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22 Dicembre 2025
Podcast / Io non mi rassegno

Il meglio del 2025: la Sicilia che non si rassegna – INMR Sicilia #20

Un best of del 2025 per raccontare un’altra Sicilia, che non fa rumore ma esiste.

Autore: Redazione Sicilia che Cambia
Cover rassegna sicilia
L'articolo si trova in:

Trascrizione Puntata

 Il 2025 si è aperto con un riconoscimento importante per la Sicilia: il New York Times ha inserito il Sicily Divide tra le 52 mete imperdibili di turismo alternativo. Si tratta di un percorso ciclabile di 460 chilometri che attraversa l’entroterra, tra borghi, natura e strade secondarie, puntando su un turismo lento e sostenibile. Un progetto che sta già generando nuove economie locali: come ci raccontava in un articolo da poco pubblicato Pinar Pinzuti, una delle voci più autorevoli del cicloturismo in Europa, direttrice della Fiera del Cicloturismo.

Il cicloturismo sta creando lavoro e opportunità proprio nei territori più lontani dalle mete turistiche e in generale più sperduti. Un ragazzo di Enna, ad esempio, ha deciso di aprire un negozio per dare assistenza ai cicloturisti. A distanza di due anni ha ingrandito lo spazio e, oltre al servizio meccanico, fornisce pasti e supporti vari per pianificare la tappa successiva. Con le abbiamo anche ragionato su come il cicloturismo potrebbe addirittura contribuire a diminuire il divario economico tra Nord e Sud, partendo da quegli aspetti oggi considerati sinonimo di arretratezza in territori come la Sicilia. Ribaltando le cose, il ritardo nello sviluppo di alcune aree è oggi un vantaggio.

Dopo tre anni, nel 2025 è diventata finalmente operativa la legge regionale sull’agroecologia. Nata grazie a un’iniziativa parlamentare, approvata a luglio 2021 ha trovato diversi ostacoli lungo il percorso burocratico. La Sicilia è la prima regione in Italia e in Europa ad approvare una legge specifica sull’agroecologia. Una svolta per l’ambiente e per le imprese agricole che potranno accedere più facilmente ai fondi europei adottando pratiche sostenibili. Un esempio per le altre regioni italiane e l’Europa per comprendere fino in fondo che tutelare il patrimonio naturale non vuol dire non avere a cuore lo sviluppo economico, ma sono necessari strumenti concreti per sostenere gli agricoltori nel processo di transizione ecologica.

 A giugno, ad Agrigento, si è svolto anche il primo Congresso Internazionale di Agroecologia del Mediterraneo: oltre 400 partecipanti da tutto il mondo, tantissimi giovani, e un messaggio chiaro: tutelare la natura non è in contrasto con lo sviluppo economico.

Il congresso si è occupato di come affrontare e sfruttare la crisi come motivo e stimolo per una visione del rapporto Uomo | Natura, rispetto ad un modello di agricoltura “convenzionale”, attivato dal dopoguerra in poi, che ha portato all’esasperazione dei sistemi di coltivazione. Ricercatori, agricoltori, cittadini comuni ma, soprattutto numerosissimi giovani, da ogni parte del mondo hanno dato vita a un processo partecipativo che ha permesso di elaborare tre documenti per definire indirizzi e direttive in ambito scientifico, tecnico e politico. Abbiamo anche intervistato il prof. Guido Bissanti, autore della legge per saperne di più.

La Sicilia è sempre più centrale nella transizione energetica. La Regione punta su 150 Comunità Energetiche entro il 2027 finanziando  il percorso con oltre 60 milioni di euro. Sempre in Sicilia sono partiti i lavori per la prima comunità energetica rinnovabile solidale (Cers) su una diocesi nel comune di Acireale. Un progetto pilota che farà da apripista ad altre comunità energetiche in tutte le diocesi dell’isola.

Partiti anche progetti per le isole minori, nuovi impianti rinnovabili e grandi parchi eolici offshore. Il dipartimento Energia della Regione Sicilia ha pubblicato un bando rivolto alle isole minori per mettere a disposizione 9 milioni da dividere tra tutte le isole minori siciliane. L’obiettivo è realizzare impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, impianti geotermici, dispositivi di accumulo energetico, in generale opere ed interventi che permettano di staccarsi dalle fonti fossili. 

