4 Nov 2024

Abitare collaborativo: cosa significa e perché è importante

Scritto da: Daniel Tarozzi

Con questo articolo, il nostro direttore annuncia la nascita di un nuovo filone di approfondimento di Italia che Cambia: quello sull'abitare collaborativo. Nei prossimi mesi affronteremo gli aspetti sociali, psicologici, economici, ecologici, legali e non solo di questo ambito così importante della nostra vita. Per ora ci limitiamo a presentare il concetto e il senso e soprattutto chiediamo anche un vostro parere, un vostro contributo di senso. Per costruire questo racconto in maniera davvero condivisa, anzi collaborativa.

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La scorsa settimana il nostro Francesco Bevilacqua vi ha parlato di co: cohousing, coliving, ecovillaggi, coworking e lo ha fatto cercando di capire cosa unisse questi termini e questi mondi incentrati sulla co-ndivisione. Questa settimana, con questo articolo, voglio allargare ulteriormente lo sguardo parlandovi di Abitare Collaborativo, un modo forse inevitabile e sicuramente affascinante di concepire spazi, tempo, futuro.

Si abita una casa privata, un palazzo, un piccolo paese o una grande città. Si abita un Pianeta. Si abitano gli spazi, ma si abita anche il tempo. Si indossano abiti che vengono abitati e si indossano ruoli che vengono abusati. L’abitare ecologico, consumistico, funzionale, eccessivo è alla base della nostra vita, di ognuna e ognuno di voi. “E quindi – vi starete forse chiedendo – in tutto questo dissertare e abitare, che ruolo ha l’abitare collaborativo? In pratica, Daniel, cosa ci stai cercando di dire?”.

Voglio dirvi che nell’era dell’individualismo, dei single, del consumismo e della parcellizzazione della nostra società, diventa vitale ripensare l’abitare. Per questo, insieme al nostro partner MeWe – Abitare collaborativo, abbiamo deciso di iniziare un viaggio che ci porterà nei prossimi mesi a sviscerare questo concetto dai diversi punti di vista: edile, sociale, economico, ecologico, psicologico, umanistico, legale. Lo faremo con articoli, video, podcast e una guida pratica alle soluzioni possibili.

Avrete notato che MeWe – che vi ho presentato con questa video-intervista – contiene nel suo nome la locuzione “abitare collaborativo”. Non è un caso ovviamente, ma non è stata nemmeno una loro richiesta. Quando ho pensato a come sviluppare un filone editoriale che sviscerasse i vari ambiti dell’abitare, il termine collaborativo mi sembrava davvero alla base della nostra ricerca.

Abitare collaborativo
COSA SIGNIFICA PER ME ABITARE COLLABORATIVO

Abitare collaborativo infatti mi ispira e racchiude una moltitudine di concetti. Per me, significa abitare insieme alle altre creature che vivono sul nostro pianeta, significa quindi sistemare una casa esistente prima di costruirne una nuova, significa ristrutturare con materiali davvero naturali e chiedendomi la loro origine e il loro impatto. Significa alimentare questa abitazione in modo collaborativo, costituendo magari una comunità energetica e cercando di consumare poca energia.

Significa condividere spazi esterni – orti? giardini? parchi? – e interni – lavanderia? stanza per gli ospiti? sala giochi?. Significa condividere il tempo: tu tieni mio figlio piccolo, io faccio compagnia a tua mamma anziana; io ti aggiusto il mobile, tu mi sistemi la perdita al lavandino. E via così. Significa collaborare nella cura del territorio in cui vivo, nel piccolo e nel grande. Abitare collaborativo, per me, significa vivere in un Italia che Cambia.

Nell’era dell’individualismo, dei single, del consumismo e della parcellizzazione della nostra società, diventa vitale ripensare l’abitare

COSA SIGNIFICA ABITARE COLLABORATIVO PER MEWE

Nella video-intervista citata qualche riga fa, Lucio Massardo e Natalia Ardoino hanno ben spiegato cosa intendono per abitare collaborativo. Ma visto che questo filone editoriale nasce da un percorso condiviso, voglio riproporvi qui un estratto della loro vision:

  • MeWe Abitare Collaborativo ha desiderio e si adopera affinché la casa sia un bene più accessibile per molti, in modo che persone e famiglie possano fermarsi a pensare ai propri sogni e bisogni: la realizzazione delle loro case non deve esaurire tutte le altre opportunità e aspirazioni di vita.
  • MeWe Abitare Collaborativo accompagna chi desidera un posto dove vivere che sia più di una casa: gruppi di famiglie che, costituendosi in piccole comunità, costruiscono relazioni familiari quando queste non ci sono più, vivendo con più sicurezza, meno solitudine, più mutuo appoggio, persino amicizia.
  • Per realizzare questa duplice visione ci mettono il cuore una coppia di architetti e un manipolo di altri visionari che, attraverso le loro diverse, articolate, interattive competenze, operano in MeWe Abitare Collaborativo.
E PER TE COSA SIGNIFICA ABITARE COLLABORATIVO?

E per te che stai leggendo questo articolo, che cosa significa abitare collaborativo? Se ti va di dirci la tua, scrivi a redazione@italiachecambia.org un messaggio che abbia come oggetto – ovviamente – “abitare collaborativo” e nel corpo del testo la tua definizione/visione/sensazione/proposta. Le più interessanti verranno pubblicate in un articolo che uscirà nelle prossime settimane.

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