17 Giu 2022

Infinito Cammino, il viaggio di Federica e Nico: 3000 chilometri lungo la Francigena per beneficienza

Scritto da: Elena Rasia

Un ragazzo e una ragazza sono legati da un'amicizia nata sulla strada e innamorati dei viaggi a piedi. Non solo: sono così affezionati a questo modo di viaggiare che desiderano che esso possa essere alla portata di tutti, anche di chi al posto delle gambe usa le ruote. Per questo hanno deciso di partire un'altra volta, legando la loro avventura a una raccolta fondi.

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Federica e Nico si sono conosciuti lo scorso agosto durante il cammino di Santiago Primitivo, il più antico itinerario di pellegrinaggio che collega Oviedo a Santiago De Compostela. Lei è italiana, lui è spagnolo ed entrambi amano lo slow travel. Il loro primo incontro è avvenuto in un albergue – un ostello tipico per l’ospitalità dei pellegrini in cammino –, dove hanno scelto di proseguire il viaggio insieme per una settimana che fin da subito ha fatto scattare una bella intesa e un importante rapporto tra loro.

Questa connessione oggi li vede di nuovo in “infinito cammino” a sostegno dell’associazione Free Wheels, realtà di cui Federica fa parte da un paio d’anni, da quando cioè ha conosciuto Pietro Scidurlo, il fondatore. Pietro è un ragazzo paraplegico dalla nascita che cammina attraverso le sue quattro ruote, ma soprattutto attraverso le sue imprese: ha percorso quattro volte il cammino di Santiago in handbike e novemila chilometri di cammini in giro per l’Europa.

infinito cammino1
Pietro Scidurlo

Mettersi in viaggio gli ha permesso di scoprirsi e scoprire, attraverso ciò che non aveva mai potuto sperimentare con le proprie gambe, che si può viaggiare nonostante le barriere e si può alimentare l’anima con storie, emozioni, idee che fanno superare barriere che sembrano insormontabili! Essendo un forte sostenitore del turismo inclusivo, vuole che tutti abbiano la possibilità di vivere quest’opportunità ed è proprio per questo che Free Wheels si occupa di mappare cammini per tutti, con un’attenzione specifica all’accessibilità degli itinerari, fornendo gli strumenti necessari che permettano ad ogni viaggiatore di poter raggiungere la propria indipendenza sociale.

Qualche giorno prima della loro partenza per una nuova avventura, ho avuto il piacere di incontrare Federica e di farmi raccontare più nel dettaglio quest’idea travolgente che le è venuta in mente e, in un certo senso, è come se le mie ruote avessero iniziato a camminare libere insieme a loro!

Tu e Nico siete in partenza per un lungo itinerario che seguirà la via Francigena. Qual è lo scopo che vi prefiggete?

Cammineremo per cinque mesi lungo la via Francigena, percorrendo 3200 chilometri e attraversando quattro Paesi. Partiremo da Canterbury, in Inghilterra, per arrivare a Santa Maria di Leuca, nel tacco dello stivale d’Italia. Durante quest’avventura raccoglieremo i fondi per poter acquistare due E-Bike che saranno utilizzate dai volontari di Free Wheels per esplorare il territorio e renderlo accessibile, cosicché tutti potranno camminare.

Com’è nata l’idea del vostro viaggio benefico a sostegno di Free Wheels?

Ho conosciuto Pietro Scidurlo durante la pandemia. Il nostro incontro è stato per me un sospiro di sollievo in un momento difficile. Ho percorso diversi itinerari e macinato tanti chilometri. Il cammino francese compiuto nel 2017 mi ha cambiato la vita, consentendomi di assumere una nuova prospettiva e facendomi provare emozioni indescrivibili. Vorrei quindi che tutti avessero accesso a questo tipo di esperienza lenta, per provarla sulla propria pelle.

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Free Wheels si dedica proprio a creare cammini accessibili per tutti, persone con esigenze specifiche e non. Abbracciando la loro causa e il mio amore per il viaggio a piedi, ho pensato di creare questa iniziativa benefica. Il Covid non me lo ha permesso nel 2021, ma quest’ anno è possibile. Dopo il cammino primitivo mi sono trasferita a Madrid e cosi ho potuto continuare a coltivare l’amicizia con Nico, amante della natura e del cammino. Gli ho parlato del mio progetto e se ne è subito innamorato. Così gli ho proposto di partire insieme.

In che modo il cammino ha cambiato le vostre vite?

Per me il cammino è un esperienza di vita che ci fa valorizzare le piccole cose che purtroppo nella quotidianità ci perdiamo, dandole per scontate. Mi ha donato tanta consapevolezza, perché permette di rincontrarci e di capire alcuni lati nascosti del nostro carattere. Ti riconnette con la natura e i suoi cicli: ti svegli con la luce del sole e ti addormenti al calare della notte. Il cammino è connessione e condivisione. Si creano legami autentici e spontanei con gli altri pellegrini e persone locali. È apprendimento e riconoscenza, la parola “grazie” diventa protagonista nelle conversazioni. Nel cammino si vive realmente il momento presente, si assapora la bellezza di ogni passo.

Qual è stata la tua ultima esperienza sulla via?

Il mio ultimo cammino l’ho fatto da sola e in tenda da Madrid, dove ora vivo, a Finisterre. Mi ha fatto capire l’importanza delle piccole cose, per esempio una nuvoletta che copre il sole cocente, un pasto caldo dopo aver mangiato per giorni da una scatoletta di latta o l’ultima goccia d’acqua nella cantiplora. Grazie a una vita più difficile mi sono sentita più grata per tutto ciò che mi circonda e per le persone nella mia vita.

Il cammino mi ha cambiato la vita: vorrei che tutti avessero accesso a questo tipo di esperienza lenta, per provarla sulla propria pelle

Quali sono le tappe che percorrerete nello specifico durante la vostra avventura?

Percorreremo la Via Francigena da Canterbury a Santa Maria di Leuca, per un totale di 3200 chilometri, tanto che abbiamo pensato di battezzare questo viaggio Infinito Cammino Attraverseremo l’Inghilterra, ci imbarcheremo a Dover e passeremo per Francia e Svizzera. Varcherando il Passo del San Bernardino entreremo in Italia proseguendo fino alla fine del mondo, Leuca.

Come si può sostenere la raccolta fondi per Free Wheels?

Per sostenere la raccolta fondi e’ possibile donare direttamente a questa pagina. Basta davvero una donazione di 1 euro ognuno per raggiungere il risultato. Ovviamente è molto importante la sua condivisione: trasmettete ad amici e parenti il nostro messaggio, contribuiamo a creare cammini accessibili a tutti!

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