12 Lug 2017

Il Piemonte che Cambia parla tedesco?

Scritto da: Daniel Tarozzi

Questa settimana alcune delle esperienze piemontesi più interessanti emerse negli incontri effettuati dalla nostra redazione in questi anni di reportage verranno presentate a Berlino e nella regione di Brandeburgo. Video, dibattiti e laboratori per un cambiamento che ormai non ha davvero più confini.

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Berlino – Come sono strani i flussi della vita… Il lavoro di Italia che Cambia nacque con un viaggio in camper di sette mesi nelle venti regioni del nostro Paese. La prima fu il Piemonte. Anni dopo, avevamo costruito una redazione nazionale ma proprio dal Piemonte decidemmo di ripartire con la creazione di un primo portale regiornale, nonché di una area provinciale – quella biellese – che è stata la prima nel suo genere.

germania chiama italia 1

E mentre lavoriamo per entrare sempre più nei territori, improvissamente ci troviamo proiettati in Germania, a Berlino, dove Luca Asperius – tra i fondatori del nostro progetto – ha dato vita con altri colleghi e colleghe a due portali territoriali in lingua tedesca, uno incentrato su Berlino e uno sulla regione Brandeburgo.

Forse non è un caso. Il famoso “glocal”, pensare globale e agire locale, si sta sempre più affermando nei magici mondi cangianti che raccontiamo quotidianamente. E così, non è poi così folle – anche se è un po’ destabilizzante – trovarsi ad un cinema berlinese per parlare di eccellenze piemontesi.

Questa sera, mercoledì 12 luglio, si aprono le danze con un primo incontro in un cinema. Domani una libreria, venerdì un altro cinema e sabato un workshop.

I tedeschi potranno vedere molte delle nostre video-storie sottotitolate in tedesco e inglese e io potrò confrontarmi con i locali su punti di forza e di debolezza della nostra esperienza.

Italia che Cambia, Piemonte che Cambia, Berlino che Cambia, Mondo che Cambia…

Alla fine siamo parte di un grande “sommovimento“, una trasformazione profonda del mondo e dei mondi. E mentre i ghiacciai si sciolgono e le disgrazie sembrano incombere, non ci resta che continuare a raccontare e promuovere chi le cose le sta cambiando in positivo.

Qui, lì, ovunque.

Buon cambiamento a tutte e tutti, in tutte le lingue del mondo!

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