27 Gen 2022

Sisifo, Sarvex, Fra’ Sole, SacchETICO: tra economia circolare ed ecologia integrale – Io Faccio Così #342

Scritto da: Daniel Tarozzi
Video realizzato da: PAOLO CIGNINI

Oggi vi raccontiamo la storia di Sisifo, azienda fondata da Giuseppe Lanzi, ma anche di diversi suoi progetti o partner. Alla base del lavoro di Sisifo ci sono la collaborazione, la scelta di con-correre anziché competere e la voglia di spaziare negli ambiti più disparati. Tra le iniziative portate avanti spicca il lavoro realizzato presso il Sacro Convento di Assisi, in cui sono stati abbattuti sprechi, emissioni, contraddizioni.

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Vicenza, Veneto - Arriviamo in camper nei pressi di Bassano del Grappa, parcheggiamo e attraversiamo – in un tempo rallentato ed emozionato – il Ponte Vecchio. Ed eccoci arrivati al nostro incontro con Giuseppe Lanzi, Amministratore Delegato di Sisifo, una realtà che si occupa di “percorsi di sostenibilità verso la resilienza”.

Prima di dare la parola a Giuseppe e al suo racconto (racchiuso nel video che vi proponiamo all’interno di questo articolo), vediamo come Sisifo viene presentata sul sito ufficiale: “Il progetto Sisifo inizia con diverse esperienze di cooperazione internazionale allo sviluppo negli anni ‘90 nell’Europa dell’est, nell’America Latina e nell’Africa al fianco di importanti organizzazioni non governative”.

“Il percorso nel mondo del non profit prosegue con lo sviluppo di progetti di raccolta fondi per diverse realtà del terzo settore, da cui nasce l’idea di dare vita a un’agenzia di comunicazione e pubbliche relazioni che ponesse l’etica e l’attenzione all’ambiente al centro di ogni attività. Nel 2005 viene registrato il marchio Sisifo e nel 2011 è costituita Sisifo srl, come società di consulenza specializzata nel settore del circular economy”. Ok, cerchiamo di saperne di più attraverso le parole di Giuseppe e partiamo da lui.

sisifo 1
Giuseppe Lanzi

GIUSEPPE LANZI E LA SUA SISIFO

Giuseppe Lanzi ha viaggiato molto e vissuto tra l’Africa e l’Italia; si è occupato per tanti anni di cooperazione internazionale e sviluppo per poi trovare una nuova strada una volta tornato in Italia. Dapprima ha collaborato a eventi sostenibili come Terra Futura e Fa’ la cosa giusta! che gli hanno permesso di conoscere una rete di aziende positive che producono profitto senza danneggiare l’ambiente.

Da queste esperienze nasce Sisifo, una srl – oggi società benefit – all’interno della quale si sviluppano dei progetti che hanno come obiettivo quello di valorizzare le singole persone e le aziende con cui nascono le collaborazioni: «Sisifo è una società di consulenza che si occupa di economia circolare e resilienza. Ci siamo specializzati nella gestione di progetti complessi, per riuscire a costruire reti che possano supportare i singoli progetti».

«È accaduto con Expo – prosegue Giuseppe –, dove abbiamo curato una parte di sostenibilità, e sta avvenendo ad Assisi, dove abbiamo creato una rete di partner che sono diventati il punto di unione tra l’economia circolare italiana e la finanza etica italiana. Abbiamo una struttura leggera, in questa sede lavorano 13 persone, non tutte dipendenti, e sui vari progetti cerchiamo di prendere le professionalità più adatte con collaborazioni esterne».

Quando si parla di sostenibilità bisogna tenere in considerazione l’aspetto ambientale, economico e sociale

Nella sede di Sisifo si trovano infatti diverse aziende che collaborano tra loro come se fossero parti di un’unica realtà. Tra queste la farmacia Pozzi – per cui seguono la parte logistica e amministrativa e il suo sviluppo attraverso monete complementari come Sardexpay – e Idee Mirate, un’ azienda di comunicazione che edita un giornalino locale dal titolo Occhi con cui stanno organizzando una fiera virtuale. Una sorta di co-working tra aziende.

«Il mondo dell’economia circolare l’ho scoperto in Italia o meglio ho scoperto qui che si chiamava così. In Africa era una prassi, una cosa normale. Approfondendo le logiche del settore ho realizzato che mentre il riciclo era molto avanti, su altri aspetti c’era ancora da lavorare nonostante ci fosse in atto un movimento, una presa di coscienza da parte della gente e delle aziende», racconta Giuseppe.

«Per me è stato fondamentale l’incontro avuto a Novara con Novamont, che all’epoca era una PMI. Li conobbi proponendo loro di fare lo sponsor di Fa’ la cosa giusta! e mi resi subito conto che non facevamo semplice marketing, ma proponevano una vera e propria educazione ambientale e questa cosa mi piacque molto. Posso dire che sono cresciuto con loro, mi hanno dato fiducia. Io seguivo una parte dei loro eventi e questo ha fatto sì che diventassero il mio partner – nonché il mio cliente – principale», prosegue Giuseppe.

