A pochi giorni dall’insediamento il nuovo governo ha fatto le sue prime mosse sul Covid (in particolare su vaccini e mascherine) sui rave party e sull’ergastolo ostativo. Capiamole meglio. Intanto la Russia blocca l’accordo sul grano in seguito all’attacco navale di Sebastopoli facendo volare il prezzo della materia prima. Parliamo anche, ancora, delle elezioni brasiliane e della reazione di Bolsonaro alla sconfitta, del voto in Israele con la quasi certa vittoria di Netanyahu e il boom dell’estrema destra sionista e infine dell’inchiesta del Guardian sul diserbante Paraquat.
Lula è nuovamente il Presidente del Brasile, per la terza volta, dopo aver sconfitto al ballottaggio, per una manciata di voti, il presidente uscente Bolsonaro. Dal continente asiatico invece arrivano due notizie tragiche, il crollo di un ponte in India che ha causato circa 140 morti e la morte di 150 ragazze e ragazzi perlopiù ventenni a Seul, in Corea del Sud, mentre festeggiavano Halloween in strada, per via della calca. Infine parliamo dell’acquisizione, divenuta ufficiale nel fine settimana, di Twitter da parte di Elon Musk, delle sue prime mosse da Ceo e di cosa questo potrebbe comportare.
Fa piuttosto fresco per essere a luglio. Ah è novembre? Sì, parliamo di caldo, di clima, di siccità e di tutto quello che ci aspetta nei prossimi mesi. Parliamo anche delle rinnovabili e del loro principale ostacolo, la burocrazia, degli interrogativi sull’utilizzo di forme più “violente” all’interno del mondo ambientalista e di una laguna che acquisisce personalità giuridica.
Nessuno ne parla, ma forse c’è un nuovo caso Assange negli Usa. Le similitudini fra la scomparsa del giornalista James Gordon Meek dopo una perquisizione dell’Fbi e la vicenda del fondatore di Wikileaks sono molte, ma i media americani stanno apparentemente ignorando la notizia. Come mai? Parliamo anche di bombe sporche, dell’imminente ballottaggio in Brasile, dei tanti problemi dei mondiali in Quatar e infine del folle progetto di Neom, una città saudita lunga 170 chilometri.
Il discorso di Giorgia Meloni alla Camera e il Congresso del Partito comunista cinese. Oggi parliamo di due soli argomenti, ma sono argomenti belli impegnativi, lunghi e complessi, che meriterebbero forse entrambi una puntata dedicata. Ma la vita è troppo breve e il mondo troppo caotico e pieno di avvenimenti per fare troppe puntate dedicate.
La Gran Bretagna ha un nuovo premier, è l’ex ministro dell’economia di Boris Johnson, Rishi Sunak, un personaggio davvero “particolare”. Intanto oggi la Camera vota alla fiducia al governo Meloni, con un “cupo presagio”. Mentre in Svezia il nuovo governo, molto di destra come quello italiano, ha una ministra di clima e ambiente di 26 anni.
È nato il governo Meloni, il primo della storia del nostro paese presieduto da una donna. Eppure, questo fatto non ha ricevuto poi molta attenzione. Diamo uno sguardo anche alle caratteristiche della squadra dei ministri, il cambio di nome di alcuni dicasteri che mostra un chiaro indirizzo politico, con focus particolare sul Ministro dell’ambiente. Infine, qualche breve aggiornamento sulla situazione in Ucraina.
Ieri è successo praticamente di tutto. Liz Truss si è dimessa da leader dei conservatori e quindi da premier inglese, in Italia sono iniziate le consultazioni ma è uscito un nuovo audio di Berlusconi su Zelenski e l’Ucraina, i giornali italiani hanno ventilato un’escalation fra Nato e Russia, e la Finlandia ha detto che vuole costruire un muro con la Russia.
Il crollo di una palazzina dell’Università di Cagliari, avvenuto poco dopo la chiusura, è una enorme tragedia sfiorata. Ma, come una tragedia vera, ci dà l’opportunità di osservare il malfunzionamento cronico di un sistema. Sapremo cogliere l’occasione? Si parla molto anche di un altro crollo in questi giorni, sui giornali, quello nel cimitero più antico di Napoli, Poggioreale. Intanto a Scampia una nuova Università è stata invece inaugurata, laddove sorgeva una vela. Parliamo anche della situazione degli scioperi in Francia, e, attraverso due interviste, di Assange e di Giovanni Lindo Ferretti.
Domenica 16 ottobre è iniziato il XX Congresso del PCC, un congresso particolarmente importante sia perché è quello in cui il leader Xi Jinping romperà il tabù dei due mandati, sia per il ruolo sempre più centrale che ha il paese sullo scenario internazionale. Vediamo come sta andando. Intanto non trova pace la nuova maggioranza italiana, e mentre escono i primi nomi dei papabili ministri del governo Meloni, Berlusconi finisce nell’occhio del ciclone per un audio rubato in cui dice di aver riallacciato i rapporti con Putin. Infine parliamo del grande sciopero dei lavoratori delle raffinerie, in Francia.
