16 Nov 2018

Il Piemonte dà il via alla Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti!

Scritto da: Lorena Di Maria

Inizia domani, sabato 17 novembre, la “Settimana europea per la riduzione dei rifiuti”, la principale campagna di informazione e sensibilizzazione sugli impatti ambientali connessi alla produzione di rifiuti che parte proprio dai cittadini. Per un’intera settimana chiunque potrà prendere parte all'iniziativa e dare il proprio contributo in difesa dell'ambiente, guardando insieme verso scenari futuri sostenibili.

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Cosa succede quando i cittadini, le scuole, le pubbliche amministrazioni, le associazioni e le imprese si uniscono in una settimana all’insegna del cambiamento? E cosa succede quando ciò avviene proprio nella tua città, quando sei tu stesso parte del cambiamento?
Da sabato 17 a domenica 25 novembre il Piemonte dà il benvenuto alla “SERR – Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti”, la principale iniziativa in ambito europeo volta a promuovere azioni di sensibilizzazione verso la sostenibilità ambientale e la corretta gestione dei rifiuti.
ll progetto nasce all’interno del “Programma Life+” della Commissione Europea e giunge quest’anno alla decima edizione, rappresentando una realtà consolidata che si sta diffondendo sempre più nelle nostre città.
Iniziative volte alla pulizia delle strade e degli spazi pubblici, laboratori di educazione ambientale e momenti informativi, workshops sulla produzione di cosmetici fatti in casa e cineforum sono alcune delle numerose iniziative che come un’agopuntura urbana animano le nostre città guardando ad un unico bene comune: l’ambiente. Ed è così che in questa settimana si diffondono sul territorio di tutta Europa piccole ma importanti azioni capaci di richiamare l’attenzione verso tematiche urgenti che hanno necessità di essere conosciute e diffuse.

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La “settimana europea per la riduzione dei rifiuti” è aperta a chiunque abbia la volontà e l’intraprendenza di proporre ed avviare un’azione sul territorio in cui vive. Tranquilli! Non bisogna necessariamente essere degli esperti, basta avere il giusto entusiasmo e la voglia di mettersi in gioco per diffondere conoscenze ed incoraggiare buone pratiche da attuare nella vita di tutti i giorni.
L’Italia conta per questa decima edizione ben 5.070 azioni registrate con un forte incremento del numero di adesioni, collocandosi ai primi posti tra i paesi europei per numero di attività proposte sulla prevenzione dei rifiuti. L’obiettivo è infatti mostrare come diversi attori possono collaborare sullo stesso territorio dando prova che l’unione fa la forza. Ma come funziona esattamente?

Azioni sul territorio:
In questa settimana tutti i cittadini e le realtà presenti sul territorio hanno la possibilità di prendere parte all’azione ed avviare un’iniziativa locale di carattere ambientale e sostenibile. Partecipare all’evento è molto semplice: nei mesi precedenti è stato possibile registrare il proprio progetto sulla piattaforma, all’interno della “mappa delle azioni” che raccoglie tutte le esperienze proposte dai gruppi formali e informali di molte città europee. Ogni realtà mappata è descritta in una scheda di riferimento che racconta i dettagli dell’iniziativa.
Per chi fosse semplicemente interessato a partecipare, basterà consultare la mappa e scoprire le interessanti iniziative proposte. Cosa aspettate? Fatevi avanti!

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Comunicazione e condivisione di buone pratiche:
Il progetto della “settimana europea per la riduzione dei rifiuti” fornisce sul proprio sito materiale informativo per la conoscenza e la diffusione di buone pratiche.
La sensibilizzazione sull’ampio tema della produzione dei rifiuti parte proprio dalle “3 R” ovvero ridurre, riutilizzare e riciclare.
Ridurre significa innanzitutto utilizzare meno risorse limitando la quantità di rifiuti che produciamo e ricordandoci che “il miglior rifiuto è quello che non viene prodotto!”
Riusare significa recuperare e riutilizzare gli oggetti e i loro componenti, tenendo a mente che possono avere una seconda vita!
Riciclare significa svolgere una qualsiasi operazione di recupero dei rifiuti, reimmettendoli nel circolo della materia e risparmiando le preziosissime risorse primarie.

Il tema scelto per quest’anno è la “Prevenzione dei rifiuti pericolosi” quali cosmetici, batterie, vernici, pesticidi, lampadine, apparecchiature elettriche ed elettroniche che al loro interno contengono componenti esplosive, infiammabili o tossiche e quindi nocive per la salute e l’ambiente.

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Cosa succede in Piemonte?
Sono diverse e variegate le esperienze proposte in Piemonte. Facendo una ricerca sulla mappa ci si imbatte subito nel circuito degli Eco-Ristoranti, i ristoranti a basso impatto ambientale che ripongono un’attenzione particolare sulla riduzione dello spreco alimentare.
A questi si aggiunge il connesso progetto degli Eco-Alberghi promosso dall’azienda “Acsel S.p.a” che in Val di Susa ha avviato un percorso di sostenibilità rivolto a tutte le strutture ricettive del territorio. L’obiettivo è quello di creare una rete di alberghi green che porti avanti un percorso di sostenibilità che coinvolge gli albergatori, il personale e i clienti in azioni di riduzione dei rifiuti e creazione di una cultura sostenibile.
L’Università degli Studi di Torino presso il Campus Luigi Einaudi proporrà invece attività legate al tema dei consumi. La giornata di sensibilizzazione dal nome “DifferenziamoLo Strano” promossa da “UniToGO“, in collaborazione con “Emergency Infopoint Torino” avrà luogo il 20 novembre e prevede la raccolta straordinaria di piccoli rifiuti elettrici ed elettronici, di plastica e sughero, alternati a momenti di informazione, coinvolgimento e formazione.
Anche la “Compagnia di San Paolo” dal 2012 aderisce al progetto con numerose iniziative volte alla comunicazione e all’informazione.

La “settimana europea per la riduzione dei rifiuti” vuole aprire un’ampia riflessione sul ruolo e sulla responsabilità che tutti noi abbiamo nei confronti dell’ambiente. In una grande azione collettiva e partecipata, qualsiasi persona può dare il proprio contributo dimostrando che un’alternativa è possibile.

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