Escavatori e ruspe in azione ad Auroville, scortati dalla polizia, che abbattono alberi e sgomberano persone per costruire una strada. Un allarme, una petizione che raccoglie in pochi giorni oltre 30mila firme. Cosa sta succedendo nella comunità intenzionale più famosa al mondo? Come spesso accade, la realtà è più complessa di come appare a prima vista.
In Cile viene eletto Gabriel Boric, il presidente più giovane – e più di sinistra – della storia del paese, con il record di voti. A Hong Kong, invece, le “farsesche” elezioni dei “soli patrioti” hanno dato come risultato la scontata vittoria della candidata pro-Pechino. Intanto Auroville, la storica comunità intenzionale indiana, è sotto attacco, mentre à già finito nel dimenticatoio il tragico rogo nel campo rom del foggiano in cui hanno perso la vita un bambino e una bambina.
Oggi parliamo di animali – o per meglio dire, di altre specie animali, visto che anche noi lo siamo – con un po’ di notizie che arrivano dall’Italia e dal mondo. Dal divieto nel nostro paese di uccidere i pulcini maschi a partire dal 2027, a quello introdotto in Francia di vendere cani e gatti nei negozi, fino alle ondate di adozioni e successivi abbandoni dell’ultimo anno e mezzo.
La Campania introduce lo psicologo di base, che si affiancherà al medico per curare la salute psicologica dei cittadini, in un momento difficile. Salute psicologica che preoccupa soprattutto in relazione ai più giovani, dei quali un nuovo studio mostra uno spaccato preoccupante. Parliamo anche della grande dimissione, forzata, delle donne dal mercato del lavoro e delle prossime elezioni presidenziali cilene.
Iniziano oggi, 16 dicembre, le vaccinazioni dei bambini fra i 5 e gli 11 anni di età (in tutta Italia tranne che nel Lazio, dove sono iniziate ieri), mentre il Governo decide di prolungare lo stato di emergenza legato alla pandemia da Covid19 fino alla fine di marzo 2022.
In questi giorni i leader e rappresentanti di 125 stati si sono ritrovati a Ginevra per parlare di un tema di stringente attualità: i robot assassini. Sembra uno scherzo, o lo scenario di qualche film di fantascienza distopico, ma non è così, e la cosa dovrebbe farci riflettere. Parliamo anche del riconoscimento di persona dell’anno dato dalla rivista Time a Elon Musk, che ha fatto discutere, e del risarcimento dello stato del Canada ai bambini indigeni dati in adozione.
L’esplosione di una serie di palazzine in Sicilia, a Ravanusa, le cui cause sono incerte, tiene ancora banco sui media, in alcuni casi con punte di morbosità disturbante. Ne approfittiamo per riflettere sul ruolo del giornalismo nelle tragedie. Intanto gli stati centrali degli Usa vengono stravolti da una serie di tifoni senza precedenti. Parliamo anche delle tempistiche dettate dal governo sull’abbandono delle auto a combustione interna e della legge sul suicidio assistito in discussione alla Camera.
Il mondo del lavoro sta andando incontro a un nuovo fenomeno mondiale, chiamato Big Quit o Great Resignation. La più grande ondata di dimissioni dal lavoro della storia, dovuta a motivi del tutto nuovi e inediti. Parliamo anche della settimana lavorativa corta in Islanda, del Regno Unito che proibisce di importare trofei di caccia, della Nuova Zelanda che vieta le sigarette e dell’Austria che blocca la costruzione di nove strade e autostrade.
La tassonomia europea inserisce gas e nucleare fra le fonti che possono accedere ai finanziamenti sostenibili. Intanto negli Usa si discute su come fare geoingegneria agli oceani per trasformarli in serbatoi di carbonio in grado di assorbire più anidride carbonica di quanto già fanno.
“Sceglieremo una società della sorveglianza o della responsabilità?” si chiedeva un anno e mezzo fa Yuval Noah Harari. Oggi possiamo iniziare a trarre qualche conclusione, parziale, a partire da due notizie, di segno opposto, proprio di questi giorni: l’utilizzo delle telecamere di sorveglianza per multare i partecipanti alle manifestazioni No Green Pass di Torino e la moratoria sull’introduzione di telecamere a riconoscimento facciale decisa dal parlamento. Concludiamo con una bellissima notizia: Patrick Zaki è stato scarcerato!
