Dal vertice su Gaza alla contaminazione dei suoli: un’Isola sotto pressione – INMR Sardegna #88
Il vertice tra Usa, Israele e Qatar che si sarebbe tenuto in Sardegna, con il commento di Fawzi Ismail di Sardegna Palestina. Lo stop al pascolo nel poligono di Teulada per inquinamento, con Claudia Zuncheddu di ISDE, il progetto sperimentale contro la “droga dello stupro”, promosso da Onda Rosa e i primi passi verso il riconoscimento degli interpreti LIS.
Fonti
#gaza
Tregua a Gaza, indiscrezioni: «Oggi un vertice tra Usa, Israele e Qatar in Sardegna»
Witkoff vedrà oggi i ministri di Israele e Qatar in Sardegna
#teulada
A Capo Teulada suolo contaminato e divieto di pascolo: cosa succede nella Sardegna militarizzata
Teulada, terreni inquinati nel poligono: «Stop al pascolo»
#checkyourdrink
Sardegna, progetto e test monouso contro ‘droga dello stupro’
#LIS
Sardegna verso una legge sul riconoscimento degli interpreti Lis
#SACC
Cagliari ospita ClimaX, un laboratorio sardo di giustizia climatica: tre giorni di ambiente, energia e diritti
Vivere l’estate in un paese segnato dal turismo, quando non sei solo di passaggio
Facendo cose a Cagliari e l’eredità viva di Sonia Carta, in città e online
Ecco l’inchiesta sui 3 milioni di euro di consulenze assegnati dalla giunta Todde
Trascrizione della puntata
L’incontro tra l’inviato della Casa BiancaSteve Witkoff, il Ministro degli Affari strategici di Israele Ron Dèrmer e il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani per cercare di accelerare un accordo tra Israele e Hamas sulla tregua a Gaza e gli ostaggi, si terrà oggi “in Sardegna”. Quelle che avete appena sentito sono le parole con cui Ansa – riferendosi alla giornata di ieri – sulla base di quanto scritto su X il giornalista di Axios Barak Ravid ha riportato con una nota diffusa in notturna, generando fin da subito non poca sorpresa ma anche dissenso. La Casa Bianca aveva confermato il viaggio di Witkoff “in Europa” ma la sede sarda è stata una novità. Sul tavolo dell’incontro la tregua e un corridoio per portare aiuti a Gaza, ma la domanda implicita che ha caratterizzato l’ampia diffusione della notizia nell’Isola è: su quale tavolo e perché in Sardegna? È infatti una questione che ha alimentato il dissenso che arriva da parte delle tante realtà e singoli che nell’Isola da tempo chiedono la fine del genocidio in corso in Palestina e che non vogliono la vedere il territorio che abitano attraversato da entità sioniste, ma stando sulla cronaca la notizia del tavolo è stata anticipata sempre in settimana da un altro fatto: il volo – segnalato da diverse realtà attiviste come studenti per la Palestina e giovani palestinesi – definito “insolito” tra Tel Aviv e Alghero. Quello che riportano gli attivisti è che “verificando su Flight Radar, è emerso che di questo volo erano nascosti i dati relativi al luogo di partenza e al luogo di arrivo. La tratta, tuttavia, mostra Tel Aviv come luogo di partenza e Alghero come luogo di arrivo. NON SIETE I BENVENUTI – aggiungono – NON NELLA NOSTRA TERRA. FUORI I SIONISTI DALLA SARDEGNA”. Quella sull’incontro per ora resta una indiscrezione, sempre ANSA comunica che potrebbe avvenire su un mega yacht ormeggiato davanti alla Costa Smeralda, ma si tratta di una notizia in aggiornamento e in realtà è probabile che anche ora, mentre ci ascoltate, qualcosa sia cambiato rispetto a quando abbiamo registrato la puntata. Quello che abbiamo chiesto nel frattempo è un commento su a quanto accade nell’Isola e nel mondo rispetto alla questione palestinese a Fawzi Ismail, dell’associazione Sardegna Palestina.
