L’indigeno Hugo Aguilar sarà a capo della Corte Suprema del Messico
In Messico il popolo ha eletto direttamente i giudici e i membri della Corte Suprema che sarà guidata da Hugo Aguilar, indigeno ed ex consigliere degli zapatisti.

In Messico per la prima volta i cittadini sono stati chiamati a votare direttamente i giudici di ogni ordine e grado, inclusi i nove membri della Corte Suprema. Una riforma che aveva voluto l’ex presidente Andrés Manuel López Obrador e che è stata rivendicata dalla sua erede politica, la presidente Claudia Sheinbaum. Nonostante l’affluenza più bassa degli ultimi trent’anni – secondo l’Istituto nazionale elettorale (INE) ha votato solo il 13% degli aventi diritto –, per Morena, il partito di Governo che aveva fatto approvare la riforma e quindi le elezioni, si tratta di un risultato importante.
In base ai risultati preliminari Morena controllerà la prossima Corte Suprema, assicurandone l’orientamento progressista, che sarà presieduta da Hugo Aguilar, indigeo mixteco ed ex consigliere degli zapatisti. La presidente Claudia Sheinbaum ha definito l’appuntamento «un successo storico» per il Messico che è «il Paese più democratico del mondo». Sheinbaum ha sottolineato come la partecipazione popolare sia sinonimo di cambiamento e di «un potere non più nelle mani di poche persone ma del popolo».
Non sono mancate le critiche. Morena sarebbe riuscito a imporre i propri candidati fornendo indicazioni di voto, le cosiddette acordeones o pizzini, e vietando ai candidati di pubblicizzare la propria affiliazione politica. Per votare si ricevevano tra le 6 e le 9 schede a seconda della parte del paese in cui si risiede. Per votare la persona candidata bisognava scrivere un numero ad essa associato e non il nome. A causa di questa complessa modalità, il 23% dei voti non è risultato valido. Il New York Times avrebbe segnalato anche la presenza di candidati dai profili controversi coinvolti in scandali o con precedenti penali.
Un’elezione che, secondo alcune analisi, se coordinata meglio da parte delle forze di opposizione avrebbe potuto impedire a Morena di ottenere così tanti incarichi evitando la fine della separazione tra i tre poteri esecutivo, legislativo e giudiziario. Hugo Aguilar ha ottenuto circa 5 milioni di voti e guiderà una Corte suprema di giustizia del Messico che, con la riforma di Morena, si riduce da 11 a 9 membri, con un mandato di 12 anni.
Per quanto riguarda Hugo Aguilar, sappiamo che è stato difensore dei diritti dei popoli indigeni e coordinatore delle consultazioni sulle opere prioritarie dell’ex presidente Andrés Manuel López Obrador. Nato nello stato di Oaxaca – che confina con il Guatemala e che partorì l’esperimento sociale della rivoluzione zapatista guidata dal Subcomandante Marcos –, Hugo Aguilar Ortiz ha guidato la redazione della riforma costituzionale sui popoli indigeni e afro-messicani del governo precedente ed è stato nominato nel 2018 coordinatore generale dei diritti indigeni dell’Inpi, l’Istituto nazionale dei popoli indigeni.
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