25 Set 2020

Lontano da… L’arte inclusiva di Stand Up for Africa

Stand Up for Africa-l'arte contemporanea per i diritti umani, entra nel vivo dell'edizione 2020 con un calendario di eventi di restituzione dei video realizzati con la residenza artistica "Lontano da...".

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La V edizione di Stand Up For Africa, arte contemporanea per i diritti umani, mantiene il proprio obiettivo di creare con l’arte contemporanea uno spazio di incontro per l’inclusione sociale, l’analisi e la comprensione dei fenomeni migratori.

Il tema principale attorno al quale si aprono le riflessioni dell’intera edizione SUFA 2020 è la percezione della distanza, sia quella di chi ha lasciato la propria terra per emigrare, sia quella quotidiana che viviamo a causa delle misure sanitarie. Sulla distanza, sul desiderio del ritorno e sulle possibilità della condivisione della comunicazione su altri piani sono incentrate tutte le attività di questa edizione.

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Il progetto SUFA è stato fondato da Paolo Fabiani e Rossella Del Sere, di HYmmo Art Lab di Pratovecchio, da poco costituitasi anche come associazione culturale. HYmmo Art Lab, nasce nel 2015  dalla trentennale dedizione all’arte contemporanea e dal desiderio di confrontarsi con le persone e le istituzioni del territorio di Paolo e Rossella. Artisti e insegnanti, che cercano di condividere competenze e conoscenze, per la crescita e lo sviluppo creativo, in un momento in cui l’arte e lo studio di essa possono forse aiutare a ritrovare se stessi e l’empatia con l’altro. HYmmo Art Lab cerca di trovare soluzioni per avvicinare l’arte contemporanea ad un pubblico trasversale, che possa trovare, attraverso ciò che viene prodotto oggi, risposte più coerenti sui temi scottanti della contemporaneità offrendo occasioni d’incontro e scambio tra culture, con l’obiettivo di migliorare e arricchire il potere creativo, la consapevolezza del sé in relazione ai bisogni dell’altro.

SUFA, di cui vi abbiamo parlato in dei precedenti articoli , prosegue il suo percorso sostenuto da una importante rete di soggetti pubblici e privati: promosso dall’Ecomuseo del Casentino, dall’Assessorato alla Cultura e alle Politiche Sociali dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino, con il finanziamento di Regione Toscana attivato dal bando Toscanaincontemporanea 2020, i contributi del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, del Comune di Pratovecchio Stia, del progetto Siproimi dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino, di Borri SPA.

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Anche quest’anno, pur nelle condizioni imposte dalla crisi sanitaria, viene mantenuta la forma della residenza d’artista, ancora una volta a cura di Pietro Gaglianò. Due giovani artisti italiani Matteo Coluccia e Caterina Shanta, che non hanno mai visitato il Casentino, sono entrati in contatto con due tutor di origine africana Mouhamed Yaye Traore e Dominion Ogieva, ora di base nella provincia di Arezzo. Una residenza artistica in remoto in cui gli artisti, dalle loro sedi (Puglia e Friuli Venezia Giulia), sono stati guidati dai tutor alla scoperta del territorio con l’uso di video, foto, dirette, interviste ai residenti, che hanno collaborato alla raccolta di materiali attraverso un gruppo social.

Caterina Shanta è un’artista visiva che lavora nel campo delle immagini in movimento con particolare attenzione a quelle provenienti da archivi e realizzate da altri. Ne esplora le modalità di produzione in relazione a particolari contesti, spesso traumatici o non raccontati. Ha raccolto ed editato i materiali girati dai tutor della residenza Dominion Best Ogieva e Mouhamed Yaye Traore, nato nel 1995 a Djougou in Benin, si è trasferito a Firenze 4 anni fa, dove si è appassionato all’arte grazie alle residenze artistiche e agli incontri con gli studenti nelle scuole elementari nell’ambito del progetto Stand Up For Africa. Matteo Coluccia è un giovane artista salentino di stanza a Firenze che utilizza i media tradizionali come performance, scultura, pittura, disegno e stampa in una versione ambigua, meccanizzata, fintamente popolare.

