Luciana Delle Donne, una seconda chance per le donne in carcere
La protagonista di questo episodio si chiama Luciana Delle Donne ed è stata per molti anni una delle top manager italiane, una delle prime top manager donna, peraltro. Poi, con un cambio repentino e radicale, ha abbandonato il suo lavoro per dedicarsi alle donne che vivono in carcere e hanno bisogno di una seconda possibilità. Così come di una seconda possibilità hanno bisogno i milioni di tonnellate di tessuti che ogni giorno vengono buttate, vittima della fast fashion. E allora Luciana, 17 anni fa, ha fatto 1+1 e ha creato dei laboratori sartoriali per donne carcerate in cui producono capi d’abbigliamento a partire da tessuti di scarto. Con anche una cooperativa sociale, Made in Carcere, e due marchi registrati, Made in carcere e Second Chance.

In occasione dell’Ashoka Changemaker Summit di Torino abbiamo incontrato di nuovo Luciana delle Donne, che ci ha raccontato l’evoluzione, già narrata su questo giornale, di Made in carcere, un brand di manufatti come borse e accessori prodotti da detenute formate e avviate al lavoro. Un progetto che cresce in termini sia di numeri che di ambiti di intervento, che di qualità. Un modello di economia circolare, rigenerativa e attenta al Pianeta, che è il simbolo del Benessere Interno Lordo auspicato dalla sua fondatrice.
Qui trovate video e articolo dell’incontro.
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