20 Dic 2022

Villarè: a Messina la fattoria urbana che fa scuola di imprenditoria etica

Nella fattoria urbana Villarè, papà Angelo e la figlia Marzia Villari non solo coltivano prodotti biologici, ma hanno realizzato un sistema di agricoltura polifunzionale che va dai laboratori sociali all'outdoor education fino al turismo esperienziale. Un modello di imprenditoria etica che sognano di replicare anche altrove.

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Messina - Si parla spesso di portare o riportare il verde in città. Si piantumano alberi, si riqualificano parchi, si prova a creare polmoni verdi in mezzo al cemento soffocante. Una fattoria in mezzo ai palazzi cittadini però non è qualcosa di così usuale. Eppure è stato questo il sogno immaginato, voluto e realizzato a Messina da Angelo Villari, che nel 2013 ha inaugurato Villarè, la prima fattoria urbana della città che, a partire dai prodotti della terra, si è presto trasformata anche in un progetto innovativo e lungimirante di didattica, turismo e cittadinanza attiva.

Quattro ettari di terreno tra terrazzamenti, agrumeti e uliveti, immersi nella Città dello Stretto per un progetto di riqualificazione urbana e agricoltura polifunzionale dove non si coltivano solo prodotti locali – esclusivamente biologici e stagionali –, ma soprattutto si fertilizzano e fanno crescere il rispetto e l’amore per la natura e il territorio. Anche grazie a tutte le attività ideate da Marzia, figlia di Angelo che dopo aver gestito a distanza [mentre studiava tra Milano e Roma, nda] la comunicazione dell’azienda, è tornata in Sicilia sposando integralmente il sogno di papà.

LA NASCITA DI VILLARÈ E IL SOGNO DI ANGELO

Oltre alla produzione di ortofrutta e verdure infatti, a Villarè c’è molto, molto di più. C’è il desiderio di raccontare e di condividere come la natura sia maestra di gentilezza e rispetto e come seguendo i suoi dettami si possano creare connessioni, comunità, occupazione e opportunità. «La nostra storia inizia quasi dieci anni fa, quando mio padre, da sempre imprenditore turistico, decide di dedicarsi alla terra e cambiare letteralmente vita», spiega Marzia, che oggi si occupa tout court della didattica, dei percorsi educativi e degli eventi.

«Papà ci ha visto lungo e si è innamorato di questo terreno a Minissale, in una zona a sud della città che celava un piccolo borgo contadino. Ne ha subito colto le potenzialità agricole, turistiche, terapeutiche e ha creato quella che è diventata la prima fattoria urbana di Messina, intenzionato a fare il contadino e a occuparsi di coltivazione locale, biologica e stagionale». Ma quello che parte come un bel sogno e si alimenta di prodotti genuini della terra, di semine e raccolti, di agrumi, ulivi e pane casereccio, pian piano cresce fino a diventare un vero e proprio modello di economia circolare ed etica, nonché una proposta educativa ed esperienziale.

Sogniamo che gli aspetti sociali ed etici del nostro modello imprenditoriale di agricoltura polifunzionale diventino un modello da seguire per un futuro sempre più verde, innovativo

DALLA FATTORIA ALL’OUTDOOR EDUCATION CON NATURÈ

«Abbiamo praticamente inaugurato il primo modello di Fattoria Sociale a Messina», spiega Marzia. «Sin dagli inizi Villarè è stata “casa” per gli animali da cortile, amati dai tanti bimbi che frequentano quella che avremmo poi chiamato la Fattoria delle Carezze. I nostri animali – un cavallo, una capretta, gli asini, galline, pavoni e capretta – sono preziosi per le uova, per il concime organico, per la biodiversità e per preservare le razze autoctone, nell’ottica di un’economia circolare e virtuosa».

Grazie a questa Fattoria delle Carezze, complice anche la posizione strategica di Villarè, è stata avviata una collaborazione con varie scuole per le visite didattiche e vere e proprie immersioni in natura, laboratori e momenti esperienziali «e poi siamo stati anche i primi in città a credere nell’outdoor education realizzando Naturè – Progetto di Educazione all’Aperto, per tutti i bambini dai 2 ai 6 anni, ispirato al modello dell’Asilo nel bosco».

Naturè- progetto di scuola all'aperto a Villarè
Naturè – progetto di scuola all’aperto a Villarè

Presto la fattoria delle carezze è diventata anche Fattoria Sociale, ovvero un luogo dove trovare occasioni di riscatto e nuove opportunità, grazie alle convenzioni con il Tribunale dei minori, i tirocini per i ragazzi affetti da disturbo dell’autismo o attraverso il progetto A.B.A. Therapy: Naturamica, percorso terapeutico immersi nella natura per bambini, adolescenti e adulti con patologie legate al neurosviluppo. Tante esperienze che si rincorrono e donano sempre nuova linfa ai progetti di Villarè che, grazie all’esperienza virtuosa di Naturè, in questi anni ha anche avviato il Primo anno di Scuola Primaria.

«Crediamo fortemente nella forza della natura come maestra. Si tratta di un progetto innovativo di didattica all’aperto basato sul principio di natura educante, che punta a stimolare la creatività, l’autostima e la socialità dei bambini. A Naturè l’insegnante è la Natura e gli spazi verdi sono le aule. Le stagioni scandiscono i tempi: per correre e per fermarsi, per saltare e per camminare, per riposare e per ascoltare, per pensare e per sognare, per giocare e per imparare». Insomma crescere in natura e con la natura, condividendo esperienze e momenti formativi.

VILLARÈ E LE PROPOSTE DI TURISMO ESPERIENZIALE

E non è tutto. Angelo veniva dal mondo del turismo e da quel settore continua a trarre ispirazione. Villarè infatti è anche luogo di esperienze per famiglie e gruppi: si va dall’apericena agricolo al parco sensoriale [che attualmente sta per essere ripristinato dopo i due anni di stop a causa della pandemia, nda] fino alla grande Green Bubble Room, una formula originale di glamping con una bolla semitrasparente in cui dormire circondati dalla bellezza della natura sotto le stelle e fra gli orti profumati e colorati di Azienda Agricola Villarè, godendo del fascino del panorama dello Stretto di Messina.

Coltivazione biologico, educazione, fattoria, turismo. Questa realtà pullula di di progetti e attività che si alimentano costantemente della ricerca, passione e determinazione di Angelo e Marzia, la quale mi svela anche quale sia il sogno più grande: «Sogniamo che Villarè sia replicabile e ci piacerebbe che gli aspetti sociali ed etici del nostro modello imprenditoriale di agricoltura polifunzionale diventino un modello da seguire per un futuro sempre più verde, innovativo»

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