Le Api di Santa Tecla e la scelta di vita di Sara e Angelo, dalla città alla natura
A Genova c’è un’associazione che fa conoscere la vita delle api e il loro prezioso ruolo: Sara Leone e Angelo Parodi raccontano un altro modo di vivere a persone di tutte le età.

In breve
L’associazione Le Api di Santa Tecla sensibilizza sull’importanza delle api e promuove stili di vita sostenibili
- Sara e Angelo, animati da passione per la natura, slancio di autosufficienza e voglia di un cambiamento concreto, hanno fondato l’associazione culturale nel 2024.
- Le attività proposte sono diverse: dall’apicoltura didattica alla raccolta erbe spontanee, passando per corsi di cucina e appuntamenti musicali.
- L’obiettivo è dare vita a una rete sul territorio e diventare un punto di incontro per famiglie e scuole.
- All’attivo ci sono già diverse collaborazioni con realtà locali: con l’associazione Come il Colibrì hanno vinto un bando per la realizzazione di oasi fiorite e sono parte attiva del Comitato San Fruttuoso.
Su una collina a 200 metri sul livello del mare, poco distante dal Forte Santa Tecla, fortificazione costruita nel XVIII secolo, pochi mesi fa è nata una piccola associazione che si occupa di api promuovendo attività educative e facendo sensibilizzazione sull’importanza delle api nell’ecosistema. Lo spazio che ospita l’associazione è ampio, verde, accogliente, con prati fioriti, profumi di erbe aromatiche nell’aria e un’atmosfera rilassante che invita a rallentare e godersi il momento e la bellissima vista su Genova dall’alto.
Ho avuto occasione di conoscere Sara e Angelo la scorsa domenica, durante la prima giornata dedicata alla realizzazione di piccole oasi dove verranno seminati fiori per gli insetti impollinatori, grazie a un bando della Fondazione Carige che Le Api di Santa Tecla, insieme all’associazione Come il Colibrì, ha vinto recentemente. Quando sono arrivata, loro e alcuni amici dell’associazione stavano per rimettersi all’opera per costruire le nuove aiuole: vederli lavorare insieme, tra risate e collaborazione, ha reso la giornata ancora più significativa. È stata un’esperienza semplice, ma intrisa di bellezza e umanità, che mi ha lasciato il sorriso sulle labbra e la voglia di tornare presto.
Sara, raccontaci com’è nata l’associazione Le Api di Santa Tecla e perché avete scelto proprio questo luogo.
Io e mio marito Angelo viviamo qui e lavoriamo insieme a questo progetto che lui aveva già avviato nel 2017 e che ruota innanzitutto attorno all’autosussistenza. Alle spalle quindi ci sono una scelta di vita e la grande passione per la terra e gli animali. Desideravamo coltivare cibo sano, allevare galline e api per noi, per la nostra famiglia.

È stata anche una scelta politica in parte, perché il mondo di oggi non ci piace e nemmeno la piega che ha preso in questi decenni. Pensiamo che questo sistema economico sia fortemente ingiusto, per questo cerchiamo nel nostro piccolo di ritagliarci una piccola fetta di indipendenza. Dopo essere diventati genitori, questa passione ha ampliato ancora di più i propri orizzonti: in noi è nato il desiderio di condividere il luogo in cui abitiamo e fare attivamente qualcosa per sensibilizzare le persone.
Ci siamo chiesti quindi che cosa offrire, cosa sappiamo fare. Mi sono messa così a disposizione per divulgare l’apicultura: il mio desiderio è arrivare, proprio attraverso l’ape, a parlare di altri temi che ci stanno molto a cuore, come l’alimentazione, l’agricoltura biologica e in generale la scelta di uno stile di vita più sano, che fa innanzitutto bene a noi ma che è imprescindibilmente legato anche alla salute di tutto il creato. D’altronde il rispetto per noi stessi passa per il rispetto per le piante e gli animali.
È per questo che avete fondato Le Api di Santa Tecla?
Sì, è successo ormai quasi un annetto fa: lo abbiamo fatto proprio poter aprire le porte e arrivare, un domani, alle scuole e alle famiglie. Sta a noi educare i bambini che saranno gli adulti di domani.
Sta a noi educare i bambini che saranno gli adulti di domani
Quali sono le attività che state proponendo sui vostri prati?
Incontri sull’apicoltura didattica, pomeriggi di raccolta erbe spontanee, incontri formativi sulle piante curati da alcune naturopate, lezioni di inglese outdoor e giornate in musica per piccoli e grandi, corsi di cucina. Il nostro desiderio è che Api Santa Tecla diventi un punto di incontro a 360 gradi per le persone della città, capace di mettere in contatto tutti coloro che hanno in comune gli stessi principi e creare una piccola rete.
Come vi sembra stia rispondendo il territorio?
Molto bene: piano piano si stanno facendo avanti tante persone per realizzare dei progetti insieme. Vogliono far vivere a modo proprio lo spazio che abbiamo messo a disposizione ed è proprio quello che desideravamo. Da poco poi siamo entrati a far parte del Comitato San Fruttuoso, che si propone di pedonalizzare via Pendola e vuole essere promotore della creazione di nuovi spazi verdi nel quartiere, affinché diventi un po’ più a misura di bambino.

Progetti per il futuro?
Ora stiamo ragionando sulla possibilità di aprire un’azienda agricola. Siamo solo all’inizio di questa progettazione, ma ci piacerebbe molto poterci dedicare sempre di più a queste attività che per noi sono proprio quello che ci rende vivi, che ci rende felici. Speriamo nel tempo di riuscire a realizzare anche questo passo, creando una rete con i piccoli produttori locali.
Il punto in cui troviamo poi è strategico perché una zona di interesse culturale e naturalistica; siamo anche molto vicini ai forti e ci piacerebbe poterli valorizzare. Purtroppo quest’area è stata totalmente abbandonata, è sporca, dimenticata, per questo ci piacerebbe lanciare un impulso di riqualificazione. Vorremmo infatti organizzare delle giornate di pulizie di quartiere, anche con l’appoggio del Comitato San Fruttuoso, per far parte davvero di quel famoso cambiamento che tutti noi auspichiamo e che deve partire innanzitutto da noi.
Il vostro approccio è carico di positività e dinamismo, trasmette fiducia e un forte senso di incoraggiamento.
Sì, siamo molto ottimisti perché è la positività che ci anima: in questi mesi abbiamo scoperto che sono tantissime in realtà le persone che condividono i nostri principi e la stessa nostra voglia di mettersi in gioco. Siamo entrati a far parte di una sorta di vortice virtuoso e questo ci sta rincuorando molto, perché ci siamo resi conto che non siamo soli. Mai come in questo momento storico è necessario, anzi impellente fare la scelta giusta.
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