La nuova costituzione cilena è pronta e lunedì sarà presentata ufficialmente, vediamo qualche anticipazione. In Francia, invece, è stata eletta la prima donna presidente della Assemblea Nazionale, la camera più importante del parlamento francese, mentre l’Unione europea approva definitivamente lo stop alle auto a benzina e diesel dal 2035. Infine parliamo di quello che sta succedendo al vertice Nato di Madrid.
Gli ultimi mesi, a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina, ci hanno reso più accoglienti verso le persone che scappano dalla guerra. Eppure rimangono enormi discrepanze e le persone che provengono da una buona fetta del mondo restano a tutti gli effetti di serie B. Tipo i migranti africani che cercavano di entrare in territorio spagnolo di Melilla e sono stati brutalmente aggrediti e uccisi dalla polizia. O quelli messicani morti in un tir negli Usa, forse per via del caldo. Parliamo anche della strana strage avvenuta in Sudafrica e delle iniziative di disobbedienza civile di Ultima Generazione a Roma, represse sul nascere.
Chi era Leonardo Del Vecchio, imprenditore italiano fondatore e patron di Luxottica scomparso ieri? E come sono andati i ballottaggi delle elezioni amministrative? Parliamo anche della ondata di calore estremo in Italia (con tanto di incendi ed esplosioni a Roma), dell’intervento di Greta Thunberg al festival di Glastonbury e del G7 in Baviera.
Sabato la Corte Suprema americana ha ribaltato la storica sentenza Roe vs Wade di fatto cancellando l’aborto dall’elenco dei diritti federali e consentendo a ciascun stato di scegliere se consentirlo o proibirlo. Cosa succede adesso? E quali altri diritti sono a rischio?
Un tremendo terremoto ha scosso ieri l’Afghanistan, causando almeno 1500 morti, feriti, sfollati e mettendo ancora più in ginocchio un paese già sull’orlo della fame. L’Ue invece vuole approvare un nuovo regolamento più stringente sui pesticidi e nuove misure per il ripristino degli ecosistemi naturali, mentre negli Usa si fanno dei timidi passi per regolamentare il possesso di armi. Parliamo anche della crisi climatica che diventa oggetto della prima prova della maturità e sul finire torna la rubrica trova il bias!
L’ondata di caldo anomalo che sta investendo l’Europa sembra avere effetti particolarmente nefasti sul Mar Mediterraneo, che sta accumulando calore e tocca temperature fino a 5° superiori alla media. Anche alle grandi altitudini, tuttavia, la situazione non è delle migliori. Sul Monte Bianco qualche giorno fa si è segnato il record di 10,4°, mentre un nuovo studio mostra come i flussi idrici dell’Himalaya potrebbero essere gravemente compromessi. La situazione è preoccupante, ma cerchiamo anche di capire cosa possiamo fare.
Che cos’è Kaliningrad e perché di colpo è così importante? Cosa sta succedendo fra Russia e Lituania e perché c’è l’ennesimo rischio di escalation? Cerchiamo di ricostruire la vicenda. Parliamo anche della Georgia che vuole aderire all’Unione europea e del Canada che bandisce diversi prodotti in plastica usa e getta.
La situazione del Po, e di molti fiumi italiani è vicina al punto di non ritorno. A rischio sono gli approvvigionamenti idrici di milioni di famiglie, i raccolti, parte del tessuto produttivo e la produzione di energia idroelettrica. Vediamo cosa possiamo fare. Parliamo anche della ripubblicizzazione di Autostrade, con lo stato italiano sembra intenzionato a giocare un ruolo più centrale nell’economia, delle elezioni presidenziali in Colombia e del prolungamento dell’obbligo di mascherine sui mezzi pubblici, e non solo.
L’estradizione, ormai quasi certa, di Assange negli Usa, la debacle di Macron alle elezioni parlamentari francesi, il Po in secca, le ondate di calore seguite da ondate di blackout dovute all’utilizzo dei condizionatori al Nord Italia, Di Maio che rischia di essere espulso dal M5S. Tantissime notizie oggi.
Oggi parliamo di diritti. Diritti violati, diritti temporaneamente ripristinati, diritti incerti. Parliamo del dramma dei Masai, cacciati dalla loro terra per fare spazio a un’area di caccia per ricchi in Tanzania, del volo dal Regno unito che avrebbe dovuto trasportare – deportare? – migranti irregolari in Ruanda e che è stato bloccato a un’ora dalla partenza e di un tenue spiraglio di speranza che si apre sul caso Assange.
