“Pronto? Come stai?”. Ai tempi del coronavirus la solidarietà passa per il telefono
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L’Emilia-Romagna è una delle regioni più colpite da un’emergenza sanitaria che in questa parte d’Italia ha colpito più di 10000 persone, portandosi via 1500 vite. Ma quello emiliano-romagnolo è un popolo che vanta una storia fondata su legami forti e su una innata predisposizione per il mutuo aiuto e l’attenzione verso il prossimo.
Per questo, fra le iniziative virtuose di sostegno reciproco che ormai sono diventate migliaia in tutta Italia, vogliamo segnalarvene tre nate lungo la via Emilia, tutte e tre legate alla comunicazione telefonica. La prima arriva dall’organizzazione del Festival della Lentezza, ormai celebre appuntamento sorto cinque anni fa come evoluzione della festa nazionale dell’associazione dei Comuni Virtuosi e volto a recuperare e celebrare il valore del tempo.

Si chiama “Storie al telefono” e si basa su un meccanismo molto semplice: chiunque può scrivere una mail a festivalentezza@gmail.com, indicando nome e numero di telefono della persona a cui si vuole donare una storia. Si fissa un appuntamento prestabilito e, all’ora convenuta, un narratore volontario telefona alla persona indicata.
«In questi giorni di tempo sospeso, di ansia e preoccupazione per un futuro quanto mai incerto – commenta il direttore artistico del Festival, Marco Boschini – questa iniziativa semplice e concreta vuole portare sollievo, compagnia e cultura alle persone isolate e in difficoltà emotiva. È una piccola cosa, ci rendiamo conto, ma è quanto possiamo fare ora. Siamo partiti pochi giorni fa e in poche ore abbiamo già donato tante storie, segno che c’è un estremo bisogno di sentirci più vicini».
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Dal piccolo comune di San Lazzaro di Savena, arriva la seconda storia. È quella di Isabella Conti, giovane sindaca già balzata agli onori delle cronache per aver fermato qualche tempo fa un gigantesco progetto di cementificazione e speculazione edilizia e molto attiva nell’opera di sensibilizzazione e lotta alla diffusione del virus.
All’inizio della settimana la sindaca ha pensato di chiamare i 1200 anziani residenti nel suo comune per fare quattro chiacchiere con loro, sincerarsi sulle loro condizioni e soprattutto farli sentire meno soli. Le prime chiamate sono state effettuate da lei stessa e dai suoi assessori, ma già decine di volontari si sono proposti per aiutarla in questo compito. «Ci raccontano le loro storie – ha spiegato –, l’orgoglio per essere arrivati alla loro età, le preoccupazioni quotidiane».
Angelo Da Costa, Riccardo Orsolini e Andrea Poli. Questi tre nomi diranno qualcosa agli appassionati di calcio: sono tre giocatori del Bologna FC e pochi giorni fa hanno aderito a una bella iniziativa lanciata dalla società emiliana. I calciatori hanno telefonato ai tifosi che vivono da soli, per lo più anziani, chiacchierando con loro di calcio e cercando di confortarli e farli sentire meno soli in questo momento difficile, in cui anche parlare di temi leggeri può essere taumaturgico.
Concludiamo segnalando qualche altra bella idea fra le tante che ci sono state segnalate in questi giorni. Attraverso la pagina Germe di Vita, Giovanna organizza dirette e interviste ad amici, operatori olistici e del benessere, per dare consigli semplici e per affrontare al meglio questi momenti e invita altri professionisti a unirsi all’iniziativa, specificando che «c’è nulla da guadagnare, ma tanto da condividere».
Un altro importante appello che vi invitiamo a condividere è quello lanciato da Francesca e Siriana attraverso l’operazione #maniunite, con la creazione di un portale che ha lo scopo di raccogliere in un posto le informazioni per supportare chi è in difficoltà a causa della pandemia di COVID-19. Un altro portale dedicato all’emergenza è Lumino.blog, creato da quattro ragazzi di Milano e suddiviso in tre aree: una per commemorare chi è deceduto a causa del virus, una per ringraziare pubblicamente tutti coloro che stanno combattendo in prima linea il COVID-19 e una per condividere riflessioni, pensieri, paure e speranze.
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