Pessoa Luna Park trasforma gli spazi abbandonati in luoghi di gioco e cultura
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Campania - Un luna park per giovani, in cui divertirsi e divulgare cultura, all’interno di spazi rigenerati. Questa idea si è concretizzata nel progetto Pessoa Luna Park, che unisce temi di ecologia, cultura e innovazione artistica. Il team di cui si compone ha scelto la via della creatività per divulgare conoscenza, ma la vera svolta è stato l’utilizzo di spazi temporanei per creare un vero e proprio luna park a tema culturale.
Azzurra Galeota, presidente e ideatrice, ci ha spiegato com’è nato il progetto e quali sono le sue finalità: «Noi ci occupiamo di innovazione culturale e di rigenerazione di spazi pubblici. Il format Pessoa Luna Park è un dispositivo che serve a riattivare temporaneamente spazi dismessi, inutilizzati o abbandonati».
CULTURA ITINERANTE
Si tratta «un progetto itinerante. Ci siamo mossi in varie aree della Campania, per esempio a Salerno, nel centro storico», ma «da tre anni la base è a Napoli, in cui abbiamo fatto due tappe fondamentali. Una al Real Albergo dei Poveri, nel 2022, e dal 2023 ad oggi siamo all’ex Ospedale Militare della città». Ma com’è nato Pessoa Luna Park?

«Siamo nati perché il progetto iniziale era quello di attivare un centro culturale polivalente e abbiamo cercato a lungo spazi fissi. Tuttavia, essendoci imbattuti sempre in questioni di abusivismo e problemi burocratici e volendo rimanere sostenibili per creare un progetto accessibile a chi vive il luogo, ci siamo guardati intorno e notato spazi inutilizzati. Abbiamo avviato una prima interlocuzione con il Comune e introdotto un modalità di utilizzo di spazi temporanei in Campania».
Azzurra Galeota prosegue raccontandoci il suo passato e come ha contribuito all’idea di Pessoa Luna Park: «Ho vissuto per un anno a Parigi, dove in questo campo sono molto avanti. Ho visitato i progetti di urbanismo transitorio e centri culturali temporanei. Il primo shock che ho avuto è stato nel 2016, con un’ex stazione che misi nella mia lista di cose da vedere, ma quando andai a vistarla la trovai chiusa. Capii così che esistevano spazi temporanei, una cosa del tutto nuova per me».
Siamo giovani contemporanei appassionati a diverse cause, che vogliamo affrontare in una maniera apparentemente leggera per non spaventare
Dopo aver creato un team e stretto una collaborazione con il Dipartimento di Architettura, è nato il progetto. «Io sono la presidente e mi occupo di partnership e creatività, avendo una formazione umanistica. L’altra socia cura la parte operativa e burocratica. Nel gruppo ci sono diverse figure con competenze commerciali, filosofiche e giuridiche. L’argomento principale sono le policy, modalità per vivere uno spazio e abilitarlo in maniera legale. Spendiamo maggiormente tempo per l’ottenimento dei permessi».
FORMAT DEL PESSO LUNA PARK E IL SUO TARGET
«La terza edizione del Pessoa Luna Park si è tenuta nel 2023 presso l’ex Ospedale Militare ed è stata quella più riuscita, sia per una questione di flussi che per le partnership instaurate. Nello spazio riproduciamo una sorta di luna park artistico per adulti e giovani, Millenials e Gen Z prevalentemente. La programmazione culturale prevede teatro, musica dal vivo e mostre, ma ciò che ci contraddistingue è l’installazione di postazioni di gioco che riflettono su vari temi. Abbiamo la Biliardina, grazie all’artista Roxy in The Box, che ha prodotto un biliardino trasformato culturalmente, con storie di donne».

Ancora, per combattere violenze e ignoranza sul tema femminile, Pessoa Luna Park ha installato «un bus arancione della Napoli anni ’70 e riempito di “tettine” per affrontare la questione delle molestie negli spazi pubblici e per creare una modalità che contribuisca alla lotta contro il tumore al seno. Chi vinceva poteva avere consigli specifici su come fare l’autopalpazione, prevenzione, oppure una visita senologica in un centro specialistico».
IL GIOCO COME DIVULGAZIONE CULTURALE
Essenziale per Pessoa Luna Park è anche la questione ambientale. Rigenerare gli spazi in disuso aiuta a promuovere la rigenerazione urbana e connette i cittadini ai propri luoghi. L’importanza per l’ecologia è molto sentita, infatti, grazie alle stampanti 3D, «i gettoni sono stampati da noi, in varie taglie, che possono essere spesi nello spazio e vengono fuori dal riciclo di materiali». In tal modo si contribuisce al benessere ambientale e si riqualificano aree dimenticate.
«Siamo giovani contemporanei appassionati a diverse cause – ambientali, culturali, lavorative – che vogliamo affrontare in una maniera apparentemente leggera per non spaventare. Quando ti imbatti nei nostri giochi li riconosci, capisci la dinamica, poi comprendi i livelli di approfondimento. Quello che facciamo – e speriamo di farlo bene – è parlare di cose serissime in modo creativo».
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