Anche la Spagna, come Italia e Francia, è sul punto di avere la sua legge sullo spreco alimentare. Ma quanto sono utili leggi del genere? Intanto gli europarlamentari delle Commissioni per l’Ambiente e gli Affari Economici hanno respinto l’inserimento di gas e nucleare nella tassonomia verde dell’UE, in attesa del voto decisivo del parlamento. E mentre la Russia riduce le sue esportazioni di gas verso il nostro paese, uno studio mostra che ormai è del tutto antieconomico usare il gas come passaggio intermedio nella fuoriuscita dal carbone.
Un dipendente di Google è sicuro che uno dei sistemi di Intelligenza artificiale sviluppato dalla società abbia preso coscienza e che quindi debba avere dei diritti. Quanto è plausibile la sua ipotesi? Parliamo anche delle accuse di discriminazione che hanno convinto la stessa Google a pagare un’ammenda da quasi 120 milioni di dollari e dello strano legame fra AI e razzismo.
Dopo il commento a caldo di ieri, torniamo ad analizzare le elezioni amministrative voti alla mano. In particolare ci soffermiamo sulla città di Taranto, grazie al contributo del collega Gaetano De Monte. Parliamo anche dei risultati definitivi del primo turno delle elezioni parlamentari in Francia e della crisi alimentare in Ciad.
Il flop dei referendum sulla giustizia, i primi exit poll delle amministrative che sembrano premiare i candidati di centrodestra, le elezioni parlamentari in Francia, dove la coalizione di sinistra guidata da Mélenchon insidia la maggioranza assoluta di Macron.
Con due decisioni a stretto giro, il Parlamento europeo ha affrontato due temi importanti. Ha vietato la vendita di auto a combustione interna a partire dal 2035 e ha bocciato la riforma del sistema Ets, il sistema di scambio delle emissioni. Intanto tre inchieste indipendenti fanno luce sull’omicidio della giornalista americano-palestinese di Al Jazeera Abu Akleh.
Domenica si vota per i referendum sulla giustizia promossi dalla Lega e dai Radicali. Eppure quasi nessuno ne parla e ancora meno sembrano sapere di cosa si tratti realmente. E allora ecco una piccola guida per capire cosa si va a votare e provare a rendere un po’ più informato e democratico uno strumento, quello del referendum, che a differenza dei luoghi comuni non lo è poi così tanto.
È stato effettivamente trovato l’accordo, come anticipavamo ieri, sul salario minimo europeo. Allora guardiamo meglio che cosa prevede e cosa potrebbe cambiare anche per il nostro paese. Parliamo anche di un altro accordo europeo, quello sul caricabatterie universale, della campagna dell’Associazione nazionale Comuni Virtuosi “A buon rendere” per l’introduzione di un sistema di deposito cauzionale nel nostro paese e del greenwashing delle compagnie aeree denunciato da Greenpeace.
Boris Johnson sembra essersi salvato, almeno per ore, alla ribellione interna al suo stesso partito dovuta al Party Gate, vincendo il voto di sfiducia. Tuttavia la sua leadership traballa e il futuro del governo inglese è più che mai incerto. Intanto sembrano essersi sbloccate le trattative fra Russia, Ucraina e Turchia per la creazione di un corridoio del grano, mentre l’Ue è sul punto di approvare una direttiva sul salario minimo. Salario minimo che in Germania è appena stato alzato del 30%. Commentiamo anche l’iniziativa sempre tedesca dei biglietti per il trasporto pubblico illimitato a 9 euro al mese.
C’è stata una strage in una chiesa in Nigeria, che ha a che fare con le risorse, la crisi climatica e la sovrappopolazione. E che ci dice molto sul nostro modo occidentale di vedere il mondo. Parliamo anche dell’aumento del prezzo del grano e di altri beni primari che sta generando caos, instabilità e repressione in varie parti del globo, dall’Iran al Nicaragua.
Il consiglio europeo ha infine deciso per il blocco del petrolio russo, ma solo al 90%. Una percentuale che però ha una spiegazione molto specifica. Intanto l’esercito russo potrebbe essere vicino alla presa di Severodonetsk. Parliamo anche del Canada che potrebbe vietare l’acquisto delle armi e della fine del lockdown duro a Shanghai.