Con “Taranto chiama” al festival Cinemambiente si parla del dramma dell’ex Ilva
Il 10 giugno verrà proiettato a Torino, al festival Cinemambiente, il documentario d’inchiesta “Taranto chiama” realizzato dalla giornalista Rosy Battaglia per raccontare la storia della devastazione generata dall’acciaieria ex Ilva.

“La Commissione Europea ha deciso di inviare un’ulteriore notifica ufficiale all’Italia in merito al mancato recepimento integrale e corretto della direttiva sulle emissioni industriali. L’Italia ha anche fallito nel rispettare quanto previsto dalla direttiva riguardo ad Acciaierie d’Italia di Taranto. Tale direttiva ha l’obiettivo di prevenire, ridurre e, per quanto possibile, eliminare l’inquinamento generato dall’attività industriale per proteggere la salute umana e l’ambiente“.
Comincia così la parte riguardante l’Italia del pacchetto di infrazioni inviato dalla Commissione Europea un mese fa, il 7 maggio scorso. Il capoluogo pugliese rimane dunque una zona di sacrificio, come è stata definita nel 2022 dalle Nazioni Unite. Taranto chiama, ma il Governo rimane in silenzio e non risponde. Taranto chiama anche da Torino, dove si sta svolgendo il festival Cinemambiente, rassegna cinematografica dedicata ai film a tema ambientale.
Martedì 10 infatti – giorno di chiusura del festival – verrà proiettato “Taranto chiama”, il documentario-inchiesta che la giornalista Rosy Battaglia ha realizzato, grazie anche a una campagna crowdfunding che Italia Che Cambia ha sostenuto con convinzione. Un lavoro che alla doverosa denuncia unisce un auspicio incoraggiante che emerge dalle storie raccontate, poiché «nonostante la durezza, hanno un risvolto positivo. Voglio dare spazio al futuro, alla speranza», ci aveva confidato la stessa Rosy Battaglia qualche tempo fa.
«Taranto continua a chiamare, oggi più che mai», prosegue l’autrice parlando del momento attuale. «La sua storia ha bisogno di essere ascoltata e compresa, perché racconta non solo di ferite e ingiustizie, ma anche della speranza di un futuro diverso, sostenibile, per una città che troppo a lungo è stata condannata a un destino che non ha, davvero, scelto». Proprio per dare maggiore diffusione possibile al messaggio, “Taranto chiama” sarà disponibile online per il pubblico sulla piattaforma online OpenDDB fino al 21 giugno.
La produzione del documentario è parte integrante dell’inchiesta realizzata dal network investigativo CORRECTIV.Europe e da Cittadini Reattivi, il progetto di giornalismo civico e d’inchiesta fondato dalla stessa Rosy Battaglia con l’obiettivo di creare un canale di informazione civica, indipendente e partecipata ma anche di formare il pubblico su temi come l’accesso alle informazioni, l’utilizzo di strumenti tecnici, legislativi e scientifici e la partecipazione democratica.
«Come ho detto tante volte, la sceneggiatura dei miei film è scritta dagli eventi. E anche stavolta è stato così», prosegue l’autrice presentando la partecipazione di “Taranto chiama” al festival Cinemambiente, riferendosi non solo all’ennesima procedura di infrazione citata in apertura, ma anche all’ultimo incidente – datato fatalmente 7 maggio, lo stesso giorno in la Commissione ha richiamato l’Italia – avvenuto a causa di una fuoriuscita di gas incendiato dalla tubiera 1 dell’altoforno 1. “Parliamo dello stesso impianto – fa notare Cittadini Reattivi – che a ottobre 2024 è stato inaugurato alla presenza del ministro per le imprese e il Made in Italy Adolfo Urso dopo anni di stop e manutenzioni”.

«”Taranto chiama”, a cui tutti voi avete partecipato come protagonisti e sostenitori, sarà presentato il 10 giugno alle ore 18:00», ricorda ancora Rosy Battaglia. «Sarà una prima molto speciale, a ingresso libero e gratuito, in quello che è il più importante festival italiano dedicato al documentario ambientale e uno dei principali in Europa. Spero davvero che possiate essere presenti e condividere questo momento con me. Per chi non riuscisse a raggiungere Torino, ci sarà anche una “prima” online il giorno successivo, 11 giugno alle ore 20:30, collegandosi a questo link. Sarà un’occasione per rivederci e ritrovarci, dopo due anni intensi e difficili».
Il documentario, l’inchiesta e in generale il lavoro di Cittadini Reattivi incarnano il senso del processo trasformativo della nostra società raccontato e sostenuto da Italia Che Cambia: persone che di fronte alle difficoltà non rimangono inerti a lamentarsi ma prendono in mano la propria vita e quella delle comunità in cui vivono. Taranto e la sua gente sono vittime sacrificali di un sistema che non funziona. È una storia di morte, di sofferenza, di inquinamento, di prevaricazione. Ma è anche una storia di speranza e di unità.
«Così come è avvenuto nella sua realizzazione, anche la distribuzione del film sarà partecipata», sottolinea Rosy Battaglia in conclusione. «Sono e sarò disponibile ad accompagnarlo ovunque: città per città, comunità per comunità, nei cinema, nei festival, nelle scuole e nelle università. Il calendario delle repliche sarà aggiornato sul sito e ovviamente sui nostri canali social». L’esortazione dunque è quella di rispondere all’appello dell’autrice e organizzare una proiezione nella vostra città per arricchire il più possibile il calendario, portare conoscenza, alzare la voce. Taranto chiama, voi cosa rispondete?
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