Stop al pascolo del bestiame nei terreni del poligono di Teulada: il Comando del Poligono militare di Capo Teulada ha comunicato il superamento delle concentrazioni soglia di contaminazione del suolo in una o più aree interne al comprensorio. Una vicenda ricostruita dalla giornalista Francesca Arcai di Sassari Today nell’articolo che riportiamo tra le fonti, a partire dalla comunicazione attraverso nota ufficiale della Prefettura di Cagliari, indirizzata al Ministero dell’ambiente, alla Regione Sardegna, ad Arpas e ai Comuni interessati, tra cui Teulada e Sant’Anna Arresi. Il superamento delle concentrazioni di soglia, previsto dal decreto 152/2006, rappresenta un indicatore di rischio potenziale per la salute umana e l’ambiente. E il documento annuncia quindi che il Comando procederà alla delimitazione e all’interdizione delle aree contaminate, incluse quelle in concessione per uso agricolo, e adotterà misure precauzionali per contenere l’esposizione al rischio. Come sottolinea Arcai, oltre al danno ambientale, potrebbero emergere ripercussioni socio-economiche per i concessionari agricoli operanti all’interno del poligono, i cui terreni ricadono da anni in una condizione giuridicamente ambigua, tra servitù militare e utilizzo civile controllato. Un tema, quello dell’impatto delle attività militari sull’ambiente e sulla salute pubblica, che si discute da tempo e che ha visto già nel 2012 l’allora Commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito definire il sito “a rischio ambientale significativo”, richiedendo mappature aggiornate e monitoraggi trasparenti. Dopo l’intervento del prefetto, il comando del Primo Reggimento Corazzato ha inviato anche una lettera agli allevatori e alle istituzioni del territorio dove, come riporta Unione Sarda, si fa riferimenti alla presenza di cadmio, piombo e tallio oltre i limiti consentiti. Per queste ragioni il comando, in via cautelativa, annuncia l’interdizione della aree agropastorali. In merito abbiamo chiesto un commento a Claudia Zuncheddu di ISDE Cagliari, l’associazione medici per l’ambiente che da tempo nell’Isola punta il faro sugli esiti ambientali e sociali delle servitù militari.
Ulteriore notizia della settimana riguarda il progetto e test monouso contro la cosiddetta “droga dello stupro” avviato in Sardegna. Si tratta come riporta Ansa di un test rapido a linguetta, facile da usare e trasportare, in grado di rilevare in pochi secondi la presenza di sostanze stupefacenti spesso utilizzate senza il consenso della persona, al fine di mettere in atto abusi e violenze sessuali. Un progetto per cui la Sardegna è pioniera in territorio italiano nella sperimentazione, che ha l’obiettivo di diventare uno strumento strutturale di prevenzione, accessibile e capillare. Check Your Drink è il nome di questa iniziativa promossa dal centro antiviolenza Onda Rosa di Nuoro in collaborazione con Voden Medical, società di diagnostica. “Paura e controllo sono un atto politico, la prevenzione è un atto sovversivo”, ha dichiarato Luisanna Porcu di Onda Rosa. “Questa non è un’iniziativa episodica, ma un intervento sanitario e sociale concreto contro una minaccia reale anche in Sardegna”, ha dichiarato invece Rosa Canu dell’assessorato regionale alla Sanità, confermando la volontà di integrare i kit nella rete dei Centri Antiviolenza regionali. La Sardegna diventa così la prima regione ad adottare questo strumento con un approccio strutturato, grazie alla distribuzione gratuita già avviata a Nuoro e al sostegno della Regione. Come riporta Cagliari Today i luoghi individuati per la distribuzione capillare includono:
- Centri Antiviolenza regionali, già attivi con la distribuzione (come Onda Rosa a Nuoro)
- Scuole e istituti superiori, per sensibilizzare i giovani e prevenire situazioni di rischio
- Locali pubblici come bar, pub e discoteche, tra i contesti più vulnerabili
- Presidi sanitari, per offrire supporto integrato nei percorsi di assistenza
- Associazioni di categoria, coinvolte per rafforzare la rete di prevenzione e sensibilizzazione
Un progetto quindi che mira a rafforzare la prevenzione e la consapevolezza, ma che allo stesso tempo ci ricorda quanto sia importante portare avanti azioni che mettano in discussione forme di violenza sistemiche, e che dividono il mondo tra chi prima di uscire si da una sistemata davanti allo specchio, e chi deve ricordarsi di prendere il test per verificare che il proprio cocktail non sia alterato da terzi.
