L’esempio del biellese: un territorio che rinasce grazie a turismo lento, cammini e vacanze slow
Grazie al Cammino di Oropa, ma non solo, il territorio del biellese è un incredibile laboratorio di sperimentazione di processi per attivare aree considerate marginali generando cultura, economia e socialità. Ecco come questo può avvenire.
Così come i suoi abitanti, il territorio biellese viene considerato austero e operoso, abituato da secoli a lavorare con generosità, a testa china, privilegiando la produttività rispetto alla socialità. Ma dietro quest’aura seriosa si nasconde un animo accogliente e solidale, basta solo trovare la chiave giusta per farlo emergere. E sembra proprio averla trovata il progetto di rivitalizzazione che stanno portando avanti parallelamente diverse realtà, fra cui il sodalizio fra Movimento Lento e Italia Che Cambia.
Come? Innervando il biellese con una serie di proposte di turismo lento concrete, pratiche, che attraversano il territorio come delle vene che portano linfa. È un progetto già avviato che sta dando risultati inimmaginabili non solo dal punto di vista economico – favorendo la nascita di piccoli circuiti virtuosi e locali legati all’indotto turistico – ma anche da quello sociale e culturale, facendo emergere la capacità della gente di “far sentire a casa” chi visita queste terre.
Il Cammino di Oropa
Una di queste “vene” è il Cammino di Oropa, una rete di itinerari che si sviluppano nell’alto Piemonte percorribili a piedi o in bicicletta per giungere appunto a Oropa e al suo magnifico santuario. Una proposta di turismo lento molto interessante ma soprattutto uno strumento per generare economia e socialità. Del primo aspetto abbiamo parlato approfonditamente in questo articolo – basti pensare che nel 2024 ha generato un indotto quantificabile in quasi un milione e mezzo di euro spesi a beneficio delle piccole attività locali.

Ma il Cammino ha fatto emergere anche il lato più accogliente del biellese e della sua gente. Alberto Conte – camminatore e creatore di iniziative come il network di Movimento Lento e Itineraria – mi racconta che recentemente si è recato a Oropa per parlare con le persone che giungevano alla fine del cammino e avere un loro feedback. La risposta che andava per la maggiore alla domanda “cos’è che ti è piaciuto di più?” è stata: il calore della gente!
Slow Food Travel
Un altro progetto, indipendente ma orientato nella stessa direzione, è quello di Slow Food Travel, lanciato ormai una decina di anni fa come prima iniziativa che impegna la rete di Slow Food nel mondo del turismo. E proprio Slow Food Travel Montagne Biellesi è stato il progetto pilota, che ancora oggi è più vitale che mai. L’obiettivo? Fornire proposte concrete a chi vuole coniugare il viaggio lento con un’esperienza enogastronomica.
È infatti allo studio una rete di percorsi pensati per chi va in bici e per chi va a piedi che connettono le piccole realtà locali, dall’azienda agricola alla struttura ricettiva che propone ai suoi ospiti prodotti del territorio. In questo modo è possibile, ad esempio, esplorare alcuni angoli di biellese magari con una passeggiata fra le vigne concludendo l’esperienza con una degustazione del vino prodotto dalle stesse piante che hanno fatto da cornice alla camminata.
Esperienze Slow
Recentemente l’offerta si sta arricchendo anche con proposte dedicate a chi preferisce una vacanza più stanziale. Sono le Esperienze Slow proposte dalla rete del Cammino di Oropa. Così si può, ad esempio, fare base nel borgo di Netro, in Valle Elvo, e poi spostarsi a piedi o in bicicletta per andare a visitare musei, aziende agricole, un sito di apicoltura e il Santuario del Graglia, incastonato fra antichi sentieri, boschi e piccoli insediamenti rurali. Oppure si può soggiornare direttamente nella foresteria del Santuario di Oropa, da cui poi partire per escursioni fra gli alpeggi o per una visita al giardino botanico e all’oasi del WWF.

Un territorio che cambia
«L’impatto sociale e culturale che il cammino sta avendo è impressionante», confessa Alberto, pensando sicuramente anche alla Local March for Gaza, iniziativa lanciata proprio da queste parti e poi diffusasi altrove, che ha catalizzato l’attenzione di molte persone e creato un percorso condiviso di presa di coscienza e attivazione per una causa comune.
Ma il biellese è un territorio storicamente fertile anche per noi di Italia Che Cambia, che qui ha organizzato uno dei laboratori di attivazione dal basso del territorio più riusciti. Oggi ci siamo tornati e ci torneremo ancora nell’ambito di vari progetti di cui vi racconteremo, progetti che si sposano perfettamente con gli strumenti concreti operativi per fare una vacanza slow nel biellese, tanto lungo il Cammino di Oropa quanto in altre destinazioni, anche con vacanze stanziali.
A questo proposito va sottolineato il ruolo cruciale della Slow Card, utile strumento che fa da collante per tutte queste iniziative. Si tratta di una tessera digitale con la quale si può viaggiare lungo il Cammino di Oropa diventando parte di una comunità che sostiene il territorio e promuove un turismo lento e responsabile. Nel concreto sono diversi i servizi offerti dalla Slow Card – che può essere acquistata nella versione settimanale e in quella annuale –, dallo sconto presso le attività convenzionate alla velocità di richieste preventivi e prenotazione.
Vuoi approfondire?
Se desideri anche tu provare o regalare l’esperienza del cammino, é possibile acquistare la Slow Card – qui le info tecniche – con il 10% di sconto grazie al codice ITALIASLOW. Questa iniziativa fa parte della collaborazione fra Movimento Lento e Italia Che Cambia per supportare il turismo lento e i progetti che possono avvicinare le persone a un nuovo modo di viaggiare più consapevole, responsabile e rispettoso dei luoghi e delle persone.










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