Vacanze olistiche 2025: il nuovo inizio di Tra Terra e Cielo ad Albenga
Vacanze olistiche con Tra Terra e Cielo: l’esperienza si rinnova ad Albenga, tra natura, relazioni autentiche e cucina macrobiotica.

Da oltre quarant’anni l’associazione Tra Terra e Cielo promuove stili di vita sostenibili attraverso vacanze olistiche, cammini nella natura e alimentazione macrobiotica. Dopo anni sotto i pini di Riva dei Tarquini, in provincia di Viterbo, tra tende e danze serali, quest’anno il gruppo sbarca in nuovo luogo dove portare avanti la propria idea di turismo consapevole.
«Un pino caduto a fine febbraio nella pineta laziale ha distrutto parte della nostra struttura appena una settimana prima che inviassimo il catalogo in stampa», racconta Marco Della Mura, responsabile dell’organizzazione. «L’Agricamping Lo Zafferano di Albenga, sul litorale ligure, è sembrata subito una valida alternativa: essenziale ma curata, con cucina attrezzata, immersa nella natura».
Il significato delle vacanze olistiche
La nuova sede di Albenga rappresenta un cambiamento, ma non una rottura. Il programma delle Vacanze Nonsolomare – attivo dal 1979 – continua a unire cammino, alimentazione sana e relazioni umane. «Siamo convinti che l’identità non sia un costrutto immutabile», continua Marco Della Mura. «In 46 anni Tra Terra e Cielo è cambiata spesso, grazie ai luoghi e alle persone. Ma il clima di convivialità e scambio è rimasto. E anche quest’anno lo ritroveremo».

Il motto Walk, Eat, Love – letteralmente “cammina, mangia bene, ama”, quest’ultimo concetto da intendersi come “coltiva relazioni” – sintetizza una visione di turismo trasformativo. Come raccontato nell’approfondimento che abbiamo pubblicato su Italia che Cambia, queste vacanze olistiche rappresentano una valida alternativa al turismo commerciale, basata sulla semplicità, l’ascolto e l’esperienza diretta.
Le vacanze olistiche proposte da Tra Terra e Cielo si inseriscono in una visione più ampia di turismo con finalità educative e sociali. Secondo il Rapporto civico sulla salute 2024 di Cittadinanzattiva, esperienze collettive in natura, in piccoli gruppi, favoriscono il benessere psicologico e contrastano l’isolamento. Anche il Centro Studi del Touring Club Italiano evidenzia come il turismo olistico stia acquisendo una funzione sociale sempre più urgente. In un’epoca segnata da solitudine e dipendenza digitale – la cosiddetta nomofobia –, queste vacanze aiutano a ricostruire fiducia, orizzontalità e presenza. Si condividono spazi, pasti, rituali, ma anche silenzi. Si parte per stare meglio, spesso si torna trasformati.
Il clima che cambia e l’adattamento delle scelte
Il cambiamento climatico ha avuto un impatto diretto sul turismo in Italia. Secondo l’ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo, nel 2023 c’è stato un calo delle prenotazioni nelle località di mare del centro-sud, mentre sono aumentate le richieste per destinazioni collinari o di mezza montagna. Il report “Turismo e cambiamento climatico” pubblicato a inizio 2024, evidenzia come l’aumento delle temperature stia modificando le abitudini di viaggio, favorendo proposte flessibili, all’aperto e fuori stagione.

Tra Terra e Cielo si inserisce perfettamente in questa evoluzione. «Il cambiamento climatico non è un capriccio della Natura, ma una conseguenza delle nostre azioni», riflette Marco Della Mura. «Nonsolomare è anche un’opportunità per riflettere sul nostro posto nel mondo e sul nostro impatto sugli ecosistemi. Le escursioni che faremo nel 2025 ci aiuteranno a comprendere la bellezza e la fragilità della natura e la nostra responsabilità nel preservarla».
Continuità dell’esperienza e voci dalla comunità
Chi ha frequentato Riva dei Tarquini negli anni scorsi potrà ritrovare lo stesso spirito anche nel nuovo contesto. Lucilla, ospite abituale e volontaria, racconta: «Da questa nuova edizione mi aspetto la necessaria e sicura carica di entusiasmo che tutte le novità portano con sé. Il nuovo paesaggio sarà la giusta collocazione per una rinascita anche emotiva e spirituale».
A fare la differenza, secondo lei, sarà la continuità umana: «Del passato vorrei ritrovare gli amici, gli operatori storici, i ricordi condivisi. Faremo tesoro delle esperienze trascorse per arricchire ciò che proporremo ad Albenga». La nuova sede sarà anche occasione di confronto: «Gli spazi saranno diversi e questo porterà nuove dinamiche relazionali, possibilità di apertura e crescita. È quello che ogni nuova condizione chiede».
Lucilla aggiunge un’ultima riflessione: «Da quasi cinquant’anni Tra Terra e Cielo offre un’opportunità rara, prendersi cura di sé grazie agli altri. L’alimentazione macrobiotica, il movimento consapevole e l’incontro tra persone spesso sole rendono queste vacanze uniche. Chi ci sceglie lo sa: qui ci si regala ciò che è sempre più raro, un viaggio dentro se stessi attraverso gli occhi e il cuore di chi ci è accanto».

Marco Della Mura conclude: «Quello che vogliamo preservare è ciò che ci rende riconoscibili, cioè il cammino come incontro e la macrobiotica come strumento per una vita più equilibrata. Non vogliamo essere una setta, né avere un’identità fissa: ognuno può trovare la sua via attraverso l’esperienza e il confronto con l’altro. È la curiosità che ci tiene insieme, anno dopo anno».
Un laboratorio di futuro
Nel contesto italiano – dove il turismo rappresenta circa il 13% del PIL – è sempre più urgente affiancare alla dimensione economica quella della sostenibilità sociale e ambientale. Le vacanze olistiche non sono solo una nicchia, ma un modello culturale in espansione: educativo, sobrio, replicabile. Se pensiamo al futuro del turismo, questo tipo di esperienze aiutano a immaginare un modo diverso di viaggiare: basato sulla relazione, sull’ascolto e sull’impatto positivo.
In un’Italia in cui il turismo si confronta con i limiti ambientali – dalle stazioni sciistiche senza neve alle spiagge erose – queste proposte indicano una possibile via. Non si tratta solo di cambiare i luoghi, ma il significato stesso del viaggiare. Le vacanze olistiche di Tra Terra e Cielo, oggi ad Albenga, restano un laboratorio vivo in cui costruire nuovi immaginari. E soprattutto nuove comunità.
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