Oltre 40 città nel mondo vietano le pubblicità di combustibili fossili. In Italia Firenze potrebbe essere la prima
Si sta diffondendo sempre di più la campagna che vieta le pubblicità legate ai combustibili fossili. Firenze potrebbe essere la prima città italiana ad applicarla.

A livello europeo e mondiale è presente un forte movimento che ha portato diverse città a introdurre regolamenti per ridurre o vietare la possibilità di pubblicizzare prodotti che promuovono il consumo di fossili e quindi servizi particolarmente inquinanti. Divieti che riguardano in prevalenza crociere, SUV e veicoli con motore a combustione e voli aerei. La proposta prevede l’adozione di divieti o restrizioni alle pubblicità inquinanti all’interno degli spazi pubblici quali fermate di bus, treno, metro, tram.
Alcune città in Olanda, tra cui L’Aia, hanno addirittura esteso il divieto a tutti gli spazi pubblicitari cittadini, pubblici e privati. Città come Amsterdam, Sydney, Edimburgo, Sheffield invece hanno adottato leggi o regolamenti simili ma con alcune differenze, pur mantenendo l’obiettivo di combattere la percezione di “normalità” di prodotti e servizi che sono particolarmente dannosi per l’ambiente e per la salute delle persone.
In Italia è Andrea Sbarbaro, presidente dell’associazione genovese Cittadini Sostenibili, che sta promuovendo la campagna a livello nazionale. «Oggi è del tutto normale che i cartelloni pubblicitari alle fermate dei bus non promuovano più prodotti legati al tabacco e che i pacchetti di sigarette riportino avvertenze come “nuoce gravemente alla salute”. La scienza è unanime nel confermare che l’uso di fonti fossili è uno dei principali responsabili del cambiamento climatico».
«Oltre 40 città nel mondo hanno già deciso per questo motivo di non dare spazio a prodotti e servizi che possono aggravare la salute del nostro pianeta. Ai Comuni italiani non chiediamo di inventarsi nulla, solo di dare eco a una iniziativa già consolidata e che sta correndo veloce di città in città», continua Sbarbaro. Firenze potrebbe essere la prima città italiana a vietare le pubblicità grazie a una proposta diventata concreta dopo che la Commissione Sviluppo Economico di Palazzo Vecchio ha approvato una mozione firmata da Giovanni Graziani, Caterina Arciprete e Vincenzo Maria Pizzolo e sottoscritta anche da Enrico Riccio, presidente della commissione.
Secondo una ricerca di qualche anno fa, una morte su cinque è imputabile all’inquinamento di fonti fossili e anche a Firenze circa un centinaio di persone muore ogni anno prematuramente a causa dell’inquinamento. Vietare la pubblicità e la sponsorizzazione di prodotti fossili è un passo importante verso l’eliminazione graduale dei combustibili fossili. Il divieto di pubblicità ridurrà le emissioni, modificherà le norme sociali e indebolirà gli sforzi delle lobby tra le più inquinanti. Per conoscere la campagna e la lista dei Paesi aderenti clicca qui.
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