29 Agosto 2025 | Tempo lettura: 8 minuti

Siramuse: a Siracusa è nato un museo immersivo che unisce mito e attualità

Nel nuovo spazio immersivo di Ortigia, i grandi personaggi che hanno segnato la città – da Archimede a Enzo Maiorca – tornano a parlare al presente, aprendo riflessioni su ambiente, società e comunità.

Autore: Salvina Elisa Cutuli
siramuse ingresso
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In breve

Nel cuore di Ortigia è nato Siramuse, un museo immersivo che racconta la storia di Siracusa attraverso immagini, suoni e testimonianze.

  • Il percorso è guidato da grandi personaggi legati alla città – da Archimede a Eschilo, da Platone a Enzo Maiorca – che diventano voci narranti.
  • Le sei aree tematiche affrontano temi che intrecciano memoria e attualità: arte, scienza, politica, mare, natura e spiritualità.
  • Ogni sala propone un’esperienza immersiva che stimola riflessione su questioni contemporanee: femminicidio, rapporto tra scienza e potere, salvaguardia ambientale, turismo sostenibile.
  • Particolare attenzione è dedicata a Enzo Maiorca e all’Area Marina Protetta del Plemmirio, simbolo di tutela e amore per il mare.
  • Il museo è anche un esperimento di governance culturale: il primo caso in Sicilia di partenariato speciale pubblico-privato, modello che punta a valorizzare i beni comuni.
  • Siramuse vuole essere non solo un luogo di memoria, ma un laboratorio di coscienza collettiva, capace di restituire cultura e senso di comunità.

Nella piccola isola di Ortigia, il nucleo più antico di Siracusa, passato e contemporaneità si incontrano nel nuovo museo Siramuse, aperto di recente negli spazi dell’ex galleria d’arte Montervergini. Siramuse è la porta d’ingresso da cui partire per “scoprire Siracusa” attraverso un viaggio immersivo ed emotivo, guidato da otto personaggi che hanno avuto un legame speciale con la città.

In poco più di un chilometro quadrato, avvolti tra mito e leggende, si trovano alcune delle meraviglie della città aretusa testimoni della storia millenaria di questo luogo. E così, attraverso la tecnologia, è possibile incontrare Archimede, Eschilo, Platone, Enzo Maiorca, solo per citarne alcuni.

L’obiettivo, a partire da contenuti storici di epoche lontane e più recenti, è narrare e stimolare una riflessione su alcuni dei grandi temi che riguardano l’attualità: dalla violenza sulle donne alla tutela dell’ambiente, a un turismo più sostenibile e rispettoso. La memoria storica, infatti, non è solo un mero ricordo che testimonia il passato, è anche uno strumento educativo e formativo che può aiutare a sviluppare una consapevolezza critica, etica e sociale. La memoria storica è dunque un elemento costitutivo della coscienza pubblica. 

siramuse stanza caravaggio
Proiezione dell’opera di Caravaggio “Seppellimento di Santa Lucia” in una sala di Siramuse

In quest’ottica, Siramuse è sì un percorso espositivo, ma è soprattutto un viaggio nella Siracusa che, seppur di epoche passate, è ancora profondamente viva e riconoscibile grazie anche ai protagonisti che l’hanno resa tale. Indossando delle cuffie e avviando l’audioguida, ci si trova immersi nelle immagini proiettate sulle pareti che raccontano storie sempre attuali, “accessibili” allo sguardo e alla sensibilità di oggi

Le aree tematiche di Siramuse  

Lo spazio museale è articolato in sei aree espositive tematiche: La Luce e L’Apparizione con l’immersione nell’opera di Caravaggio “Seppellimento di Santa Lucia”; La Scienza che restituisce vita e opere del siracusano Archimede, riconosciuto come una delle figure più geniali dall’antichità a oggi; Il Teatro e La Tribuna Politica dove interpretazione attoriale e tecnologie, all’interno di una scenografia che ricalca il Teatro Greco, permettono di trovarsi al cospetto di Platone ed Eschilo.

E poi lo Scavo in cui, guidati dal grande archeologo Paolo Orsi, si vive in prima persona un’esperienza ludico-esplorativa; Il Volo del Falco, spunto per Federico II, esperto di falconeria, per restituire un’interpretazione poetica e dinamica della sua eredità; infine Il Profondo Blu, un omaggio al mare e una riflessione sui temi della salvaguardia ambientale e il rapporto tra essere umano e natura affidati a Enzo Maiorca, ambientalista e campione di apnea.

Enzo Maiorca e l’Area Marina Protetta del Plemmirio 

A Maiorca si deve, grazie a un’instancabile attività di promozione della cultura del rispetto per il mare, l’istituzione dell’ Area Marina Protetta del Plemmirio, il promontorio sulla costa siracusana che custodisce tesori materiali e immateriali che testimoniano il succedersi e il fondersi di popoli di civiltà diverse che hanno lasciato la loro impronta in tanti settori dell’attività umana. 

