20 Giugno 2025 | Tempo lettura: 6 minuti

Kore Siciliae, il marchio che attraverso la cooperazione valorizza i prodotti locali

Kore Siciliae è un progetto ma anche un marchio che riunisce e valorizza prodotti unici del territorio del Geopark di Enna.

Autore: Salvina Elisa Cutuli
kore siciliae cover 1
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Kore Siciliae è un progetto che racconta i sapori enogastronomici e la cultura dei territori della provincia di Enna grazie alla collaborazione di piccole imprese locali, protagoniste di un cambiamento strutturale e positivo. Riunite in consorzi, cooperano per la valorizzazione delle eccellenze tipiche attraverso un format di turismo esperienziale che si affianca a quello delle bellezze archeologiche e ambientali, alle tradizioni, alle abitudini alimentari e agli stili di vita artigianali di un tempo.

Kore Siciliae è anche un marchio che riunisce i prodotti enogastronomici che rappresentano in modo identitario il territorio del Geopark Rocca di Cerere all’interno del quale sono distribuite tutte queste piccole aziende locali. I Geopark sono territori riconosciuti a livello internazionale per un patrimonio geologico particolare: devono avere confini ben definiti e sufficienti estensione per consentire uno sviluppo economico efficace del comprensorio.

Dal 2000 tutti i Geopark sono riuniti in una rete globale che promuove iniziative legate al geoturismo e alla valorizzazione dell’identità del territorio anche attraverso prodotti enogastronomici. L’individuazione di questi prodotti avviene seguendo indicazioni molto rigide che puntano a valorizzare e riconoscere produzioni uniche e particolari realizzate interamente con ingredienti provenienti dall’area del Geoparco. È quanto sta accadendo all’interno del territorio del Geopark Rocca di Cerere grazie alla cooperazione di quasi 60 aziende del territorio riunite dal progetto e, adesso anche dal marchio, Kore Siciliae. 

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Il Piacentino ennese con zafferano e pepe nero

Alcuni prodotti come la pesca di Leonforte, la fava locale e il piatto dal nome “Il mito di Kore” – la prima ricetta del territorio riconosciuta all’interno del portale dei Geopark – sono rientrati facilmente all’interno del marchio Kore Siciliae perché rappresentano il territorio o il territorio conferisce loro delle caratteristiche che li rendono unici e diversi da prodotti simili. Per altri, come il piacentino ennese, è stato necessario superare qualche ostacolo.

«Il piacentino ennese è un formaggio DOP che si produce nei territori di alcuni Comuni della provincia di Enna, un formaggio tipico locale a cui vengono aggiunti zafferano e pepe nero in grani. Il pepe nero non viene prodotto in queste zone, secondo quindi le indicazioni della rete globale dei Geopark questo formaggio non potrebbe rientrare tra i prodotti a marchio Kore Siciliae. È nata così l’idea di un disciplinare autogestito che è stato pensato ed elaborato dagli organismi del Consorzio Esporti che ha permesso di introdurre qualche variazione», commenta Stefano Rizzo, amministratore del Consorzio Esporti.

Nel protocollo sono fornite tutte le indicazioni necessarie per aderire al marchio Kore Siciliae. I prodotti devono avere quattro caratteristiche per ottenere un vero e proprio passaporto del gusto. I criteri riguardano la sostenibilità ambientale ed economica, i principi nutraceutici, la scheda della funzionalità e la dichiarazione del produttore rispetto alla provenienza degli ingredienti che per la maggior parte della consistenza e del peso devono essere dell’area del Geoparco. 

L’adesione al marchio Kore Siciliae ha permesso ai piccoli produttori di consapevolizzare le caratteristiche uniche dei propri prodotti

Le imprese che rispondono a questi criteri vengono riconosciute dal Geopark Rocca di Cerere e i loro prodotti possono essere etichettati con il marchio Kore Siciliae. Anche il pecorino ennese, quindi, può farne parte nonostante il pepe nero, che è una minima quantità dell’intera produzione, provenga da un altro territorio. «Aderire al marchio comporta una serie di benefici. Significa, ad esempio, rientrare all’interno di una rete di promozione con agenti che si dedicano all’attività commerciale e stabiliscono gli investimenti utili per la commercializzazione dei prodotti in linea con le tendenze del mercato».

«Un investimento che non sarebbe alla portata di queste aziende che, nella maggior parte dei casi, sono piccoli produttori che tramandano da generazioni la propria attività. Aderendo hanno deciso di mettere da parte il proprio nome e cognome, sinonimo di garanzia, per adottare quello di Kore Siciliae. Non si tratta di una scelta scontata, anche se restare in un mercato locale spesso significa proporre un prezzo che non rappresenta il vero valore del prodotto», continua Stefano Rizzo.

Lo conferma anche Angelo Manna che, insieme alla sorella Melania, ha raccolto la passione e gli insegnamenti del nonno e del padre nell’azienda agricola di famiglia Agrirape. Fiori all’occhiello della loro produzione sono le pesche tardive e i legumi, come la fava larga Igp e la lenticchia nera quasi scomparsa. Agrirape ha aderito a Kore Siciliae sin da subito.

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Le pesche tardive di Leonforte

«Tralasciare il nostro marchio non è stato un grosso problema, continuiamo a commercializzarlo anche in altri canali, ma pensiamo che aderire al marchio Kore Siciliae sia un’opportunità di crescita unica. Riunire così tante aziende del territorio è ormai una scommessa vinta, il prossimo obiettivo è creare un brand forte e riconoscibile nel tempo. Ci vorrà tempo e impegno, ma sono certo ci riusciremo. In quattro anni Kore Siciliae è cresciuto sia nel numero di aziende che ha raggruppato, che in azioni promozionali e commerciali. Le prospettive in positivo sono tante e poi ci lega la voglia di fare le cose insieme, di cooperare», racconta Angelo Manna.

L’adesione al disciplinare ha permesso ai piccoli produttori anche di consapevolizzare le caratteristiche uniche dei propri prodotti, spesso date quasi per scontate. Attraverso un lavoro di consulenza hanno messo a valore le proprie produzioni creando collaborazioni proficue tra le aziende consorziate che hanno portato anche alla creazione di prodotti nuovi. I risultati si misurano in termini non solo economici, ma anche etici e sociali.

«La fase commerciale vera e propria sta cominciando adesso, i riscontri sono molto positivi sia per quanto riguarda la visibilità dei prodotti – bastava metterli nei mercati giusti – che dal punto di vista della cooperazione. Solo cooperando infatti si possono risolvere problematiche che per le piccole imprese sarebbero insormontabili, senza sminuire i prodotti e valorizzando la loro diversità e specificità», conclude Stefano Rizzo.

Kore Siciliae ha come obiettivi contribuire al turismo dell’area del Geopark Rocca di Cerere e alla vendita di prodotti identitari del territorio in nuovi mercati. Un paniere vario grazie alla cooperazione tra le varie aziende che, dalle farine, all’olio, alle confetture, ai formaggi, racconta la bellezza e l’unicità di luoghi unici, tra mito e storia.