione dei Comuni Montani del Casentino, Ente capofila, per l’attuazione della strategia “Toscana d’Appennino, monti dello spirito” nell’ambito del progetto nazionale Aree Interne.
“Finalmente, dopo un lungo lavoro di concertazione e condivisione tra tutti i soggetti interessati”, ha detto Mugnaini, “Si è compiuto un passo decisivo per l‘avvio della fase realizzativa del progetto. Appena arriverà anche la firma con l’Agenzia per la Coesione Territoriale, saranno disponibili tutte le risorse che Ministeri e Regione Toscana hanno stanziato per la strategia”.
Il progetto Aree Interne è per Casentino e Valtiberina un’occasione fondamentale. “D sicuro un punto di partenza per riportare l’attenzione delle politiche nazionali sui territori rurali e montani come i nostri, abbandonati da politiche sempre più distanti dai bisogni veri della gente”, aggiunge Mugnaini. I dati socio-economici del resto sono chiari: 36 milioni di italiani vivono in soli 750 comuni, poco più del 25% del territorio nazionale; il grosso delle politiche si rivolge alle zone pianeggianti densamente popolate. Per quelle rurali collinari e montane, sono venuti meno negli anni gli interventi necessari per far vivere quei territori. “Per circa 7400 comuni italiani ci sono sempre meno risorse, così è impossibile garantire i servizi vitali alle comunità. Tutto ciò aggrava i fenomeni di spopolamento e invecchiamento della popolazione, con il rischio di cessazione di servizi e abbandono di interi territori”.
Con le risorse assegnate dai Ministeri interessati e dalla Regione (circa 10,5 milioni di euro in totale), “Si potranno avviare azioni condivise per tentare di invertire questa tendenza. I due territori si sono uniti in questo percorso facendo sintesi, dimostrando lungimiranza e capacità progettuali che hanno consentito di raggiungere lo scopo. Adesso attendiamo l’ultimo passaggio, confidando che la burocrazia come al solito non vanifichi il lavoro fatto. I problemi aumentano e il tempo non gioca a nostro favore. Servono interventi immediati e puntuali. Tengo a precisare che si parla della programmazione 2014/2020, e oggi – nel 2017 – ancora dobbiamo completare l’iter”.
Nelle parole di Mugnaini è facile leggere quanto sia grande l’attesa per l’inizio della fase operativa, che tradurrà in fatti concreti più di due anni di progettualità e incontri, raccolte dati e discussioni, che hanno riguardato anche il personale degli Enti coinvolti: “E’ doveroso un ringraziamento al gruppo tecnico delle due Unioni dei Comuni e della cooperativa Koinè, coordinato dalla Dott.ssa Daniela Nocentini. Un grazie all’assessore Ceccarelli, alla Giunta Regionale, al Comitato Nazionale e agli uffici regionali, in particolare la dott. De Renzis e la dott. Luciani. Infine un ringraziamento personale a tutti i Comuni, che hanno scelto di farsi rappresentare da me come portavoce, affidandomi una responsabilità e un onere che è l’espressione di una fiducia personale per la quale li ringrazio”.
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