Sisifo trova le soluzioni alle esigenze richieste dai vari interlocutori. È successo, ad esempio, con una società del vicentino che ha iniziato a produrre pinze per le concerie e che si è rinnovata tre volte nell’arco degli anni. Oggi si chiama Ecozema ed è una società benefit, la più grande azienda di posate compostabili e biodegradabili. «Quando ci hanno chiamato per fare un percorso di sostenibilità insieme dicevano di non aver mai fatto nulla del genere. Scoprii che avevano due cooperative sociali e che in settant’anni di attività non avevano mai licenziato nessuno, anche grazie alle loro politiche di welfare. Noi abbiamo semplicemente messo a sistema quello che facevano».

Anche la comunicazione ha la necessità di riscoprire la circolarità: secondo Giuseppe infatti, siamo troppo abituati all’usa e getta anche nei concetti, nelle parole. La comunicazione è fare qualcosa insieme, non sostituirsi. Tutte le partnership sono nate così. Come nel caso del progetto Fra’ Sole di Assisi, che lega una società di capitali – la Sisifo –, un’agenzia governativa e una componente ecclesiale, con un partner che ha sostenuto il progetto da subito, la Novamont . «Quando si parla di sostenibilità – spiega Giuseppe – bisogna tenere in considerazione l’aspetto ambientale, economico e sociale». E in effetti così è stato, in questo straordinario complesso monumentale dedicato a San Francesco D’Assisi.

IL PROGETTO DI FRA’ SOLE

Il progetto Fra’ Sole nasce un po’ per caso. Una sera Giuseppe si trova a cena con Fra Mauro – oggi divenuto Cardinale – per discutere di economia circolare e finanza etica. A un certo punto Giuseppe “provoca” Fra Mauro facendogli notare come nonostante i discorsi di economia circolare, il convento non gestisse al meglio la raccolta dei rifiuti. Lui lo sfidò a fare meglio e così nacque la collaborazione. Dopo un anno di gestazione e di studio su come veniva fatta la raccolta differenziata – attuata con criteri scientifici, bilanci di massa, energia entrata e uscita e così via – vennero proposte le prime soluzioni.

«Abbiamo eliminato le bottiglie e gli altri oggetti di plastica – racconta Giuseppe – e realizzato all’interno dell’uliveto dei frati un impianto di compostaggio; oggi il sacro convento si sta dotando di un impianto di trigenerazione importante. Il progetto Fra’ Sole è un progetto di eccellenza che può essere esportato in tutte le comunità chiuse monumentali e non. Dal punto di vista del bilancio di massa ed energia un convento e un carcere sono identici e identiche sono le possibilità di portare questo bilancio in attivo!».

sisifo 3

Tra i benefici derivati da questa progettazione troviamo:

  • Riduzione degli imballi e incremento dei livelli raccolta differenziata interna
  • Recupero dei residui organici per il compostaggio a uso interno
  • Riduzione dei consumi di energia grazie ad azioni di efficientamento energetico
  • Approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili
  • Riduzione dei consumi idrici
  • Contenimento delle emissioni nocive in atmosfera
  • Diffusa sensibilizzazione alle problematiche ambientali

LA COLLABORAZIONE CON SARVEX

Per Expo 2015 nacque Sarvex, una società specializzata in “strategie e strumenti per la gestione di impresa”. In quell’occasione, Sisifo riunì produttori e trasformatori di bioplastiche per fornire, all’interno di Expo, tutti gli espositori con stand dedicati alla ristorazione. Venne avviato un progetto coordinato. Sisifo ideò il portale di riferimento per i ristoratori in sette lingue e Sarvex si occupò della parte tecnica, della gestione operativa del portale e-commerce e della parte logistica dentro Expo. I produttori riuniti fecero squadra realizzando un portale di vendita dove confluivano tutte le realtà coinvolte. Erano gli utenti a scegliere in base ai prodotti.

«L’idea era quella di promuovere tutti i nostri progetti di rete contemporaneamente. Scegliemmo di con-correre insieme verso un obiettivo comune, anziché di farci la guerra. Fu un’esperienza molto interessante che portò beneficio a tutti i partner con cui avevamo realizzato il portale». Per Sarvex fu l’inizio di una attività importante dedicata ai prodotti sostenibili. Da Expo in poi sono stati sviluppati alcuni portali specifici di vendita, tra questi quello di SacchETICO, un progetto di Sisifo, commercializzato da Sarvex.

SacchETICO

SacchETICO nasce da un’idea di Sisifo: trasformare i sacchetti per la spesa in uno strumento di comunicazione. Normalmente infatti, tutti i sacchetti sono brandizzati con i marchi del supermercato o del negozio. In pochi sanno però che, nonostante le disposizioni di legge in materia, oltre il 50% dei sacchetti della spesa in commercio è illegale e alimenta la criminalità organizzata.

SacchETICO è quindi un’occasione per prendere consapevolezza della situazione e compiere un primo passo creando un prodotto che veicoli un’informazione, ma anche un prodotto buono da commercializzare a un prezzo contenuto grazie alla collaborazione con Banca Etica, Caes e Coop 21 di Caserta.

Molti altri sono i progetti portati avanti da Sisifo e Sarvex e i loro molteplici partner. Quello che ci colpisce, ripartendo, è trovare ancora una volta conferma del fatto che una persona motivata e preparata può incidere in così tanti ambiti della vita, creando aziende, progetti, visioni che a loro volta generano impatto, conseguenze, relazioni.

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