In Sardegna si apre la strada a un pieno riconoscimento professionale degli interpreti della lingua dei segni italiana, la LIS. La Commissione Cultura del Consiglio regionale, presieduta dalla consigliera Camilla Soru, ha accolto l’impegno di elaborare una proposta di legge per rafforzare la normativa regionale del 2022 sull’inclusione delle persone sorde, sordo-cieche e con disabilità uditive. Al centro della discussione, la necessità di recepire il decreto ministeriale approvato nel 2024, che stabilisce in modo chiaro i requisiti di formazione e i criteri per il riconoscimento della figura dell’interprete LIS. Si tratta di un passaggio fondamentale per garantire a queste figure professionali un ruolo definito e tutele adeguate, ma soprattutto per assicurare alle persone sorde un accesso reale e qualificato alla comunicazione e ai servizi. A sollecitare questo aggiornamento normativo è stata Maria Paola Casula, presidente regionale dell’ANIMu – l’Associazione Nazionale Interpreti LIS – ascoltata in audizione dalla Commissione. Casula ha denunciato la presenza di ‘difetti di forma e di sostanza’ in diversi bandi pubblici regionali, che di fatto escludono i professionisti qualificati. Tra i casi citati, l’avviso “Alisei” 2023-2024 per l’inclusione scolastica e i contributi regionali alle emittenti televisive locali: in entrambi, manca un riferimento chiaro alla figura professionale dell’interprete LIS, con il rischio di affidare servizi delicati a operatori non adeguatamente formati. L’obiettivo del nuovo intervento legislativo è proprio quello di colmare questo vuoto normativo e offrire un quadro coerente con la normativa nazionale. Una legge aggiornata permetterebbe non solo di tutelare la professionalità degli interpreti, ma anche di rafforzare i diritti delle persone sorde, rendendo l’inclusione una pratica concreta e non solo un principio sulla carta.”
Sardegna che cambia è il 7° portale regionale aperto da Italia che cambia. Nella rassegna stampa settimanale, oltre alle principali notizie raccontiamo gli articoli usciti sul portale sardo, vediamoli insieme:
Lunedì abbiamo inaugurato la settimana annunciandovi il fatto che dal 10 al 12 ottobre prenderà vita a Cagliari, alla Mediateca del Mediterraneo, il progetto “ClimaX”, tre giorni di incontri, workshop e iniziative dedicate a un tema cruciale: come costruire una transizione energetica equa, partecipata e dal basso. Promossa da Transistor, una rete di attivisti e realtà locali impegnate nel cambiamento, l’evento si propone di mettere in connessione cittadini, associazioni, istituzioni e scienziati per un obiettivo comune: affrontare la crisi climatica rispettando le comunità e i territori. Un percorso che va oltre l’ecologia, abbracciando anche la giustizia sociale, l’inclusione e i diritti di tutti. Trovate tutte le info su www.sardegnachecambia.org
Martedì invece spazio a una riflessione della nostra Sara Brughitta che parte dal suo paese d’origine, in Ogliastra. Per molti infatti, le località sarde come Tortolì sono solo mete di vacanza, seguendo una narrazione che li vede meramente come luoghi di relax e di paesaggi spettacolari. Ma cosa significa e quali sono le sfide del vivere in un paese turistico tutto l’anno? E cosa accade quando il turismo sfocia in overtourism? Vi leggo un pezzo dell’articolo ma l’invito, anche in questo caso, è di leggere la versione integrale nel nostro portale: “L’estate portava caos e sovraffollamento, mentre d’inverno il paese diventava silenzioso, a tratti malinconico. Anche io sono cambiata: ho iniziato a evitare le spiagge che un tempo amavo, scegliendone altre più appartate pur di godere un po’ di pace. Ed è qui che ho iniziato a interrogarmi sul prezzo che si paga quando un luogo vive per eccesso in un periodo e per sottrazione nell’altro. Il prezzo pagato dal luogo e da chi lo abita”.
