4 Ott 2018

L’Oasi di Scacco e Hope: nuova vita per i cavalli

Scritto da: Paolo Cignini

La storia di Coretta Spalla e Fabio Ronchetti e della loro Oasi di Scacco e Hope, un luogo in provincia di Biella che si pone l’obiettivo di recuperare e rispettare cavalli vittime di abbandono o di trattamenti violenti. In relazione con l’uomo.

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Un’oasi di 40000 metri quadrati dove recuperare cavalli destinati al macello o vittime di maltrattamenti. In provincia di Biella, a Mongrando, ha sede l’Oasi di Scacco e Hope, un progetto di Coretta Spalla (Istruttrice internazionale di Centered Riding®) e Fabio Ronchetti, che a partire dal 2006 hanno dato vita al proprio sogno: quello di vivere a stretto contatto con i cavalli.
L’Oasi di Scacco e Hope non è solamente una scuderia: tutto nasce dall’arrivo di Scacco, un cavallo donato a Coretta allo scopo di metterlo a riposo, dopo lunghi anni passati in maneggio.

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“Da allora è nata una sperimentazione che ha coinvolto molti altri cavalli, giunti qui nel corso degli anni” ci racconta Coretta “e recuperati da situazioni di abbandono, maltrattamento e macello. Non è stata una vera e propria scelta, siamo partiti quasi condizionati dal fato e ci siamo fatti assorbire da questa attività.”
L’obiettivo, oltre al recupero, è quello di provare a instaurare un rapporto diverso con il cavallo, considerando ogni esemplare per la propria specificità: “Il problema fondamentale è che noi uomini tendiamo ad antropomorfizzare l’animale, lo umanizziamo. I cavalli, in questa maniera, perdono la loro essenza e il nostro obiettivo è farli tornare ad essere cavalli. Abbiamo assistito all’arrivo di esemplari completamente chiusi, immobili, distaccati da loro stessi e dal circondario”.

Il primo passo è caratterizzato dunque da un periodo di transizione per l’animale, che impara
a scaricare la rabbia e a superare gli shock subiti, per poi tentare (se l’animale lo permette) un approccio e un percorso volto al contatto con l’essere umano.
Per mettere in pratica questo desiderio, la scuola di equitazione all’interno dell’Oasi di Scacco e Hope si caratterizza per una modalità relazionale di rispetto reciproco tra l’essere umano e l’animale. Nata quattro anni fa come laboratorio (chiamato “I nostri amici cavalli”) con cadenza settimanale e riservato ai bambini dai cinque anni in sù, è per stessa ammissione di Coretta una scuola più impegnativa rispetto alle tradizionali scuole di equitazione, “perchè oltre ad imparare le andature e le tecniche per montare, si lavora con l’aspetto relazionale tra il bambino e il cavallo. Ogni singolo esemplare possiede una sua specificità e particolarità, e nel rapporto con l’uomo si differenzia rispetto ad un cavallo allo stato brado, così come l’essere umano esce trasformato dal rapporto con l’animale”.
Questa sperimentazione è divenuta nel corso degli anni un modello di lavoro funzionante, e con l’istruttore F.I.S.E. Christian Grasso è nata una collaborazione, che ha dato vita ad una vera e propria Scuola di Equitazione: “Un percorso annuale che unisce la mia esperienza, fatta in questi anni di laboratorio, con l’equitazione classica”.

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L’area recuperata
La sede dell’Oasi di Scacco e Hope è un grande prato con un bosco. Nei dintorni si trova anche l’appartamento di Coretta e Fabio: “lo abbiamo lasciato volutamente piccolo, non volevano togliere spazi importanti ai nostri cavalli e alle persone che visitano l’Oasi”.
In passato non c’era nulla e nel corso degli anni Fabio e Coretta hanno recuperato la casa e organizzato gli spazi dell’area: “tutti i lavori sono stati realizzati in autocostruzione, grazie a materiali di recupero di ogni tipo. Abbiamo allestito una biblioteca, dove le persone possono venire e consultare dei libri, e abbiamo ospitato laboratori di vario tipo, dalle costruzioni in terracotta alla pittura. È uno spazio nell’Oasi che è a disposizione della comunità”.
Per quanto riguarda la parte strutturale riservata ai cavalli, Fabio e Coretta stanno cercando di ultimare l’area con il completamento dell’infermeria e la costruzione di una zona lavaggio per i cavalli, della selleria e del fienile.” Se volete aiutarli, trovate tutte le informazioni necessarie qui.

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