11 Luglio 2025 | Tempo lettura: 5 minuti

Sardex e Nativa insieme per accelerare la transizione sostenibile delle imprese

Collaborare per promuovere modelli d’impresa sostenibili: Sardex e Nativa uniscono le forze per accelerare la transizione sostenibile, offrendo strumenti alle aziende del circuito per favorire il cambiamento.

Autore: Redazione
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Una collaborazione strategica per accelerare la transizione sostenibile delle imprese e fare rete. È questo il nuovo progetto di Sardex S.p.A. e Nativa S.r.l. Società Benefit, due realtà che hanno deciso di unire le forze per contribuire all’evoluzione sostenibile del sistema economico italiano.

Da un lato, Sardex, il circuito di credito commerciale nato nel 2010 in Sardegna, diventato oggi una solida community nazionale dell’economia reale, con la valorizzazione dei territori, delle relazioni tra imprese e dell’economia circolare come pilastri portanti. Dall’altro Nativa, società pioniera nell’innovazione sostenibile, acceleratrice di cambiamento verso un paradigma rigenerativo, attento e non indifferente. Due visioni affini che si incontrano oggi con l’obiettivo di costruire nuovi strumenti per dare pronte risposte alle problematiche ambientali, sociali ed economiche del nostro tempo.

Sardex e Nativa: una partnership per evolvere insieme

La collaborazione tra Sardex e Nativa prevede una serie di attività sinergiche che sono anche emblema dei punti di intersezione tra i due modelli. Primo fra tutti, il percorso che porterà Sardex a diventare Società Benefit – ovvero un’organizzazione che opera con l’obiettivo di generare un impatto positivo sulla società e sull’ambiente, insieme al profitto finanziario – con l’accompagnamento e la consulenza di Nativa. Un passaggio significativo per l’azienda di origine sarda, che rappresenta però un’evoluzione naturale del suo impegno quindicennale a favore delle comunità locali e dell’economia reale.

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Immagine di repertorio Canva

Il ruolo di Nativa sarà cruciale nel contribuire a definire e integrare obiettivi di impatto sociale e ambientale all’interno della governance di Sardex. Una trasformazione che porterà quindi l’azienda a formalizzare il proprio scopo più ampio rispetto al profitto. Ma la partnership non si ferma qui: guarda a tutti e tutte. Le aziende del circuito Sardex potranno infatti accedere ai servizi di consulenza di Nativa, con l’obiettivo di supportarle anche nella loro transizione verso modelli di business più sostenibili. In particolare, le imprese potranno utilizzare Spaceship, la piattaforma digitale self-service di Nativa che rende accessibile le sue competenze e conoscenze, al fine di favorire e intraprendere percorsi personalizzati verso l’impatto positivo.

Un elemento distintivo dell’iniziativa che la rende ancora più comunitaria? I servizi offerti alle aziende potranno essere pagati utilizzando crediti Sardex, la moneta complementare al centro del circuito Sardex. In questo modo, la collaborazione rafforza ulteriormente la logica di scambio e mutuo supporto tra imprese, creando inoltre nuove opportunità di scambio all’interno dell’ecosistema Sardex.

Due identità complementari

Ma come nasce Sardex e cosa è Nativa? Sardex è un circuito di credito commerciale pensato per favorire gli scambi tra imprese tramite una moneta complementare digitale: il Sardex (SRD). Ogni SRD ha valore pari a un euro e ognuno di questi tasselli costituisce un sistema di crediti tra aziende tracciabile, regolarmente fatturato e contabilizzato.

Essere comunità significa non girarsi dall’altra parte, ed è questo forse uno dei nodi più forti di questa congiunzione

La piattaforma, oggi diffusa in tutta Italia con il nome SardexPay, consente alle imprese iscritte di aumentare le proprie opportunità commerciali e rafforzare il legame con il territorio, secondo una logica di economia reale e circolare che guarda alle mani tese – anche virtuali – come risorsa. A luglio 2024 Sardex ha superato il tetto del miliardo di transato negli ultimi dieci anni di attività, raggiungendo un traguardo mai toccato da nessuna community di moneta complementare in Italia e collocando Sardexpay come primo player europeo.

Nativa invece è una Società Benefit e Certified B Corp – abbreviazione di Benefit Corporation –, tra le aziende fondatrici del movimento B Corp in Europa, nonché prima B Corp italiana. Nasce nel 2012 e da allora lavora al fianco delle imprese per aiutarle a evolvere verso modelli rigenerativi. Il suo approccio unisce strumenti di analisi avanzata, competenze multidisciplinari e una forte ispirazione valoriale: incorpora e applica le metodologie di innovazione di The Natural Step, organizzazione non profit internazionale, dal 1989 riferimento nella ricerca e implementazione di strategie di sostenibilità con aziende leader.

Nativa non si limita quindi a fornire consulenza, ma si propone come guida per affrontare il cambiamento climatico e sociale, parlando a chi vuole assumersi la responsabilità di agire, senza compromessi o mezze misure. “Non siamo adatti agli indecisi, ai sonnambuli, a chi resta a guardare comportandosi come se la crisi climatica non fosse reale”, chiariscono dalla corporation. Perché essere comunità significa non girarsi dall’altra parte ed è questo forse uno dei nodi più forti di congiunzione tra Nativa e Sardex.

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Verso un nuovo modello economico

L’intesa tra le due realtà assume inoltre un valore ancora più rilevante in un contesto normativo e culturale che spinge sempre più imprese ad adottare criteri ESG – ambientali, sociali e di governance. Le future regolamentazioni, europee principalmente, richiederanno alle aziende di rendere trasparente il proprio impatto e dimostrare attenzione ai temi della sostenibilità. Sardex, insieme a Nativa, si propone quindi anche come esempio concreto di come prepararsi in modo proattivo e favorire il cambiamento.

Come spiega Gabriele Littera, CEO di Sardex, «questa collaborazione segna un nuovo capitolo nella storia di Sardex, rafforzando il nostro impegno nei confronti delle comunità e dei territori in cui operiamo da quindici anni. Insieme a Nativa, puntiamo a tutelare e valorizzare nel lungo termine la nostra vocazione sociale e ambientale, integrandola formalmente nella nostra governance».

Opinione condivisa anche da Matteo Ghedini, Evolution Flow Leader di NATIVA: «Unire le forze con Sardex rappresenta una straordinaria opportunità. Attraverso questa collaborazione vogliamo supportare le imprese del circuito Sardex nell’accelerare la propria transizione verso modelli rigenerativi e fornire gli strumenti per creare valore per il proprio business e il proprio ecosistema». Un cambiamento, quello abbracciato dalla partnership tra Sardex e Nativa, che non è più rimandabile. La crisi climatica, l’impatto ambientale, le disuguaglianze: sono tutte problematiche che richiedono risposte sistemiche, determinate e innovative. Ancora meglio, se comunitarie.