16 Giu 2022

4GoodCause, il nuovo marketplace etico con cui fare del bene al pianeta e a noi stessi

Esiste un’economia davvero sostenibile che facendo ricorso alla tecnologia può limitare l’impatto sull’ambiente? Luca e Luana Manca si sono ispirati a questo principio per lanciare il loro progetto 4GoodCause, un marketplace etico che mette in contatto aziende virtuose con consumatori sostenibili e permette di sostenere progetti di tutela ambientale che partono dal basso.

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Catania - Immaginate il mondo come una moneta costituita da una parte da tutte quelle realtà virtuose che hanno già intrapreso un percorso di sostenibilità ambientale e sociale e dall’altra la parte degradata della società, priva di qualsiasi attenzione alla biodiversità ambientale e umana, basata su meccanismi produttivi non equi.

Questa dicotomia è stata la molla che ha spinto Luca Manca a ideare 4GoodCause nel 2019. Partendo da principi di filosofia politica che aveva appreso durante gli anni universitari, consapevole dello stato di molte aziende non sempre sostenibili da un punto di vista etico, si è confrontato con la sorella Luana e insieme a lei ha deciso di far incontrare i due volti di quello stesso mondo. «Esistono per fortuna tante associazioni di volontariato e non che si battono per restituire decoro e per salvaguardare l’ambiente», spiega Luana.

«Esistono anche aziende virtuose e progetti che già contribuiscono a definire un modello più equo e sostenibile. Immaginando una nuova economia di circolarità, proviamo a ridistribuire più equamente le risorse. Come? Facendo incontrare domanda e offerta, rinunciando a una parte dei ricavi che, in base alle richieste del consumatore, andranno a finanziare cause e progetti di tutela ambientale. Le aziende applicano una quota di intermediazione con i rivenditori, noi diamo loro la possibilità di abbassarla a nostro favore. Alcuni di essi lo fanno già. Per fortuna sono diverse le aziende che sostengono i nostri progetti».

4 good cause
Presentazione del progetto in Isola

4GoodCause è un marketplace etico dove acquistare prodotti di varia natura e genere senza alcun sovraprezzo. Il consumatore acquista a prezzo di listino, una quota dei ricavi andrà destinata a progetti sostenibili. Nel dicembre 2021, durante l’evento Make in South che si è svolto in Isola, è stata lanciata la piattaforma digitale del marketplace, ma anche una prima bottega fisica.

Luca e Luana infatti sono fermamente convinti che lo strumento digitale sia fondamentale, ma è altrettanto importante uno spazio fisico in cui “toccare” con mano i prodotti, un luogo dove fare incontrare le associazioni con i consumatori e dare vita a legami che vanno oltre lo schermo di un PC. «Stiamo ragionando sulla creazione di una bottega fisica permanente all’interno degli spazi di Isola, una caffetteria/bottega per coinvolgere anche il quartiere», aggiunge Luana.

I progetti supportati dall’acquisto dei prodotti sulla piattaforma di 4GoodCause sono sparsi tra le varie province siciliane. A Catania la piattaforma sostiene un progetto di rigenerazione urbana, voluto da Legambiente, per la piazza Cardinale Pappalardo, antistante Palazzo Biscari. Qui è prevista la pedonalizzazione e la trasformazione della piazza in un luogo di aggregazione del quartiere Civita.

A Siracusa supporta l’associazione Rifiutiamoci, fondata da ragazzi giovanissimi che hanno deciso di portare avanti delle attività di pulizia delle spiagge siracusane. 4GoodCause ha acquistato per loro pinze e sacchi. A Ragusa sostiene l’associazione RimboschiAmo. In provincia di Palermo si è appena aggiunta LiberaAmbiente con un progetto di rigenerazione urbana. «Puntiamo a dare supporto soprattutto alle piccole associazioni. Nel caso di Legambiente a Catania il progetto ci tocca da vicino, siamo entrati subito in sintonia perché il circolo della città fa un lavoro incredibile sul territorio. Ma sono le piccole realtà ad aver bisogno di maggiore supporto», continua Luana.

4goodcause 2

Le aziende inserite nel circuito sono tutte del territorio siciliano. Tra gli obiettivi futuri c’è anche quello di replicare l’idea a livello nazionale. Il punto di partenza però è sempre il territorio: il consumatore valorizza i prodotti della propria regione e allo stesso tempo crea un legame. «Stiamo cercando di scoprire delle chicche, realtà che molti non conoscono e che meritano davvero di essere conosciute».

Tra queste la micro distilleria di Nissoria, che ha vinto per il secondo anno consecutivo il premio come miglior gin italiano ed è stata inserita nella guida mondiale del gin. Un piccolo atelier di Ortigia che realizza abiti con tessuti di qualità e dagli scarti di lavorazione crea accessori, sciarpe, pupazzetti e oggetti vari. Attività di slow tourism con tour tra botteghe artigianali e tradizionali di un tempo. Un laboratorio di stampa botanica, Fuga in Sicily, all’interno dell’orto botanico di Siracusa. A gestire queste attività sono spesso stranieri che, una volta arrivati in Sicilia, scoprono una seconda vita.

Immaginando una nuova economia di circolarità, proviamo a ridistribuire più equamente le risorse

E poi ancora la rivista Suq e Solmielato, l’azienda di miele di Zafferana di Filippo Leonardi che estrae il miele dalle arnie con molta cura e rispetto senza mai asportare quello destinato alla stessa famiglia delle api. Argital, un’azienda di cosmetici naturali a base di argilla verde a bassissimo impatto ambientale, e Sa di sapone, un laboratorio di sapone e igiene personale con lavorazione artigianale e prodotti naturali, e altre aziende che hanno deciso di sostenere 4goodcause.

Chi decide di acquistare sulla piattaforma riceverà aggiornamenti sul progresso della causa che ha deciso di supportare. L’impatto è triplice: economico perché incentiva consumi e produzioni sostenibili mettendo in contatto aziende virtuose con consumatori sostenibili; ambientale perché finanzia progetti di tutela ambientale grazie allo scambio virtuoso tra aziende e consumatori; sociale perché raccoglie e seleziona progetti proposti dagli iscritti alla community di 4GoodCause supportando cause che partono dal basso.

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