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6:00 6 Maggio 2025 | Tempo lettura: 4 minuti

Oggi è l’Overshoot Day 2025 per l’Italia

Ovvero il giorno in cui, se tutti seguissero il nostro stile di vita, il Pianeta esaurirebbe le risorse che è in grado di rigenerare in un anno.

Autore: Redazione
italia overshoot day 2025

Oggi l’Italia ha ufficialmente esaurito il suo “budget ecologico” per l’anno. In altre parole, se il nostro Paese fosse il pianeta Terra, da domani inizieremmo a vivere a debito con la natura. A certificarlo è il Country Overshoot Day, l’indicatore simbolico che segna la data in cui una nazione ha consumato tutte le risorse naturali che gli ecosistemi sarebbero in grado di rigenerare in un anno.

Secondo i calcoli del Global Footprint Network, l’organizzazione che monitora ogni anno gli overshoot day sia nazionali che globale, se tutta l’umanità adottasse lo stile di vita medio degli italiani, oggi – 6 maggio – la Terra avrebbe già finito le sue risorse naturali per il 2025. Ciò significa che in appena 126 giorni abbiamo bruciato risorse che avrebbero dovuto coprire 365 giorni. Ogni giorno, quindi, ne consumiamo come se avessimo quasi tre pianeti a disposizione.

L’Overshoot Day viene calcolato confrontando quante risorse naturali un Paese (o l’intera umanità) consuma con quante ne è in grado di rigenerare la Terra in un anno. Si parte dalla biocapacità, cioè la capacità degli ecosistemi di produrre risorse, e la si mette a confronto con l’impronta ecologica, ovvero tutto ciò che consumiamo: cibo, energia, materiali, spazi costruiti, ecc.

Quando il consumo supera la disponibilità, scatta l’allarme: dividendo la biocapacità per l’impronta e moltiplicando il risultato per i 365 giorni dell’anno, si ottiene il giorno esatto in cui abbiamo già consumato tutto il “budget naturale” dell’anno. Da quel momento in poi, si vive a credito ecologico, cioè depredando risorse future o compromettendo la capacità rigenerativa del pianeta.

L’Overshoot day viene calcolato sia a livello complessivo, globale – in quel caso si parla di Earth Overshoot Day – che nazione per nazione. In questo secondo caso si parla di Country Overshoot Day misura quanto velocemente un Paese consuma risorse rispetto alla capacità della natura di rigenerarle. Il calcolo si basa su due parametri chiave: impronta ecologica (cioè quanto “pesa” il nostro stile di vita sull’ambiente) e biocapacità globale (quanto riesce la natura a fornirci, in termini di risorse e assorbimento dei rifiuti). Il risultato è una data, diversa per ogni Paese, che racconta molto sul nostro modo di vivere – e su quanto sia (in)sostenibile.

Nel corso degli anni l’overshoot day è arrivato sempre prima, sia nel mondo che nel nostro Paese. Nel 1970 in Italia cadeva il 31 dicembre, ovvero consumavamo esattamente tante risorse quanto il Pianeta è in grado di rigenerare in un anno. Già nel 1974 il 30 novembre. Nel 2004 il 2 settembre, nel 2014 il 5 agosto, nel 2021 il 13 maggio. Negli anni successivi l’Overshoot day del nostro Paese era tornato a regredire, giungendo nel 2024 al 19 maggio.

Quest’anno, però, con il 6 maggio, si infrange un nuovo record negativo. Secondo l’Italian Climate Network, l’anticipo dell’Overshoot Day italiano rispetto al 2024 (quando era il 19 maggio) è un chiaro segnale di peggioramento.

Nel confronto globale, il nostro paese è “buona” compagnia. Il Qatar ha bruciato le sue risorse già il 6 febbraio, mentre l’Uruguay resisterà fino al 17 dicembre. La media dell’Unione Europea? 29 aprile. Per gli Usa è stato il 13 marzo, per la Cina sarà il 14 maggio, per l’India il 12 agosto. Per alcuni paesi africani l’Overshoot day non arriva proprio, perché durante l’anno vengono consumate meno risorse di quelle rigenerate dal Pianeta.

In questo senso l’Overshoot day è anche una cartina di tornasole delle disparità nel consumo delle risorse e nella distribuzione delle ricchezze sul pianeta.

E l’Earth Overshoot Day? Quando cadrà nel 2025? La data globale in cui l’umanità nel suo complesso supererà il limite naturale del pianeta quest’anno non è ancora nota. L’annuncio ufficiale arriverà come ogni anno il 5 giugno, durante la Giornata Mondiale dell’Ambiente. Nel 2024 è stato il 1 agosto.

Come sempre l’Overshoot day ci mette di fronte all’insostenibilità di un modello economico basato sul consumo sfrenato di risorse. Sempre più voci, in ambito accademico, scientifico e persino istituzionale sostengono che un sistema basato sulla crescita economica infinita non sia compatibile con i limiti planetari entro cui dobbiamo rimanere se vogliamo continuare a prosperare come specie su questo pianeta e che un totale disaccoppiamento fra crescita economica e devastazione ambientale sia impossibile.

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