Latteria Villa, la cooperativa che segue il ritmo della natura
Fondata nel 1934, la Latteria Villa è una cooperativa agricola che riunisce sei aziende locali attorno a un progetto condiviso: produrre e trasformare il latte in modo etico, sostenibile e comunitario.
C’è qualcosa di rassicurante nelle cose che si muovono ancora secondo natura. Come il messaggio che mi ha inviato Davide Cecchin, uno dei soci della Latteria Villa, dopo il mio tentativo di andarlo a trovare per scrivere questo articolo: “In questi giorni di bel tempo siamo presi dai lavori nei campi. Già da lunedì le previsioni sono di pioggia quindi sono un attimo più tranquillo. Poi ci sentiamo”.
Ecco, mi ha fatto sorridere. In un mondo che corre, rincorre e non si ferma mai, c’è ancora chi rispetta i cicli della natura: semina, raccolta, mungitura, persino le interviste! E così ho iniziato a scrivere questa storia: partendo da un messaggio e da una voce vera, quella di Davide Cecchin, socio e allevatore della Latteria Villa, cooperativa agricola nata come risposta comunitaria alla necessità di trasformare il latte localmente.

Il latte che racconta un territorio
A Castelgomberto, in provincia di Vicenza, il giorno inizia con il rumore sommesso delle mungitrici. È ancora buio quando gli allevatori soci della latteria si mettono all’opera. Una realtà antica e coraggiosa, che lavora solo latte crudo e stagiona esclusivamente Asiago DOP. Fondata nel 1934, la Latteria Sociale Villa è una cooperativa agricola che coinvolge decine di aziende locali in un progetto condiviso: produrre e trasformare il latte in modo etico, sostenibile, comunitario. Oggi conta 6 soci, un caseificio moderno e un punto vendita frequentato da centinaia di persone ogni settimana. Ogni giorno vengono trasformati circa 150 quintali di latte, che viene conferito entro mezz’ora dalla mungitura, per garantire freschezza e qualità.
«Ogni socio porta in latteria il proprio latte, con i propri mezzi. Sempre. E sempre caldo, appena munto. Lo uniamo con quello della sera prima, che ha passato la notte nelle vasche di affioramento. Così lavoriamo un latte vivo, vero, che mantiene tutte le sue qualità», mi spiega Davide. Lavorando solo Asiago DOP stagionato, la Latteria ha scelto un percorso di qualità: il latte non viene pastorizzato e viene lavorato appena munto, mantenendo intatte le sue proprietà. È un lavoro che richiede attenzione, cura e un dialogo costante tra allevatori e casari.
Il caseificio aderisce agli standard imposti dal marchio Qualità Verificata e per rispettarli anche gli allevamenti devono seguire pratiche rigorose. Le bovine vengono alimentate con foraggi secchi e naturali, senza fermentati, per garantire un latte che non sviluppi gonfiori nel formaggio e che non richieda conservanti. Anche l’uso di medicinali è attentamente regolato: una mucca può tornare a produrre latte destinato alla trasformazione solo dopo un periodo di sospensione stabilito. Questa attenzione alla salute degli animali e alla qualità del latte è una delle chiavi della bontà e della sicurezza del prodotto finale.

Più di un prodotto: un patto sociale
Il primo valore è la filiera corta: il latte viene raccolto nelle stalle dei soci, arriva dal campo al banco vendita in meno di 24 ore, a chilometri zero. Questo permette di garantire freschezza, tracciabilità e rispetto per l’ambiente. «Ogni litro racconta la fatica e la passione di una famiglia», mi dice Davide. Nel punto vendita annesso alla latteria le persone non comprano solo i nostri prodotti, ma trovano anche relazioni, volti familiari e ci si sente a casa. È un luogo dove si conosce la provenienza di ogni prodotto e si sostiene un’economia che resta nel territorio. «Il nostro è un latte che parla del territorio, ma anche di futuro».
Oggi la cooperativa cammina su due binari: da un lato la tradizione, dall’altro l’innovazione. Una scelta precisa, che Davide racconta come il cuore della loro visione. La Latteria Villa usa infatti tecnologie moderne per monitorare le condizioni delle bovine, risparmiare energia, ridurre gli sprechi e garantire standard elevati. Il caseificio lavora ogni giorno con precisione e passione, mantenendo l’equilibrio tra la cura artigianale e l’innovazione scientifica. «Ma restiamo artigiani del latte», ci tiene a sottolineare Davide.
Con tono ancora più entusiasta – e vi assicuro che Davide mi sta trasmettendo tantissima passione anche solo attraverso la voce – mi racconta dei progetti educativi promossi dalla cooperativa: percorsi per bambini e ragazzi, corsi di caseificazione, giornate aperte al pubblico. Il desiderio è chiaro: far conoscere ciò che si cela dietro un litro di latte. Per questo la cooperativa collabora con le scuole, convinta che educare al cibo significhi educare alla responsabilità. La Latteria Villa si sta impegnando per organizzare momenti di formazione per giovani, eventi culturali e collaborazioni con il mondo della ristorazione etica e sostenibile.

Affrontare le sfide quotidiane, insieme
Come ogni realtà agricola, anche la Latteria Villa deve affrontare sfide importanti: aumento dei costi, burocrazia, cambiamenti climatici, concorrenza industriale. Ma lo fa con lo spirito cooperativo: migliorare l’efficienza energetica, puntare su prodotti trasformati, stringere alleanze con enti locali. Si lavora per promuovere un modello agroalimentare sostenibile, radicato e capace di rigenerarsi. Per Davide una cooperativa è radice e visione: «Con i piedi nella terra e lo sguardo nella comunità». Non si vendono solo prodotti, ma storie condivise.
Oggi ho sorriso pensando alla pioggia perché so che c’è un mondo che lavora con cura, che rispetta i tempi, che crede ancora nel valore delle cose fatte bene. Un mondo che ci ricorda che, prima delle strategie, delle etichette e dei mercati, ci sono le mani. E la terra. E il tempo. Ci salutiamo con la promessa di vederci – anche perché mi deve una ricotta! – e ringrazio Davide per il tempo che mi ha dedicato… durante una giornata di pioggia, ovviamente. Chiudo la chiamata pensando che in quel latte c’è molto più di un alimento: c’è un legame con la terra, con le persone, con una visione del mondo e dell’economia che non divide, ma unisce.










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