8 Set 2021

Il Fuorisalone di VAIA: la realtà virtuale per rivivere la catastrofe climatica del 2018

Scritto da: Francesco Bevilacqua

"Face what matters" è il nome dell'installazione presentata da VAIA al Fuorisalone del Mobile di Milano che consente di rivivere gli effetti della tempesta che tre anni fa devastò il Nord-Est. Lo scopo? Imparare dal passato, adoperarsi perché non si ripeta e lavorare per ricostruire ciò che non c'è più.

Salva nei preferiti

La startup VAIA nasce dal desiderio di Federico Stefani, ventinovenne trentino, di aiutare il suo territorio e la sua comunità a rialzarsi dalla devastazione dell’omonima tempesta che nel 2018 ha provocato l’abbattimento di 42 milioni di alberi e la morte di 8 persone. Insieme a Giuseppe Addamo e Paolo Milan, Stefani decide di fondare VAIA per recuperare il legno degli alberi abbattuti dalla tempesta e trasformarlo in un prodotto d’eccezione. Contribuendo ad alimentare un nuovo modo di fare impresa, in un’ottica di arricchimento per la società e l’ambiente.

Ma veniamo a oggi: questa settimana di tiene Il Salone del Mobile di Milano e il tradizionale Fuorisalone, da sempre eventi fondamentali per la città. Quest’anno però, essi assumono un ruolo ancora più importante: inaugurano la ripartenza del design italiano. In questa cornice, VAIA ha scelto di partecipare alla Milano Design Week 2021 per svelare l’erede dell’oggetto che ha reso il brand conosciuto in tutto il mondo, l’iconico VAIA Cube. Il secondo oggetto, frutto di una collaborazione firmata dai designer Elisa Mastrofrancesco e Saverio Incombenti, sarà esposto in anteprima al Fuorisalone di Milano dal 4 al 10 settembre, nello storico edificio dell’ADI Design Museum.

vaia 2
I fondatori di VAIA al Fuorisalone di Milano

L’ADI – Associazione per il Disegno Industriale – ospita nelle sue sale mostre temporanee e la prestigiosa Collezione Permanente del Compasso d’Oro, ma in vista della Milano Design Week 2021 sarà teatro di diverse installazioni artistiche, tra le quali figura l’esposizione “VAIA: face what matters”. L’allestimento, curato da Minimolla Design e realizzato interamente con materiali sostenibili, è stato pensato come uno spazio minimale. Ai lati sono collocati tre corner in Valchromat, ossia pannelli in fibra di legno; nel centro invece un cono di luce disegnato evoca il concetto di “spotlight”, puntare i riflettori su ciò che davvero conta.

Lo stand offre un’esperienza che nessuno ha mai provato prima d’ora: rivivere l’evento climatico più devastante degli ultimi anni in Italia, la tempesta Vaia. In che modo? Attraverso l’esperienza sensoriale della Realtà Virtuale. La realtà virtuale di VAIA, attraverso suggestive scene interattive e di gaming, immergerà l’utente nelle montagne delle Dolomiti, dove potrà sperimentare e scoprire la storia e i valori del brand. Il percorso narrativo comincerà dal “suono” per approdare alla “visione” in cui le persone, nella loro diversità, vogliono avere un impatto positivo nel mondo.

vaia 1

Lo stesso percorso – quello dal suono alla visione – unisce il VAIA Cube al nuovo oggetto. Il primo amplifica la musica, il VAIA Focus amplifica l’immagine. «Ogni oggetto firmato VAIA deve avere un messaggio, porre delle riflessioni sul nostro tempo» affermano i tre founder Federico, Giuseppe e Paolo. «Vogliamo guardare al futuro con entusiasmo, saper distinguere l’essenziale dal superfluo, mettere a fuoco ciò che davvero conta». Da questa idea è nato il nuovo oggetto, il VAIA Focus: un amplificatore visivo per smartphone. Attraverso una tecnologia totalmente analogica, antica di 200 anni, il VAIA Focus ingrandisce lo schermo di qualunque smartphone. Il nuovo oggetto è stato presentato ufficialmente al Fuorisalone il 4 settembre.

L’installazione “VAIA: face what matters” sarà aperta al pubblico all’interno dell’ADI Design Museum, in Piazza Compasso d’Oro 1. Lo stand è visitabile fino al 10 settembre, dalle 10:00 alle 22:00.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Alla FiorIsteria di Genova arriva #Riciccami, per trasformare i mozziconi in giacconi e peluche
Alla FiorIsteria di Genova arriva #Riciccami, per trasformare i mozziconi in giacconi e peluche

Elihartè: gli ulivi distrutti “rinascono” nelle opere d’arte di Sandra Berardi
Elihartè: gli ulivi distrutti “rinascono” nelle opere d’arte di Sandra Berardi

Bioplastiche dalle trebbie di birra al centro del progetto del polo olivettiano di Roccavaldina
Bioplastiche dalle trebbie di birra al centro del progetto del polo olivettiano di Roccavaldina

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

L’attacco israeliano al presidio UNIFIL e il premio Nobel ai sopravvissuti all’atomica – #1001

|

I benefici dell’educazione outdoor: scoprire la natura per il nostro bene e la sua salvaguardia

|

Incenerimento dei rifiuti: nella giornata mondiale a Catania un evento contro i termovalorizzatori

|

CAES, il bilancio sociale del 2022 premiato per la trasparenza delle informazioni

|

Tempo di raccolta di funghi tra rispetto e caos: c’è un equilibrio da ritrovare nei boschi sardi

|

Italia – Israele: il vero nemico è la guerra

|

Con il progetto “In viaggio da sola”, Diana Bancale esplora e racconta il mondo

|

Alla FiorIsteria di Genova arriva #Riciccami, per trasformare i mozziconi in giacconi e peluche

string(9) "nazionale"