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Foto di Matteo Coluccia

Le opere video create con i materiali raccolti e con altri creati dagli artisti verranno proiettate sulle facciate di edifici storici del Casentino nel corso di alcune serate e trasmesse in diretta web. Il progetto vuole dare vita a una narrazione collettiva del territorio casentinese, veicolato dallo sguardo dei suoi nuovi abitanti. Sono stati coinvolti abitanti di Pratovecchio, studiosi, responsabili del Parco delle Foreste Casentinesi, della Banca della Memoria, ospiti e professionisti di Siproimi, che ospita migranti nella provincia di Arezzo. Inoltre, viste le difficoltà correnti, il progetto vuole dare un sostegno ai giovani artisti e ai giovani migranti.

Il Casentino è un distretto sociale e culturale che si sta dimostrando fortemente inclusivo verso questi ultimi. Tuttavia rimane importante creare uno spazio in cui vecchi e nuovi abitanti possano incontrarsi e riconoscersi come collettività.

Con base a Pratovecchio-Stia, SUFA opera in questo contesto da alcuni anni mettendo in contatto le varie comunità con una presenza trasversale per quanto riguarda l’età e il retroterra culturale. Da secoli terra d’arte, il Casentino ha in realtà pochi spazi per la promozione del contemporaneo e SUFA rappresenta una realtà di connessione e rilancio.

Un altro progetto è affidato al videomaker Cesare Baccheschi che, in collaborazione con il musicista Jacopo Andreini, ha realizzato Les Foyers Nomades, un video composto in collaborazione con i richiedenti asilo presenti in Casentino. Il video avrà una prima online ad ottobre e sarà seguito da un incontro di approfondimento il 10 ottobre con proiezione a Prato, in collaborazione con l’associazione Estuario Project Space. Il 18 ottobre Les Foyers Nomades sarà quindi proiettato a Pratovecchio a HYmmo Art Lab.

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Foto di Marina Arienzale

SUFA 2020 ha già avuto un primo appuntamento il 18 luglio con la presentazione del libro dedicato alla scorsa edizione che ha visto la partecipazione del musicista Jacopo Andreini, autore e produttore di progetti musicali sul Mediterraneo come luogo di incontro tra le culture. Inoltre un calendario di quattro incontri estivi a cura di Andrea Rossi e dell’Ecomuseo del Casentino, ha introdotto al pubblico casentinese i temi di SUFA (famiglia, migrazione). In questo calendario rientrano le presentazioni dei progetti Memorie migranti, con racconti degli anziani tratti dalla Banca della Memoria, e il cortometraggio Pratomagno, testimonianze di migranti accolti dal progetto Siproimi.

Programma completo —
Videoproiezioni a cura di Pietro Gaglianò, dei due video prodotti per LONTANO DA,

sabato 26 settembre, Pratovecchio
Facciata ex Monastero Monache Domenicane piazza Jacopo Landino, ore 21:00
Facciata HYmmo Art Lab, via monte 1, ore 21:30

Domenica 27 settembre, Poppi
Facciata est, Castello dei Conti Guidi, ore 21:00 Faciata Ex ONPI, Poppi, ore 21:30

Sabato 3 ottobre, Talla Piazza Landi, ore 21:00 Piazza Nencetti, ore 21:30

Domenica 4 ottobre, Bibbiena
Facciata Logge Tarlati, piazza Tarlati, ore 21:00 Facciata casa Museo Rossi, Soci, Bibbiena, ore 21:30
Presentazione del video Les Foyers Nomades:
di Cesare Baccheschi, musiche di Jacopo Andreini

Sabato 10 ottobre, ore 18:00
Estuario Project Space, Piazza dei Macelli 4, Prato

Domenica 18 ottobre, ore 18:00
HYmmo Art Lab, via Monte 1/3, Pratovecchio

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