5 Set 2023

Creative Spaces, a Caltanissetta un’associazione culturale che genera creatività, immaginazione e cultura

Eros Di Prima, un giovane architetto di Caltanissetta, ha dato vita all’associazione culturale Creative Spaces coinvolgendo un numero sempre maggiore di persone valide, con particolare dedizione alla cultura e alla creatività. Una vera e propria squadra che si occupa di progettazione e sviluppo culturale.

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Caltanissetta - «Credo fortemente nel disegno di una nuova identità della città di Caltanissetta, che possa essere inizio di rigenerazione urbana, culturale, politica e sociale. Non serve perseguire il passato, non serve annientarlo, a volte serve percorrere nuove direzioni che portino al cambiamento. Abbiamo il dovere morale di annaffiare tutti insieme il seme che cerchiamo di coltivare, quel seme che germogli per il bene di tutti».

È con queste parole che Eros Di Prima, giovane architetto di Caltanissetta, mi racconta come è nata sette anni fa l’associazione Creative Spaces. Un’iniziativa che ha subito trovato il sostegno di altre persone – perlopiù giovani, il più grande ha 36 anni – con cui condividere il desiderio di realizzare una nuova città, un polmone di rigenerazione e attività culturali

La prima iniziativa li ha visti impegnati con un progetto di mostre in spazi museali permanenti, ma anche itineranti, all’interno di attività di svago per giovani. «Perché se non sono i giovani ad andare al museo, siamo noi che andiamo da loro», racconta Eros. Poi sono arrivati gli AperiTalk, momenti di condivisione a metà tra un aperitivo e un dibattito per incontrarsi, mangiare e bere qualcosa, ma soprattutto per confrontarsi su diversi temi – sviluppo, innovazione, architettura e alimentazione – con l’unico scopo di valorizzare il “made in Caltanissetta”. Una chiacchierata tra amici in cui l’aperitivo è servito con cultura. 

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PERCORSI DI ARTE URBANA, IL PROGETTO DI CREATIVE SPACES CHE PROMUOVE LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI

Questa stessa formula è stata ripresa in occasione del progetto vinto da Creative Spaces nell’ambito del bilancio partecipativo dal titolo “Percorsi di arte urbana”, che prevede l’individuazione di tre percorsi relativi all’enogastronomia, all’architettura e alla letteratura connessi al territorio di Caltanissetta. Ogni percorso avrà dei punti di interesse indicati da colonnine in corten dove saranno collocati degli stickers con un QR code che richiamerà alla pagina specifica con contenuti, foto e video. Per la realizzazione degli stickers è attivo un bando che ha l’obiettivo di coinvolgere scuole e artisti. 

«Questa idea darà la possibilità ai turisti di visitare la città e i palazzi chiusi  grazie alla geolocalizzazione della mappa online. La nostra città ha spazi pieni di storia e passato, ma serve dare nuovi volti e darli insieme alle persone del posto, interagire con loro e costruire insieme a chi ci vive, intervistandoli e chiedendo loro cosa desiderano, cosa manca per stare meglio e creare interazione», continua Eros.

Il ruolo della cultura e dell’arte è quella di generare creatività, mobilità, immaginazione e intuizione come asse cruciale per lo sviluppo economico, sociale e umano

Le attività proposte da Creative Spaces sembrano essere state ben accolte da parte della città nonostante, secondo Eros, si faccia fatica a costruire reti, a creare collaborazioni. «Il nostro obiettivo è coinvolgere tutte le fasce d’età, dai bambini delle scuole ai pensionati, lo abbiamo fatto anche in passato durante la gestione delle vie dei tesori. Ancora prima di Creative Spaces avevo preso confidenza con altre realtà al di fuori di Caltanissetta: Farm Cultural Park a Favara, Periferica a Mazara, Trame di Quartiere a Catania. Per me era indispensabile capire e conoscere come muoversi e interagire. Bisogna studiare e mischiare le competenza, ragionare in un’ottica all’antitesi dell’individualismo», sottolinea Eros. 

Creative Spaces lavora a Percorsi di Arte Urbana da diversi anni. Uno studio pensato e concepito per dare una nuova identità alla città attraverso nuovi percorsi e nuovi modelli che, da qui ai prossimi anni, possano accrescere l’interazione della città anche attraverso una piattaforma online in cui trovare non solo il sito del progetto, ma anche il sito della città con tutte le informazioni utili per un turista e per chi vuole conoscere Caltanissetta e l’architettura dei luoghi.  

Un modello che Creative Spaces spera possa trasformarsi anche in percorsi didattici che permettano ai ragazzi delle scuole di recarsi nei luoghi e usare i cellulari in modo didattico, educativo e innovativo e stimolare in loro un maggior senso di appartenenza e maggior amore verso la città. 

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CREATIVE SPACES, UN LABORATORO DI ARTE E CULTURA TRA TARDIZIONE, INNOVAZIONE E RIQUALIFICAZIONE URBANA

Creative Spaces è un insieme di talenti diversi, architetti, avvocati, geometri, fotografi, grafici che danno vita a progetti vari e innovativi. Ad esempio, poco prima dell’arrivo del Covid, una mostra dedicata alle xilografie di Dalì sulla Divina Commedia a palazzo Moncada di Caltanissetta. Un percorso multisensoriale con la collezione completa delle 110 xilografie su inferno, purgatorio e paradiso.

La pandemia non li ha fermati: durante il lockdown hanno creato un museo virtuale, CO.V I.3D GALLERY, e organizzato all’interno sei collettive da tutto il mondo. «Ci mandavano le opere da tutto il mondo, abbiamo dato vita a collettive in un museo che non esiste, composto da sei sale. Abbiamo avuto anche la menzione inaspettata da parte del Parlamento Europeo per una delle attività culturali, durante la pandemia, innovative e rilevanti. Il museo è stato utilizzato anche per la festa di ricorrenza del gemellaggio di Caltanissetta con Rochester», conclude Eros.

“L’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è si” scrivono gli animatori di Creative Spaces, le cui proposte sono diversificate e legate da un unico principio di fondo per cui il ruolo strategico della cultura e dell’arte è quella di generare creatività, mobilità, immaginazione e intuizione come asse cruciale per lo sviluppo economico, sociale e umano, consentendo a tutti di essere spettatori e attori di bellezza, tradizione e innovazione. 

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