24 Gen 2025

In vendita l’Isolotto di Punta Pennata, gioiello del Golfo di Napoli tra storia e natura

L'isolotto di Punta Pennata è in vendita. Il sindaco di Bacoli propone di acquistare l'area per preservarla e farla divenire una riserva naturale accessibile al pubblico, evitando così speculazioni private. Ma c'è anche chi la pensa diversamente.

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Campania - Questa piccola perla – collegata alla terra ferma fino agli anni Sessanta dello scorso secolo, anno in cui una mareggiata l’ha separata da Bacoli nel Golfo di Napoli – è attualmente in vendita con la sua proprietà di circa 200 metri quadrati, una villa allo stato grezzo con dependance e una discesa privata al mare. Ma Punta Pennata è molto più di tutto questo: è un’area archeologica con reperti romani circondati da una florida vegetazione, che la rendono a tutti gli effetti un tesoro di inestimabile valore. 

Situata nel Golfo di Pozzuoli, l’Isola Pennata, anche detta Punta Pennata, è localizzata tra il promontorio di Miseno e il litorale di Bacoli. L’isola attualmente è raggiungibile solo via mare, sebbene in passato la lingua di sabbia che la collegava alla terraferma avesse la funzione di smorzare le onde che penetravano nel golfo. Dalla forma irregolare e con una superficie contenuta, nonostante il terreno roccioso Punta Pennata è ricoperta da una rigogliosa macchia mediterranea che nasconde, sotto arbusti e pini, antiche costruzioni che testimoniano il suo passato, dapprima di abitazione privata e poi di base militare. 

Punta Pennata
Punta Pennata nell’800
LA STORIA DI PUNTA PENNATA

È ben noto che la baia della penisola di Miseno costituiva il margine, dal punto di vista morfologico, di un cratere dei Campi Flegrei. Proprio qui i romani decisero di realizzare la più importante base navale dell’età augustea. Miseno per la sua conformazione favoriva l’accoglienza della Classis Misenensis, una tra le più imponenti flotte navali romane: il porto militare di Miseno era delimitato a nord da Punta Pennata e a sud da Punta Terone. I fenomeni bradisismici hanno modificato la linea di riva del porto e agli inizi del VI secolo d.C. la flotta venne trasferita a Ravenna. I continui bradisismi e una mareggiata avvenuta nel novembre 1966 hanno diviso completamente Punta Pennata dalla terraferma.

In passato l’area fu densamente popolata e la sua fama era diffusa nell’Impero: l’imperatore Costantino nel IV secolo d.C. menziona l’isolotto in un testo a lui attribuito. Ciò che è certo è che nei secoli scorsi Punta Pennata è stata utilizzata come protezione militare per il porto di Miseno: questa tesi è confermata dalla presenza di alcune cavità artificiali – due delle quali ancora attraversabili, la Grotta del corallo e la Grotta di Nerone – utilizzate per far defluire le acque per evitare che il porto venisse insabbiato. 

Punta Pennata diventerà il parco pubblico più bello e più grande di Bacoli. L’isola deve diventare patrimonio pubblico.

LE SCOPERTE ARCHEOLOGICHE

L’area di Punta Pennata è sempre stata sottoposta a ricerche e scavi archeologici: nel 1921, durante una sessione di scavi in prossimità della spiaggia Poggio, furono scoperte statue, culture e frammenti. A distanza di pochi mesi dalla prima scoperta furono rinvenute alcune statue – tra cui quella di Apollo e di Alessandro Magno – poi trattenute dal Museo Nazionale di Napoli e lì esposte. Lo studio approfondito dei reperti, in particolar modo grazie all’antica villa patrizia conosciuta come Villa di Lucullo, ha dimostrato come la zona già nei secoli avanti Cristo fosse antropizzata. Il tufo giallo, la bassa profondità e le acque limpide favoriscono delle immersioni nel nostro passato dove non è inconsueto poter osservare mosaici e strutture portuali.

IL CASO

Nelle ultime settimane Punta Pennata sta facendo parlare di sé, soprattutto dopo che la casa d’aste britannica Sotheby’s International Realty ha pubblicato un annuncio di vendita che interessa l’isolotto, attualmente di proprietà di un privato. La trattativa riservata garantisce al futuro acquirente “un’opportunità unica ed esclusiva per un investimento di prestigio”.

Punta Pennata
Punta Pennata dal satellite

Ma ai tanti isolani vicini e al sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, l’idea che l’isolotto venga venduto fa tremare l’anima. Il sindaco sui suoi canali social ha infatti scritto: “Faremo di tutto per consegnarla a tutti voi. Faremo di tutto per riconsegnare l’isola a chiunque ama la nostra terra straordinaria. Punta Pennata diventerà il parco pubblico più bello e più grande di Bacoli. L’isola deve diventare patrimonio pubblico“. 

La vicenda ha riacceso i riflettori sulla precarietà degli investimenti ambientali e storici delle aree “ereditate” dello Stato italiano. Il popolo è diviso: da una parte c’è chi, legato in maniera viscerale alla propria terra, desidera che l’area di Punta Pennata divenga fruibile a tutti; dall’altra c’è chi, dalle vedute imprenditoriali, trova nella vendita dell’isolotto l’opportunità per un riscatto economico per tutta Bacoli.

Il delicato equilibrio tra la libertà di proprietà e il benessere collettivo è un tema di discussione importante soprattutto per le aree, come l’isola di Punta Pennata, dove il patrimonio naturale cammina di pari passo con il patrimonio archeologico. Continueremo a seguire da vicino questa vicenda in continua evoluzione: man mano che emergeranno nuovi dettagli, vi aggiorneremo per offrirvi una panoramica sempre completa e accurata.

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