22 Apr 2022

La Calabria si incammina in Direzione Digitale per riscoprire il suo territorio in maniera autentica

Scritto da: Elisa Elia

Un inedito mix fra digitalizzazione, utilizzo consapevole dei social e riscoperta di un territorio antico e ancora poco conosciuto si sta generando in Calabria. Gli alchimisti che hanno creato questa formula sono gli organizzatori di Direzione Digitale, evento che riunisce gli attori locali allo scopo di creare un modello di turismo sostenibile capace di valorizzare le aree interne. Italia Che Cambia è fra i media partner dell'iniziativa.

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Crotone - Esiste una Calabria inedita, a pochi chilometri dalla costa. Paesi antichi, ricchi di storia e tradizioni, immersi in un contesto naturalistico che offre una serie di esperienze straordinarie. Un mondo sconosciuto che vive da decenni uno spopolamento sistematico. Esiste un modo per combatterlo utilizzando come strumento proprio quel patrimonio culturale e naturale custodito da questa regione?

I ragazzi e le ragazzi di Fili Meridiani sono convinti che sì, questo modo esiste. Il loro progetto è una piattaforma turistica che dal 2021 realizza percorsi esperienziali nelle aree interne del Marchesato crotonese «per mettere in relazione molti dei paesi dell’entroterra di quest’area attraverso un ciclo di esperienze e un’offerta di ospitalità diffusa sul territorio», raccontano.

Quali sono le vostre modalità di “fare turismo” in Calabria?

Strutturare quest’offerta da un punto di vista delle esperienze fattibili e dell’offerta di ospitalità diffusa e farlo secondo una visione condivisa che fa fede a una certa sostenibilità della fruizione turistica, al turismo lento, alla consapevolezza del conoscere un territorio vuol dire aprire altri scenari di futuri possibili e di sviluppo che coinvolge in primis le stesse comunità.

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Il 23, 24 e 25 aprile avrà luogo la seconda edizione di Direzione Digitale. Volete raccontarci che cos’è, su quali tematiche si incentrerà e da quale esigenza nasce?

Direzione Digitale è una manifestazione, organizzata dall’associazione di promozione territoriale Fili Meridiani e dalla società di comunicazione Emira Digital. Il format di questa seconda edizione è incentrato sul tema delle politiche digitali per un turismo sostenibile dei luoghi, in particolare delle aree interne.

L’evento è organizzato come un percorso diffuso tra le tappe di Instaruga. Tre giorni di escursioni e esperienze anche enogastronomiche che, in una rete diffusa in nove comuni, vedono il coinvolgimento attivo delle comunità, delle istituzioni, dei privati e delle associazioni operanti sul territorio e che qui portano travel blogger, tour operator, influencer, appassionati.

Quali scopi vi siete prefissati?

L’obiettivo dell’evento è quello di realizzare un documento/ manifesto per una Calabria turistica, sostenibile e digitale. Come? Attraverso una tavola rotonda e un workshop, all’interno dei quali saranno realizzate delle discussioni sulle buone pratiche di promozione territoriale.

I vostri punti cardine sono turismo sostenibile e promozione digitale. In che modo questi elementi sono intrecciati, nella vostra visione, per promuovere le aree interne della Calabria? E in che modo possono essere usati per restituire il volto autentico di questi luoghi, senza creare cliché e dando vita ad un turismo sano, in comunione coi luoghi e con i/le suoi abitanti?

Come professionisti del digitale da una parte e narratori/indagatori delle realtà più interne e lontane dai media di quest’area del territorio calabrese dall’altra, siamo coscienti del ruolo delle tecnologie digitali nella definizione delle smart destination, per un turismo che punta sulla sostenibilità e su una gestione interattiva/partecipativa per migliorare l’esperienza dei turisti e delle comunità/destinazioni ospitanti. Più in generale, come è emerso chiaramente soprattutto negli ultimi due anni di pandemia, il digitale dà l’opportunità di aprire delle finestre virtuali ovunque. Ogni realtà ha in questo modo l’occasione di essere presente, raccontarsi, mostrarsi al mondo e farsi raggiungere da chiunque.

La possibilità di creare una nuova offerta turistica sul territorio ha tuttavia bisogno di persone locali e deve necessariamente proporsi come un progetto condiviso, dove tutti gli attori – professionisti del settore e realtà locali – possono trarre beneficio da un modello che grazie a una rete sia digitale che locale vive dell’interscambio di informazioni e possibilità; un modello semplice, fruibile a tutti attraverso contenuti promozionali mirati.

