21 Dic 2022

Stefania Rossini: “Cambio di nuovo vita e vado all’estero, ma i miei valori rimangono gli stessi” – Dove eravamo rimasti #9

Quando l'abbiamo conosciuta, Stefania Rossini stava per diventare una delle autoproduttrici più famose e seguite d'Italia. Costretta a cambiare vita dalle circostanze, ha trasformato una difficoltà in un'occasione di crescita. Oggi il suo percorso cambia ancora direzione, allontanandosi – non senza qualche rimpianto – dall'Italia. I temi di cui si occupa, la sua filosofia e i suoi valori però rimangono sempre gli stessi.

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Molti di voi ricorderanno la storia di Stefania Rossini, una delle testimonianze più forti ed efficaci di cambiamento, che è riuscita a rinnovarsi e a reinventarsi una quotidianità che mai avrebbe pensato potesse esistere. Circa dieci anni fa, improvvisamente si è trovata senza lavoro e, non per scelta, a fare la casalinga. Si sentiva fallita, una persona inutile agli occhi della società.

«Ormai si è diffusa la convinzione che se non porti denaro a casa, se non svolgi un’attività per cui pagare le tasse, sei una persona inutile per la società. Il cambiamento è tutto nella nostra testa, basta mutare una piccolissima prospettiva e può avvenire una vera e propria rivoluzione intorno a noi». Così si è raccontata e ha raccontato, durante il primo incontro con Daniel Tarozzi, le condizioni che vivono in tanti, costretti a trascorrere delle vite prive di tempo, in cui si pensa di poter scambiare tutto con il denaro. Anche gli affetti, le persone più care e i sogni.

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Stefania con coraggio e forza ha saputo invece sfruttare al meglio un momento di difficoltà, soprattutto iniziale, per rinascere ed evolvere. Senza mai darsi per vinta, in questi anni è diventata una delle massime esperte in Italia di autoproduzione facendosi conoscere in tante parti del mondo – in Giappone, ad esempio, durante una trasmissione televisiva sulla crisi italiana sono stati presi come esempi opposti per fronteggiare momenti economici delicati della politica italiana l’austerità di Mario Monti e l’esperienza di Stefania. Due possibili ricette in tempi di crisi – e ha scritto anche dei libri. Tra questi Vivere in 5 con 5 euro al giorno.

Ha anche ricevuto numerosi inviti nei salotti televisivi e in radio, occasioni importanti per far conoscere la propria esperienza e spiegare come la sua vita sia cambiata completamente, migliorando in termini di abbattimento dei costi e innalzamento della qualità di vita. A questa attività ne ha aggiunte altre, tra cui la costruzione di una bio-cascina in architettura sostenibile trasformata in un b&b. A distanza di qualche anno l’abbiamo incontrata per conoscere le novità in arrivo.

Stefania, cosa è cambiato dall’ultimo incontro?

Non so da dove cominciare [ride, ndr]. Il b&b è diventato una casa vacanza imprenditoriale. Gli affitti sono ormai a lungo termine e questo mi permette di avere più tempo da investire per apprendere nuove competenze. Io e il mio compagno – nel frattempo io e il mio ex marito abbiamo divorziato – abbiamo preso in mano il mio vecchio canale YouTube. Ci piacerebbe trasformarlo in una delle nostre attività principali. Adesso ho ancora più tempo da dedicare all’autoproduzione anche perché i miei figli sono cresciuti. Ma la novità più importante è l’aver messo in vendita la struttura che gestisco per poterci trasferire all’estero, a Fuerteventura, dove abbiamo in mente di realizzare diversi progetti. 

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Come mai hai deciso di lasciare l’Italia?

Principalmente per il clima: abito in pianura padana e soffro molto il freddo. Siamo andati a Fuerteventura qualche anno fa durante l’inverno e ci siamo innamorati. Da quando sono nata ho sempre sognato di poter vivere al mare e al caldo e lì ho trovato la temperatura che amo e l’energia che mi piace. E poi la tassazione: in Italia noi piccoli imprenditori non siamo aiutati, a conti fatti sull’isola potrei lavorare la metà con lo stesso guadagno che ho in Italia.

Quali sono i progetti che avete in mente?

In questa fase preferiamo non parlarne. Di sicuro andremo avanti con il canale YoutTube dove racconteremo e sveleremo tutto quello che bolle in pentola. Abbiamo in cantiere tanti progetti che non possono essere avviati da lontano. Sappiamo che succederà, ma non conosciamo ancora i tempi, tutto dipende da quando riusciremo a vendere la bio-cascina. Noi siamo pronti per partire!

Un ulteriore grande cambiamento, complimenti per il tuo coraggio. Quali sono le sensazioni che accompagnano questi momenti di rivoluzione nella tua vita? Hai qualche timore o ormai ti sei “abituata”? 

Per me è pura adrenalina e felicità, significa nutrire rispetto per me stessa e amore. Le uniche cose certe nella vita sono la morte e il cambiamento. Quando non mi sento di essere parte del luogo in cui vivo ho bisogno di cambiare. La paura c’è sempre, soprattutto quando fai un salto nel vuoto – perché tale è –, ma me la tengo molto stretta perché mi e ci permette di non fare stupidaggini. A prevalere comunque sono l’adrenalina e la curiosità. E poi ho proprio voglia di imparare ogni giorno cose nuove e di essere in posti diversi per imparare da contesti diversi.