Un articolo comparso su Scientific American si chiede se la specie Homo sapiens, la nostra, non sia destinata a una estinzione nel breve periodo. L’autore, un biologo evoluzionista e paleontologo, porta valide argomentazioni a sostegno della sua tesi, che è convincente, anche se mancano dei pezzi fondamentali. Parliamo anche dell’arresto di Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, della condanna a 4 anni ad Aung San Suu Kyi, della morte di Pierre Rabhi e del governo Cinese che prosegue gli esperimenti di controllo del meteo.
É il giorno del Super Green Pass: quali sono le novità che vengono introdotte? Come possiamo commentare questa novità? Parliamo anche della Shell che ritira un progetto di trivellazioni in Scozia, delle manifestazioni in Serbia contro l’estrazione mineraria e dell’incontro delle destre sovraniste europee a Varsavia.
Fra divieti, incentivi, critiche ed elogi, i Bitcoin e il mondo delle criptovalute continuano ad essere al centro del dibattito. Cina, India e Russia le vietano, la finanza le osteggia, altri paesi come il Kazakistan, El Salvador e l’Ucraina provano a cavalcarne l’onda, con risultati alterni. E resta l’enorme interrogativo dell’impatto ambientale dovuto al consumo di energia.
L’Europa teme il black-out e in vari paesi i governi danno indicazioni a riguardo e le persone corrono a fare scorte. Come soluzione, il nostro ministro per la transizione ecologica propone nuove trivelle e fusione nucleare. Parliamo anche di obbligo vaccinale, con due notizie di segno opposto che arrivano dalla Germania e dagli Usa.
Dopo il rapporto dello scorso gennaio “Crescita senza crescita economica” in cui per la prima volta una istituzione europea minava le fondamenta del paradigma della crescita economica infinita, la EEA, Agenzia europea per l’ambiente, rincara la dose, e pubblica un altro rapporto forse ancora più significativo. In cui oltre a mettere in discussione il modello economico basato sulla crescita infinita del pil, inizia a guardare come potrebbe funzionare un sistema diverso, per quanto riguarda la sanità, il welfare, le pensioni, la spesa pubblica. Tutte cose che al momento sono garantite solo dall’espansione economica.
Non c’è pace per Fukushima. Dopo la decisione del governo giapponese di sversare acqua contaminata nel Pacifico, arriva un altro, più preoccupante, allarme dalla centrale nucleare: il muro di ghiaccio costruito per proteggere la falda acquifera sottostante non sta funzionando e 1,5 milioni di tonnellate di acqua contaminata potrebbero essersi riversate nell’oceano. Nel frattempo riprendono, nello scetticismo generale, i negoziati sul nucleare iraniano. Parliamo anche della crisi agricola in Gambia, delle nuove premier e presidenti donne in Honduras, Barbados e Svezia e del referendum svizzero sul Green Pass.
Le popolazioni indigene vivono una contraddizione enorme. Sono le più colpite dai problemi ecologici e dalla crisi climatica, sarebbero le più adatte a custodire la biodiversità e proteggere gli ecosistemi, eppure sono quasi sempre escluse o lasciate ai margini dei negoziati e oggi subiscono persino le conseguenze e le contraddizioni della transizione ecologica delle società più ricche.
La Germania ha un accordo per il nuovo governo, formato da una coalizione “semaforo” (rosso-verde-gialla) fra socialdemocratici, verdi e liberali. Intanto il parlamento europeo approva la nuova Politica agricola comune (Pac), fra mille polemiche, mentre in Cina a sorpresa calano le emissioni di CO2. E l’Africa trema, fra disastri climatici, attentati e venti di guerra civile.
Parliamo di Super Green Pass, la nuova misura del governo che potenzia le restrizioni per i non vaccinati, e di un po’ di prime volte. Come la prima volta – forse – che in Italia viene permesso il suicidio assistito di una persona, la prima volta che nel Regno Unito vengono riconosciuta la sofferenza e i diritti di alcuni animali come polpi e aragoste, la prima premier donna in Svezia, che però ha anche il record del mandato più breve della storia del paese perché si è già dimessa, e infine della prima volta che il genere umano prova a deviare un asteroide.
Le aziende tecnologiche stanno crescendo a ritmi impressionanti, e sono quelle che più delle altre condizionano la nostra idea di futuro, e di conseguenza il futuro stesso! L’idea di Metaverso che sta dietro a Meta, il nuovo nome di Facebook, ci dice qualcosa a proposito. Quale futuro hanno in mente le Big Tech? Lo vogliamo davvero? E soprattutto, è inevitabile?