Le visite dei paesi e dei musei supportati da guide “digitali”, le mappe interattive delle aree ambientali protette, i contenuti sulle attività e le specialità tipiche dei luoghi: tutte sono finestre già esperienziali per i viaggiatori, che partono dal web – e qui si promuovono – e si concludono in loco. Il web è una risorsa ormai essenziale per tutti i modelli di business, anche perché consente di costruire attraverso contenuti mirati un racconto autentico delle comunità, che può essere affidato alle comunità stesse e alle persone che vivono questi luoghi nel quotidiano, che qui creano esperienze, tutelando – insieme alla promozione – tradizione, luoghi, persone, identità.

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Come avete organizzato l’evento e chi avete coinvolto in questo percorso?

L’evento è stato organizzato al fine di dare l’opportunità a tutti i partner di Instaruga di costruire un pezzo del racconto territoriale che Instaruga mette insieme attraverso le esperienze sui luoghi che per questa tre giorni saranno fruibili da agenzie di viaggio, travel blogger, influencers, promotori e attori territoriali, associazioni, per una full immersion nel cuore del marchesato calabrese, a pochi chilometri dalla costa ionica.

Le Associazioni partner sono Calanchi del Marchesato, Pro Loco Luigi Lilio, Italia Nostra –Casabona, Valle del Neto, Calabbria Cost tu Cost, Esperiandanti Silani e Fili Meridiani. In quest’ottica, Instaruga ha attivato anche il circuito di ospitalità diffusa tra Carfizzi e Pallagorio. Gli ospiti dunque saranno ospiti delle due comunità, allo scopo di vivere a pieno l’atmosfera dei piccoli paesi da cui è partito lo stesso progetto Instaruga: l’Arberia crotonese.

I sostenitori dell’evento il Comune di Melissa, il Comune di Casabona, il Comune di San Giovanni in Fiore, GAL Kroton, GAL Sila, UIL Crotone, Associazione Ada, Gruppo Vallja San Nicola dell’Alto e i musicisti tutti, mentre i Media Partner sono Esperia TV, Italia che Cambia e Claudia Rubino.

Siete alla seconda edizione di questa iniziativa, svoltasi per la prima volta nel 2020. Quali sono le differenze rispetto alla prima e quali novità metterete in campo?

In occasione della prima edizione del 2020 del format Direzione Digitale, con Fili Meridiani abbiamo intervistato importanti esponenti calabresi e non, che hanno dimostrato come poter migliorare la comunicazione all’interno di un mondo sempre più digitale. Ora lo step successivo è quello della promozione digitale a servizio di un turismo sostenibile come strumento di rigenerazione urbana e culturale dei luoghi, soprattutto quelli delle aree interne, interessate da decenni da un fenomeno di spopolamento che sta zittendo lentamente i paesi, la loro storia, la loro cultura, il loro futuro.

Quali sono le vostre aspettative e quale obiettivo vorreste raggiungere con questa edizione di Direzione Digitale?

L’obiettivo di questa edizione di Direzione Digitale è quello di promuovere una serie di tematiche sulle quali poter avviare una discussione relativa ad una nuova idea di turismo sostenibile delle aree interne. Una strategia che si inserisce all’interno delle linee guida proposte dall’UE con la Carta Europea del Turismo Sostenibile e la Strategia Nazionale per le Aree Interne promossa dal Ministero per il Sud e l’Agenzia per la Coesione Territoriale.

Il web è una risorsa ormai essenziale per tutti i modelli di business, anche perché consente di costruire un racconto autentico delle comunità

I punti focali di questo nuovo manifesto sono:

  • Destagionalizzare il turismo: i luoghi non devono essere sfruttati ma sostenuti attraverso piccoli flussi attivi durante tutto l’anno
  • Promuovere il valore delle comunità locali: sosteniamo la creazione di microcircuiti economici locali che favoriscano la nascita di servizi e produzioni locali (botteghe artigianali, agriturismi, servizi alla persona) che rendano sostenibili le aree interne
  • Tutelare le minoranze: la Calabria è terra di minoranze linguistiche. Tutelarle e promuoverle attraverso il turismo sostenibile può essere un viatico per la loro salvaguardia
  • Sostenere la professionalità: promuoviamo i professionisti del turismo e dell’ospitalità. La guida è un professionista che accompagna il turista in un percorso, e deve essere formata e acquisire le giuste competenze e conoscenze in merito ai luoghi
  • Creare reti di esperienze che costruiscano percorsi di enogastronomia, turismo naturalistico e attività culturali, per un’ospitalità di qualità e percorsi variegati e appetibili
  • Comunicare professionalmente: dare il giusto valore all’ospitalità e alle esperienze territoriali attraverso una strategia di comunicazione univoca e congiunta, e un racconto unico di questi territori che sia autentico.

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