14 Mag 2021

La storia di Simone: “Sono tornato in Sardegna per diffondere la cultura dello sport”

Scritto da: Davide Artusi

Durante il lockdown l’attività sportiva ha assunto per alcune persone un ruolo sempre più marginale, mentre per altre è diventata una salvifica via di fuga. L’associazione sarda Asd Sport Reeducation Club cerca di mostrarci la grande importanza che lo sport può avere nelle nostre vite attraverso la promozione di stili di vita sani e la proposta di corsi per neolaureati in Scienze Motorie desiderosi di mettere in pratica il loro bagaglio teorico.

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Il movimento viene considerato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come una forma terapia di prevenzione contro ogni forma di malattia. Dunque è fondamentale attivarsi per creare una diffusa cultura dello sport, poiché l’attività sportiva riveste un ruolo fondamentale nell’esistenza umana, ed è un vero e proprio strumento che può contribuire a migliorare la qualità della vita a qualunque età.

Di questo è fermamente convinto Simone Ripamonti, preparatore fisico classe 1983, nato a Sassari. La sua è una storia tutt’altro che comune, fatta di viaggi, esperienze in giro per il mondo, cambiamenti lavorativi e grande crescita professionale, il tutto condito da tanto, tanto sport. Fin dalla tenera età il suo sogno è rimasto quello di allenare sportivi professionisti e così, passo dopo passo, ha iniziato a costruire la sua carriera, lasciando temporaneamente l’Italia. Portogallo, New York, California e Australia sono state alcune delle sue tappe principali, dove ha trascorso periodi più o meno lunghi della sua vita.

simone cultura dello sport 1
Simone Ripamonti

Dopo aver vissuto varie esperienze all’estero, nel 2015 decide di ritornare in Sardegna, nella sua terra natia. Inizia a dedicarsi come libero professionista al settore sportivo e del benessere. Nel 2017 apre uno studio di personal training incentrato sulla ginnastica posturale. L’arrivo della pandemia e delle chiusure imposte dal lockdown lo obbligano però a chiudere l’attività. Simone non si abbatte e con la tenacia che lo ha sempre contraddistinto si reinventa.

In seguito al periodo di stallo forzato e alla docenza presso la facoltà di Medicina dell’Università di Cagliari in Attività Motoria Preventiva e Adattata, entra in contatto con giovani specialisti delle Scienze Motorie, il confronto con i quali gli dona l’impulso per fondare l’Asd Sport Reeducation Club. L’obiettivo è quello di portare in Sardegna quei modelli virtuosi che ha avuto la fortuna di conoscere all’estero, con lo scopo di promuovere stili di vita sani attraverso lo sport e l’attività in ambiente naturale.

Riprendendo le parole di Simone, «in Sardegna, nonostante la presenza di un territorio favorevole, c’è una difficoltà immensa nel creare delle situazioni di natura e sport ed è assente una iniziativa strutturata per le Scienze Motorie come quella che abbiamo creato noi. L’università sforna numerosi studenti laureati in questa disciplina che, ahimè, spesso sono costretti a emigrare alla ricerca di opportunità di lavoro all’estero. La nostra isola è una palestra all’aria aperta grazie al contesto ambientale e climatico favorevole all’attività fisica e agli stili di vita consapevoli. Per questo motivo ho voluto provare a invertire la rotta lavorando con queste nuove leve, dando loro la possibilità di esercitare la propria professione nel territorio, svolgendo attività all’aria aperta».

cultura dello sport 2

Nasce così l’SRC Coach Academy, con l’obiettivo di organizzare corsi di formazione e qualificazione per operatori sportivi. Si tratta di un vero e proprio master formativo post-universitario dedicato ai laureati in Scienze Motorie. Questi giovani talenti vengono accompagnati in un percorso di crescita non solo professionale ma anche personale, che permette di colmare le lacune presenti tra mondo universitario e lavorativo.

«I corsi – prosegue Simone – si dividono in una parte teorica completamente online e in una parte pratica. Quando le limitazioni ce lo consentono, quest’ultima prevede l’organizzazione di attività che coinvolgono le guide locali e gli operatori turistici, i quali portano gli studenti a fare escursioni a piedi, biciclettate all’aria aperta e tutte quelle attività che permettono di socializzare, creare squadra, conoscersi, uscire fuori dall’area di comfort e mettersi in discussione». Si tratta dunque di un progetto ambizioso, sorretto non solo dal suo fondatore, ma anche da tutti quegli allievi desiderosi di mettersi in gioco e di formarsi in un territorio come quello sardo, ricco di opportunità.

cultura dello sport 3

Dapprima corsista presso l’Academy, ora coach e segretario, Giorgio Nughedu ci racconta la sua esperienza: «La Coach Academy è un po’ quello che vorrebbe e dovrebbe essere un qualsiasi corso post-universitario, ovvero un ponte tra il mondo dell’istruzione e quello del lavoro. Si affrontano delle tematiche che spesso in università non vengono approfondite come si dovrebbe, in particolare la parte pratica, che nei corsi di Scienze Motorie è un po’ carente. Grande rilevanza viene data all’aspetto comunicativo e a quello di marketing: come vendere un prodotto, come farsi conoscere delle aziende e come entrare in contatto diretto con queste; ma anche come creare coesione nel gruppo e comunicare con i colleghi e i clienti con cui fare un percorso di personal training o varie attività. È stato per me un cammino davvero significativo dal punto di vista umano e relazionale».

Muoversi e svolgere attività motoria all’aria aperta è essenziale e in questo l’Asd Sport Reeducation Club, in particolare la Coach Academy, svolgono un ruolo di grande importanza, sia per il singolo e per la sua salute, sia per il neolaureato in Scienze Motorie che cerca di ampliare il suo bagaglio conoscitivo. Il messaggio di Simone è dunque quello di non fermarsi mai, di reinventarsi, di rimanere sempre in moto, di saper cogliere le occasioni e di fare più esperienza possibile, senza mai dimenticare quanto il nostro corpo abbia bisogno di sport e di tenersi attivo.

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