Cosa diresti a quella Stefania di dieci anni che non si è data per vinta?

Le direi “amati di più, imparerai ad amarti – allora non ne ero capace – e riuscirai in tutte le cose che vorrai fare”. In questi dieci anni ho raggiunto tutti gli obiettivi che mi sono prefissata. Ho imparato a rispettarmi, ad avere fiducia in me stessa, nella vita, nelle mie energie, forze, capacità e istinto. Ho anche sofferto molto in questi anni, quella Stefy lì c’è ancora, i valori ci sono tutti, ma mi sono completamente trasformata. Sono felice adesso, molto più di allora. Le mie scelte di vita e la mia filosofia mi appartengono. Sto cercando di imparare a “migliorarmi” ulteriormente. In generale le scelte fatte anni fa le riconfermo tutte, mi hanno fatto vivere e stare bene.

Dieci anni fa le tue figlie erano ancora piccole, adesso sono adolescenti e saranno protagoniste insieme a te del cambiamento di cui parli. Come siete arrivati a compiere questa scelta insieme?

Io parlo tantissimo con le mie figlie, che vivono in casa con me. Il figlio più grande sta con il padre, racconto tutto loro senza nascondere nulla. Da circa quattro anni andiamo a Fuerteventura, dove abbiamo acquistato anche un terreno per i nostri progetti. Le mie figlie sono state parte integrante di tutto questo processo. Insieme abbiamo visitato le scuole che vorrebbero frequentare una volta sull’isola.

Sto proponendo loro un’altra strada, sto cercando di insegnare loro la libertà e a guardare il mondo a 360 gradi, ma senza imporre nulla. Possono scegliere l’Italia o la Spagna. Ho solo chiesto di venire lì per qualche anno e vivere questa esperienza, se non va bene si può sempre tornare indietro. Sarà alla fine uno dei tanti momenti della loro vita. 

Per me il cambiamento è pura adrenalina e felicità, significa nutrire rispetto per me stessa e amore

Grazie al tuo compagno, appassionato di editing, avete potenziato il canale YouTube. Cosa è cambiato rispetto al passato?

Sicuramente i contenuti e la frequenza con cui pubblico. Alla base di tutto c’è il tema del risparmio, non come restrizione ma come valore e opportunità. Condivido video dedicati al cambio vita o di mie esperienze. E poi ancora ricette, suggerimenti e, dal 9 gennaio, anche le lezioni della scuola di autoproduzione, gratuita e aperta a tutti. Ogni lunedì mattina verrà pubblicata una lezione con un tema specifico e ricette precise.

I temi saranno quelli a me cari da sempre: ambiente, orto, piante, cucina vegana, natura, minimalismo. Vorrei che nella mia community che ci fossero serenità, tranquillità e intenti comuni. Ma soprattutto rispetto, amore e sensibilità verso la natura. Ho eliminato chi non era allineato con noi. Cambiamento, amore e rispetto sono le parole che meglio mi descrivono. 

Cosa ti aspetti dal futuro?

Mi aspetto tante belle cose, di continuare a vivere e provare quello che mi è arrivato in questi dieci anni: sofferenza, amore, passione, nuove competenze, nuovi sogni da realizzare. La bio-cascina, ad esempio, è stato un mio sogno tanto quanto è adesso Fuerteventura. Ci sono riuscita. Da quattro anni pago il mutuo da sola, non sono ereditiera né benestante, ho imparato a fare il macramé, faccio tante cose pur di riuscire a vivere. Se ce l’ho fatta ad arrivare fino a qui con le competenze di allora, sicuramente inferiori rispetto a oggi, mi aspetto da me stessa altri salti evolutivi. 

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Hai parlato di competenze, a quali ti riferisci?

Quando parlo di competenza non vuol dire che io sia un’esperta. Non sono una professionista, anche se in questi anni mi sono impegnata per migliorare. Grafica, editing e copyright sono alcune delle attività a cui mi sto dedicando. Sono un’esperta solo nell’ambito del risparmio all’interno della mia casa. In questo mi sento una campionessa. Ho rivalutato il valore del tempo e lo dedico a corsi online per formarmi nelle attività che abbiamo in mente di svolgere a Fuerteventura. Non faccio più consulenze online gratuite di ore, anche se ho ancora una certa difficoltà nel non dare valore alle mie cose. In generale ho la sindrome dell’impostore, non mi sento mai arrivata. 

Hai scritto nuovi libri?

Sì, La dispensa verde e Natural mente.

A distanza di anni come vedi l’Italia?

Purtroppo un posto da cui scappare. Mi spiace molto dirlo, non ho più fiducia nelle leggi italiane. Io sono italiana e lo sarò sempre, ma vorrei dare una possibilità fuori da qui alle mie figlie. La tassazione e la burocrazia complicano molte cose. E poi non voglio più vivere “in uno stato che cerca di farci ammalare tutti”. Durante la pandemia è stato terribile per me. Facevo tantissimi chilometri al giorno perché le mie figlie non potevano prendere i mezzi pubblici. Il Covid ha solo accelerato la nostra scelta e non vediamo l’ora che si trasformi in realtà.

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