Risale a un anno fa la Dichiarazione dei diritti dei contadini e dei lavoratori agricoli da parte dell’Assemblea Generale dell’ONU, risultato di una lunga battaglia condotta da “La Via Campesina”, il più grande movimento internazionale di produttori agricoli e altre realtà della società civile, per la protezione dei diritti delle popolazioni rurali con l’obiettivo di migliorarne le condizioni di vita, contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico e garantire la conservazione della biodiversità.
L’Associazione Rurale Italiana, in collaborazione con Crocevia e la Coop Agricola Valli Unite, ha organizzato, per 9 novembre 2019, in occasione dei festeggiamenti di San Martino, il primo incontro nazionale sui diritti contadini e dei lavoratori agricoli.
«La Dichiarazione dei diritti dei contadini e dei lavoratori agricoli, pur non essendo un trattato obbligatorio, – si legge dal comunicato stampa dell’evento – ha un peso giuridico sulle decisioni degli Stati in quanto, così come la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, costituisce un riferimento fondamentale per le politiche e per la giurisprudenza».
Durante quest’anno è stato avviato un confronto con le istituzioni italiane per la sua implementazione, attraverso atti di politiche pubbliche nazionali regionali e locali. La giornata vedrà un dialogo approfondito con la partecipazione di Giuseppe L’Abbate, Sottosegretario di Stato alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e Federico Fornaro, capogruppo di LeU alla Camera dei Deputati e in commissione agricoltura.
«Ci auguriamo, ad esempio, che nel Piano Strategico Nazionale della nuova PAC (Politica Agricola Comune) siano garantiti:
Articolo 16:
Il programma
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