Tradizioni, mosaici, ceramiche, chiese rupestri, masserie, torri, palmenti mulini, per non parlare dell’immenso patrimonio sommerso custodito nelle silenziose profondità del mare. «L’unica cosa che posso fare per il mio mare, non essendo un mafioso, un politico o un uomo ricco, è proprio questa, protestare contro chi l’ha distrutto. Il Mare non è ostico. Il mare è ostico per coloro che lo vogliono affrontare, non incontrare perché non è mai una sfida, ma un viaggio dentro sé stessi», diceva Enzo Maiorca. 

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Sala di Siramuse dedicata a Enzo Maiorca

Memoria e attualità, una riflessione contemporanea che parte dal passato

Un’attualità che trae origini dal passato visibile anche in tutte le altre sale di Siramuse. In quella dedicata a Santa Lucia, ad esempio, grazie a una proiezione è possibile rivivere la storia di questa giovane cittadina, vissuta ai tempi dell’impero di Diocleziano, di seguirne l’evoluzione iconografica nei secoli e di essere introdotti a quelle usanze che ruotano intorno al giorno della sua celebrazione, il 13 dicembre. In una delle immagini, Santa Lucia indossa le scarpette rosse per ricordare non solo il suo martirio, ma anche le numerose vittime di femminicidio in Sicilia e nel mondo.

E poi ancora Archimede, lo scienziato siracusano, matematico, fisico e inventore, che ci invita a riflettere sul rapporto tra scienza e politica, ingegno e potere. Platone ed Eschilo, invece, che hanno segnato profondamente la cultura e il pensiero occidentale si ritrovano in un teatro a confrontarsi su suggestioni e idee. Proprio in quel teatro – come si ascolta durante la proiezione – che “è una finzione condivisa, in cui i cittadini piangono e tremano insieme per le proprie passioni, e insieme soffrono, godono, danno anima alla città”. 

La memoria storica è anche uno strumento educativo e formativo che può aiutare a sviluppare una consapevolezza critica, etica e sociale

Gli altri due spazi sono dedicati all’archeologo Paolo Orsi che ha contribuito alla creazione di uno dei musei più importanti in Italia che porta il suo nome, il Museo archeologico regionale Paolo Orsi di Siracusa appunto, che raccoglie interi capitoli di storia locale, dall’età del bronzo antico al IV secolo d.C, e Federico II di Svevia che si racconta in prima persona, partendo dal suo rapporto con il falco e la falconeria, oggi uno dei diciannove elementi italiani iscritti nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO.

A lui sono dedicate due “finestre” immersive che attraverso un’esperienza di gaming, tra suoni e immagini, restituiscono un’idea della sua personalità moderna, poliedrica e affascinante, tanto da essere passato alla storia con l’appellativo “stupor mundi”.

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Nella sala dedicata al Teatro e alla Tribuna Politica Eschilo e Platone si confrontano su idee e suggestioni

Pubblico e Privato, come fare insieme cultura e servizi di interesse pubblico

A rendere innovativo e al momento unico in Sicilia il museo Siramuse è anche la forma con cui è stato costituito. Si tratta, infatti, del primo caso nell’isola di attuazione di Partenariato Speciale Pubblico Privato, una forma di cooperazione tra enti pubblici e operatori economici privati per realizzare opere o servizi di interesse pubblico. Il sistema si basa su un rapporto contrattuale di lungo periodo in cui il settore privato si occupa della progettazione, finanziamento, costruzione e gestione dell’opera, assumendo il rischio operativo e offrendo competenze specialistiche. 

«Il Comune di Siracusa ha stipulato un accordo decennale con Civita Sicilia che ha ideato e curato tutto l’allestimento del museo che mette in scena il patrimonio vivente della città. Mi fa piacere evidenziare il fatto che si tratti del primo accordo firmato in Sicilia in tal senso. Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, ha creduto in questo strumento che è stato riscritto e sostenuto dal Nuovo Codice degli Appalti», sottolinea Renata Sansone, Amministratore Delegato di Civita Sicilia. 

Siramuse è un museo della narrazione che, interpretando le linee guida di organismi internazionali come Unesco e Icom, vuole essere fortemente inclusivo e partecipato e che si fa portavoce anche di una diversa gestione dei beni culturali, dando vita a luoghi che ritornano alla comunità promuovendo cultura e riflessione

Informazioni chiave

La memoria come strumento educativo

Siramuse dimostra che la memoria storica non è solo ricordo del passato, ma un mezzo per comprendere il presente e affrontare le sfide sociali e ambientali di oggi.

Cultura che genera consapevolezza

Attraverso un linguaggio accessibile e immersivo, il museo stimola riflessioni su temi universali come la violenza di genere, la tutela del mare e la relazione tra esseri umani ed ecosistemi.

Un modello innovativo di gestione

Il progetto rappresenta il primo esempio in Sicilia di partenariato speciale pubblico-privato applicato alla cultura, aprendo nuove strade per la valorizzazione partecipata dei beni comuni.