22 Mar 2019

Torino Underground Cinefest: cosa si nasconde dietro al festival indie?

A due giorni dall’inizio del Torino Underground Cinefest, che riempirà le sale del Cinema Classico e del Cinema Teatro Baretti dal 24 al 28 marzo, scopriamo maggiori dettagli sul ricco programma di proiezioni e momenti di confronto che coinvolgeranno gli autori e i produttori italiani ed internazionali.

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Torino - Per la sesta edizione del Torino Underground Cinefest i membri delle due giurie sono già impegnate in visioni individuali dei 52 film selezionati, precisamente 39 cortometraggi e 13 lungometraggi, dai 2821 arrivati.

La Giuria dei Cortometraggi, presieduta da Annunziato Gentiluomo, Direttore responsabile della testata on line ArtInMovimento Magazine e Vice-Presidente dell’Associazione SystemOut, è composta da: Stefano Semeria, redattore di cinema di diverse riviste di arte (ArtApp) e vari blog on line sia italiani sia stranieri; Andrea Morghen, produttore indipendente e regista di documentari, è dal 2017 direttore artistico di Religion Today Film Festival di Trento; Carlo Conversano, laureato in Ingegneria del cinema e dei mezzi di comunicazione presso il Politecnico di Torino, è direttore artistico e organizzatore del corto-film festival salentino Ortometraggi Film Festival; Luca Confortini, talent manager e talent producer, agente letterario e attore; Simone Poletto, produttore cinematografico presidente della Polbert Cinèma.

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“Continuiamo a credere che le due giurie permettano un’analisi più accurata dei due formati, caratterizzati da logiche e specificità particolari. Abbiamo scelto solo professionisti del settore che sapranno osservare con minuziosità e valutare al meglio i cinquantadue film selezionati. Non sarà facile per loro poiché diversi sono i prodotti veramente validi” afferma il direttore artistico Mauro Russo Rouge.

La Giuria dei Lungometraggi, presieduta da Fabrizio Odetto, attore e doppiatore, è formata da: Giorgio Perno, attore, doppiatore, speaker e produttore; Alessio Brusco, sceneggiatore diplomato alla Scuola Holden di Torino; Davis Alfano, direttore della fotografia e docente tecniche di shooting; Anna Lauria, docente di Linguaggi e Tecniche della progettazione cinematografica e comunicazione audiovisiva presso diverse realtà piemontesi.

“Dalle sinossi e dai trailer dei corti, ci siamo resi conti della qualità di quanto è stato selezionato e bisogna ammettere che non sarà certo facile decretare il migliore. Col resto della giuria abbiamo deciso di iniziare una prima visione individuale per poi nei giorni del festival confrontarci vis-a-vis e far emergere i prodotti che reputiamo più meritevoli. Valuteremo tali prodotti con un’ottica multi-prospettica, premiando la capacità di emozionare oltre che la manifattura artistica in senso stretto”, racconta Annunziato Gentiluomo.

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Quest’ anno l’organizzazione ha voluto dar ancora più spazio al confronto con gli autori, affiancando ai tradizionali Questions & Answers, momenti di approfondimento più ampi e completi che, moderati in gran parte dall’attore e doppiatore Fabrizio Odetto, si terranno presso il Blah Blah di via Po, 21, da martedì a giovedì.

Nello specifico, questi momenti saranno “Event Horizon School: nuovi corsi di cinema e videogames”(martedì 26 marzo dalle 15.00 alle 17.00); “Dante vs Mohammed Alì”, la poetica nel cinema del regista Marc Wagenaar (mercoledì 27 marzo dalle 15.00 alle 16.00); Le dinamiche del montaggio e la loro centralità nel film “La Partita” del regista Francesco Carnesecchi (giovedì 28 marzo alle 15.00 alle 16.00); e la seconda parte di “Nuove frontiere dello storytelling nell’Indie tra cinema e videogames”(giovedì 28 marzo dalle 16.00 alle 17.00).

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Si intervalleranno, invece, alla programmazione ben dodici Q&A.
Domenica 24 marzo sia presso il Cinema Classico sia al Cinema Teatro Baretti, ve ne saranno due: quello col regista di Zauberer Sorcerer Sebastian Brauneis (Moderatore Fabrizio Odetto) e quello col regista di “Uuquchiing” Kévin Noguès (Moderatore Annunziato Gentiluomo).
Domenica 24 marzo al Cinema Teatro Baretti e lunedì 25 marzo al Cinema Classico, Annunziato Gentiluomo si confronterà col regista del documentario “A_Mozzarella_N_i_g_g_a” Demetrio Salvi e il suo protagonista Maurizio Capone.
Lunedì 25 marzo, solo al Cinema Classico, Giorgio Perno modererà il confronto col regista di “Porpora” Davide Mastrangelo e il dop Emilio Maria Costa, mentre solo al Cinema Teatro Baretti Fabrizio Odetto interloquirà col regista di “Murazzi – Una storia vera” Gianluca Saiu. In entrambe le location, invece, la regista Emanuela Mascherini incontrerà il pubblico presentando il suo cortometraggio “Come la prima volta”, affiancata da Giorgio Perno e Fabrizio Odetto.
Martedì 26 marzo al Cinema Classico, Annunziato Gentiluomo si misurerà col regista del cortometraggio “Dante vs. Mohammed Ali”, Marc Wagenaar, dopo la proiezione dello stesso, intorno alle 20.15.

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Mercoledì 27 marzo al Cinema Classico sarà presentata la prima parte di “Nuove frontiere dello storytelling nell’Indie tra cinema e videogames” durante la quale interverranno Ivano Zanchetta, Giuseppe Enrico Franchi, Matteo Sciutteri e Aram Shahbazians, moderati da Paolo Armao. Inoltre ci saranno il Q&A col regista di “Letters to Paul Morrissey” Armand Rovira curato da Fabrizio Odetto e quello, moderato da Giorgio Perno, col regista de “La Partita” Francesco Carnesecchi.
Giovedì 28 marzo ancora tre Q&A al Cinema Classico. Il primo col regista de “Il Tratto mancante” Riccardo Roan e col protagonista Libero De Rienzo (moderatore Fabrizio Odetto); il secondo col regista di “Sex Cowboys” Adriano Giotti e la protagonista Nataly Beck’s (moderatore Annunziato Gentiluomo); e il terzo col regista di “The Benefit of the Doubt” Samuel Tilman (moderatore Giorgio Perno).

“Siamo sempre più convinti che sia importante immergere lo spettatore nell’estetica e nelle dinamiche complesse che contraddistinguono la realizzazione di un film, ed è per questo che continuiamo a investire su momenti di approfondimento, quest’anno non solo successivi alla proiezione, ma anche acontestuali al Blah Blah”, afferma Mauro Russo Rouge.

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“Il nostro è un pubblico preparato e curioso che desidera confrontarsi con gli autori, che vuole avere la possibilità di toccare con mano gli artisti e interloquire con loro. Lo spazio per gli approfondimenti è per noi quindi sacro anche perché ha una verve divulgativa fortemente in linea con la nostra mission: legittimare il genere indie”, spiega Annunziato Gentiluomo.

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