Di fronte al parlamento europeo la portavoce di Pfizer ha ammesso che il loro vaccino contro il Covid-19 non era testato per fermare i contagi ma solo per prevenire le forme gravi. Alcuni giornali hanno gridato allo scandalo, mentre altri hanno minimizzato sostenendo che “si sapeva già”. Quindi, come stanno le cose? Parliamo anche degli screzi interni alla coalizione di destra, dell’elezione di Fontana a Presidente della Camera (e soprattutto, di chi è Fontana), dell’inizio del XX congresso del PCC, di Elon Musk che combina cose strane e sul finire inauguriamo una nuova rassegna, Iononmirassocial, in cui grazie vi riporto alcuni post particolarmente interessanti pescati sui social.
Oggi parliamo di morte, di suicidi, di eutanasia con due storie molto diverse fra loro e che fanno a loro modo riflettere. Parliamo anche del Parlamento italiano che sta man mano prendendo forma, di un controverso impianto di biometano in Sicilia e sul finire diamo la soluzione del “Trova il Bias” di ieri.
Nel nostro Paese si stanno moltiplicando le manifestazioni della pace, ciascuna cavalcata da un partito diverso, ciascuna con un’idea di pace diversa in testa. Ma sono davvero utili a costruirla, la pace, quella vera? Intanto sul fronte ucraino ci sono segnali di timida apertura al dialogo da parte di Putin e Biden, mentre prosegue la guerra dei microchip fra Usa e Cina. In Europa, due iniziative dei cittadini europei, una per la tutela delle api e l’altra per vietare i pesticidi di sintesi, sbarcano in parlamento. E sul finire della puntata, torna la leggendaria rubrica “trova il bias”!
La Nuova Zelanda propone una tassa sulle emissioni degli allevamenti, aumenta la consapevolezza sulla crisi climatica, i giochi inverali in Arabia Saudita stanno raccogliendo enormi critiche, prosegue la corsa delle rinnovabili e gli operai della GKN hanno presentato un piano che coniuga utilità pubblica e sostenibilità.
Dopo l’attacco ucraino di sabato al ponte che collega Russia e Crimea, la vendetta russa non si è fatta attendere. Una pioggia di missili è caduta su Kiev e altre città provocando morte e devastazione. E fra le righe dei discorsi di Putin e altri ministri russi si può cogliere un cambio di strategia. Intanto continua la diatriba in Europa sul gas, mentre il continente – e il mondo intero – rischia di sprofondare nella recessione economica. Intanto due articoli svelano le conseguenze del caldo estremo in Inghilterra e delle inondazioni in Pakistan. E mentre l’Icao millanta strategie per voli aerei a emissioni nette zero, l’associazione professionale degli avvocati inglesi fa una proposta rivoluzionaria: e se dessimo diritti legali anche ad altri animali, alberi, fiumi ed entità inanimate?
Come mai, d’improvviso, i giornali Usa hanno iniziato ad attaccare la condotta di guerra del governo ucraino? E cosa dobbiamo aspettarci dalle elezioni di mid term negli Usa e dal ventesimo congresso del PCC? Parliamo anche di come Cingolani ha boicottato le rinnovabili in Italia, della enorme catena umana a Londra in favore di Assange e di come stanno andando le cose nelle Marche.
Cosa prevede il decreto taglia consumi approvato ieri dal governo? E come mai ci sono di nuovo timori di restare senza gas questo inverno? Intanto l’Europa sembra aver ripreso in considerazione l’ipotesi di un tetto al prezzo del gas, mentre l’Opec taglia la produzione di greggio, facendo infuriare Biden. Infine parliamo delle elezioni in Bosnia e della situazione – un po’ caotica – che ne è seguita.
In varie parti del mondo, dall’Africa all’Europa, le società che producono ogm (vecchi e nuovi) stanno approfittando della crisi alimentare per introdurre i loro prodotti in nuovi mercati. oggi parliamo dei casi di Kenya e Unione europea. Parliamo anche di come gli interessi di Russia e Francia stiano dietro alle vicissitudini politico-militari del Burkina Faso e delle brillanti idee per il futuro della nuova giunta siciliana.
Oggi parliamo dei quanto siano concrete e plausibili le minacce di Putin e i reiterati allarmi occidentali sul nucleare, del polverone sul Tweet di Elon Musk sulla risoluzione del conflitto, del prezzo del gas, del tetto sul prezzo del gas, della speculazione sul prezzo del gas e delle proteste contro il caro bollette, del via libera europeo al caricabatterie universale, della Coca Cola sponsor della COP 27 e infine dell’assegnazione del Nobel per la fisica.
Il vertice delle Nazioni Unite sul Clima Cop 27 inizierà fra circa un mese, e i paesi – quelli con interessi simili – stanno iniziando a siglare accordi e a trovare linee comuni per arrivare preparati. Analizziamo l’incontro dei ministri di economia e finanze dell’Ue e dei paesi africani per capire cosa possiamo aspettarci dal vertice. parliamo anche dei danni dell’Uragano Ian, delle elezioni in Brasile, delle rivolte in Iran (con il caso della ragazza italiana arrestata) e infine delle tante altre elezioni e avvicendamenti al potere che stanno accadendo nel mondo.