Mercoledì l’appuntamento con la rubrica dedicata a cosa accade nei social della nostra esperta Claudia Piras, ha aggiunto un tocco di emozione alle nostre pubblicazioni. A due anni infatti dalla scomparsa di Sonia Carta, il suo spirito, la sua passione e il suo amore per Cagliari continuano a vivere, ancora più forti e condivisi. Ideatrice del progetto “Facendo cose a Cagliari”, Sonia Carta ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore della città, trasformando ogni evento, ogni incontro e ogni scoperta in un gesto di comunità autentica e partecipata. Oggi, il progetto vive ancora, portato avanti con passione da chi ha deciso di continuare quel dialogo intimo e comunitario, online e in città. Ve lo raccontiamo su www.sardegnachecambia.org
Giovedì invece spazio allo spiegone di Pablo Sole, direttore di Indip, in merito al caso dei 3milioni spesi in consulenze dalla giunta Todde. Vi leggo direttamente l’introduzione, per capire un po’ meglio di cosa si parla: La giunta sarda ha assegnato ad assessorati e strutture regionali 3 milioni di euro da spendere nel triennio 2025/2027 in studi e consulenze. L’operazione è andata in porto grazie al fatto che nel settembre scorso, con l’approvazione dell’assestamento di bilancio, la maggioranza ha cancellato il tetto di spesa per le consulenze esterne, fino ad allora fissato a 540mila euro annui e così l’esecutivo Todde ha deciso di alimentare il capitolo di bilancio dedicato al reclutamento di professionisti esterni con, appunto, 3 milioni di euro. Tra gli interventi previsti: la stesura della legge Statutaria e la nuova norma elettorale. Ma per volere dell’esecutivo, decine di migliaia di euro saranno impiegati anche per effettuare studi già finanziati pochi anni fa e per redigere nuove norme. Che in alcuni casi sono già bell’e pronte nonché depositate (e dimenticate, evidentemente) in consiglio regionale. Per il movimento Sardegna chiama Sardegna, che ha sollevato il caso, un chiaro «spreco di risorse pubbliche. Un milione andrà alla Presidenza, che già può contare su qualificate risorse interne e soprattutto su un ricco staff costituito grazie alla “Legge poltronificio” ereditata da Solinas e non cancellata o riformata». A stretto giro è arrivata la risposta di non meglio identificate «Fonti della giunta regionale». La quale è formata dalla presidente e da 12 assessori ben noti e con un nome, un cognome e una faccia. Che nessuno, pare, ha voluto spendere per difendere la delibera in questione. Trovate l’inchiesta su Sardegna Che Cambia e su Indip
E anche questa settimana in chiusura vi segnaliamo alcuni dei prossimi eventi sparsi nell’Isola:
- è in corso l’evento street boks ormai alla sua decima edizione, a dolianova. Per chi non lo conoscesse, si tratta di un festival letterario che celebra la potenza della comunicazione in tutte le sue forme. Ogni anno da spazio a scrittori emergenti e autori affermati, creando un incontro tra la letteratura e altre forme di arte. Ma a parlarcene è direttamente Sandro Cappai, lo stand up comedian sardo che è tra gli ospiti di questa bellissima 3 giorni
- Domani si terrà l’appuntamento finale di quello che si può definire un esperimento di improvvisazione collettiva per la Palestina: è l’iniziativa organizzata da SHIP – Centro Produzione Culturale che si terrà a Campidarte il 26 luglio e che Sa Scena è felice di accogliere e promuovere attivamente. Stiamo parlando di Frequenze per Gaza che sarà un evento benefit, un concerto-impro dal vivo, in diretta Live-Stream su Radio Alhara, una stazione radiofonica di Betlemme, il cui ricavato sarà interamente devoluto all’Associazione Amicizia Sardegna Palestina. Frequenze per Gaza a Campidarte è la X tappa di un lungo processo, iniziato nell’aprile 2025, che ha toccato le città di Cagliari, Sassari, Aggius, Oristano, Carbonia, San Sperate, Porto Torres, Bologna. L’ingresso sarà con una donazione minima suggerita di 10 euro. Un appuntamento al quale davvero, non bisogna mancare
- Fino al 26 ottobre 2025, il Palazzo di Città di Cagliari si trasforma nel palcoscenico ideale per “Senza fine”, un’emozionante mostra fotografica che rende omaggio all’indimenticabile Letizia Battaglia. Settanta scatti, selezionati con cura, offrono ai visitatori un viaggio intimo e potente attraverso l’obiettivo di una delle più grandi fotografe italiane, una testimonianza visiva della sua inarrestabile ricerca della verità e della sua profonda connessione con la vita. Letizia Battaglia non è stata solo una fotografa; è stata una narratrice, un’attivista, una donna coraggiosa che ha dedicato la sua vita a raccontare una Sicilia complessa e spesso dolorosa. La mostra “Senza fine” al Palazzo di Città di Cagliari offre l’opportunità di riscoprire l’ampiezza del suo percorso artistico e di rendere omaggio alla memoria di una donna che ha saputo incidere profondamente non solo nel mondo della fotografia, ma anche nella coscienza civile comunitaria.
Segnala una notizia
Segnalaci una notizia interessante per Io non mi rassegno.
Valuteremo il suo inserimento all'interno di un prossimo episodio.







Commenta l'articolo
Per commentare gli articoli registrati a Italia che Cambia oppure accedi
RegistratiSei già registrato?
Accedi