Sempre in Sicilia si collocano 27 dei 40 progetti presentati all’interno del piano dell’energia del governo Meloni. due impianti sono già nella fase più avanzata dell’iter di autorizzazione. Il primo a 35 km dalla costa di Marsala, “7 Seas Med”, previsto per il 2028; il secondo è “MedWind”, il più grande campo eolico del Mediterraneo, che a seguito delle proteste degli isolani e dei pescatori sarà distante oltre 80 chilometri da Trapani, e non sarà visibile a occhio nudo. Coprirà il 3% dell’intero fabbisogno energetico italiano e rispetto al progetto originale, grazie alle nuove turbine, le pale eoliche galleggianti occuperanno una superficie di 900 chilometri invece dei 2.500 previsti inizialmente.

Altri interventi restano controversi, come quello nel polo Petrolchimico di Siracusa, dove a Priolo l’Eni ha avviato le procedure per ottenere l’autorizzazione ambientale per il nuovo progetto industriale di una bioraffineria. Una notizia positiva rispetto al polo petrolchimico, nel 2025 la Corte Costituzionale ha dato un colpo di grazia al decreto Salva Ilva, la misura varata nel gennaio 2023 dal governo per garantire il funzionamento di impianti di interesse strategico nazionale, in questo caso l’Isab, il più importante della zona di industriale di Priolo, nonostante le numerose e gravi irregolarità. 

Tra i progetti controversi c’è anche l’ Hydrogen Valley Giammoro Messina, un impianto previsto nel territorio di Pace del Mela, in provincia di Messina, già fortemente compromesso dal punto di vista ambientale. L’utilizzo dell’ idrogeno, sebbene sia presentato come una soluzione promettente per la transizione energetica, non è esente da critiche e sfide, soprattutto riguardo alla sostenibilità della produzione e all’impatto ambientale. 

Nel 2025 la Sicilia è stata al centro di importanti missioni umanitarie. Da Catania e da Augusta sono partite alcune delle missioni della Freedom Flotilla Coalition. Madleen, con a bordo anche Greta Thunberg, Handala e le imbarcazioni della Sumud Freedom Flotilla hanno trovato nell’isola l’adesione e il sostegno di migliaia di centinaia di cittadine e cittadini che hanno detto no al genocidio a Gaza. Missioni che hanno fatto discutere molto e che, tra i vari obiettivi, volevano puntare i riflettori del mondo intero su quanto è stato fatto, e in parte continua a essere fatto a Gaza, con il tacito silenzio assenso di molti paesi. Dal mese di ottobre 2023, più di 50.000 sono stati uccisi o feriti, decine di migliaia sono orfani, e quasi un milione è stato sfollato con la forza, senza più una casa. 

In questo momento le missioni in mare della FFC si sono fermate, ma non si fermano le tante azioni di solidarietà verso il popolo gazawi. Condivido il primo progetto di distribuzione alimentare nella Striscia di Gaza che è stato messo in atto il 22 Novembre 2025 dai nostri amici di Piano Terra di Augusta che, tra l’altro, sono stati un sostegno fondamentale per le diverse missioni della Flotilla in Sicilia.

Con le donazioni raccolte hanno garantito la sicurezza alimentare di 60 famiglie vulnerabili per 5 giorni. Ben 389 Gazawi hanno beneficiato della distribuzione. Piano Terra ha già lanciato una nuova iniziativa se volete contribuire potete trovare maggiori informazioni nelle loro pagina social. 

concludiamo questa puntata particolare della rassegna con una notizia che guarda a nuovi mondi e che apre un nuovo scenario nello studio dell’Universo e dell’intera Fisica: un neutrino da record, il più ricco di energia mai visto, è stato catturato dal telescopio astronomico sottomarino Arca che si trova a 3459 metri di profondità al largo di Portopalo di Capo Passero. 

Il neutrino da record rilevato in Sicilia è un tipo di particella sub-atomica ad alta energia che arriva sulla Terra dalle zone più remote del cosmo. Queste particelle non hanno quasi massa e possono attraversare gli ambienti più estremi, come i pianeti e intere galassie, mantenendo intatta la loro struttura. Dei veri e propri messaggeri cosmici capaci di fornire informazioni uniche sui meccanismi coinvolti nei fenomeni più energetici e ci consentono di esplorare gli angoli più remoti dell’Universo. 

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