La Cina ha appena concluso il lancio dell’ultimo satellite che va a completare il nuovo sistema di geolocalizzazione satellitare BeiDou. Pechino si aggiunge così ai pochi paesi (Usa, Ue e Russia) dotati di un proprio sistema satellitare autonomo. Il governo cinese sta anche portando avanti un misterioso progetto di mappatura del DNA della popolazione maschile. A cosa servirà? Parliamo anche del voto in Russia sulla riforma costituzionale e delle alluvioni in Ucraina.
La compravendita di armi fra Italia ed Egitto, in cui la società italiana Leonardo ha venduto al Cairo 10 miliardi di dollari di navi, aerei e missili da guerra, è la più grande mai realizzata dai due paesi. In molti si stanno interrogando su cosa ci sia dietro, dal caso Regeni, agli interessi italiani in Libia, ai giacimenti Eni nel Mediterraneo. Ci spostiamo in Polonia, dove domenica ci saranno le elezioni. Il presidente uscente Duda è dato per favorito, anche se la pandemia ha minato la sua popolarità. Infine parliamo del nuovo report IEA sulla ripresa sostenibile.
Internazionale traduce un lungo articolo dell’Economist in cui si mostra il drammatico aumento del consumo (e il calo del riciclo) della plastica monouso durante la pandemia, dovuto ad una serie di fattori in cui guanti e mascherine rappresentano solo una parte. Intanto un nuovo studio indaga la presenza delle nanoplastiche nelle piante, un campo di ricerca fin qui poco esplorato e i cui risultati non sono incoraggianti.
Stati uniti e Russia hanno iniziato i negoziati per il rinnovo di New START, il trattato che limita le testate nucleari dei due paesi. Se non si dovesse raggiungere un accordo sarebbe la prima volta dopo la fine della guerra fredda che non esiste nessun limite alla potenza nucleare dei due paesi. Intanto Ue e Cina si sono incontrate per discutere di strategie commerciali e della questione Hong Kong, ma la situazione è rimasta piuttosto bloccata. Infine parliamo della crisi dell’industria del petrolio e di come il colpo inflitto dalla pandemia potrebbe trasformarsi in una ferita mortale.
Proseguono i negoziati fra Unione europea e Regno unito per trovare un accordo commerciale su Brexit. La trattativa è lenta e a continuo rischio d’impasse, ma il premier britannico Boris Johnson ha dichiarato che il processo potrebbe concludersi entro luglio. Intanto negli Usa entra nel vivo il processo di scelta della vice di Joe Biden (sappiamo già che sarà una donna), un ruolo che storicamente non ha mai pesato molto sull’esito delle elezioni ma che quest’anno potrebbe fare la differenza.
Oggi andiamo ad approfondire i due principali incentivi in chiave “ripartenza sostenibile” proposti dal governo, il bonus bici e l’ecobonus. A chi spettano, in quali forme, quali attività o prodotti riguardano e come si può fare per accedervi. Si tratta di ottime iniziative, ma come sempre il consiglio è di usarle con la testa.
Nuovi focolai di epidemia in giro per il mondo mettono in allerta i sistemi sanitari nazionali e i governi che si preparano all’eventualità di nuovi lockdown. Molti di questi focolai si generano in luoghi come i mattatoi, o i mercati all’aperto asiatici, dove esseri umani e animali convivono a stretto contatto al di fuori degli ecosistemi naturali. Parliamo anche di desertificazione, dato che ieri era la giornata mondiale contro la desertificazione e sono usciti vari report a riguardo.
Mentre Trump prova a riformare la Polizia di Stato per limitare l’uso della violenza, in Asia i confini sono bollenti. Cina e India sono arrivate al peggior scontro militare dal 1975, con la morte di diversi soldati, per via di una contesa territoriale. La Corea del Nord invece ha bombardato e distrutto un edificio simbolo del processo di pacificazione fra le due Coree per rispondere alla propaganda che gli esuli nordcoreani fanno dall’altra parte del confine (ma con il probabile obiettivo di mandare un messaggio agli Stati Uniti).
Oggi parliamo di soluzioni: un articolo su Popular Mechanism illustra le qualità dell’olivina, minerale molto presente nelle rocce laviche capace di assorbire CO2, mentre su Rinnovabili.it si parla delle miniforeste, piccole selve urbane patrimonio di biodiversità che stanno spuntando in varie parti d’Europa, ispirate agli insegnamenti del botanico giapponese Akira Miyawak. Le due notizie sono spunto per riflettere sulla differenza fra soluzioni e mode.
Le nuove modellizzazioni che stanno fornendo i dati per il sesto report dell’IPCC sembrerebbero mostrare che il clima è molto più “sensibile” alla CO2 di quanto pensassimo. Se fosse confermato, ciò renderebbe del tutto irrealistico l’Accordo di Parigi che prevede di restare entro il grado e mezzo di aumento medio delle temperature. Diventa sempre più urgente smettere di bruciare qualsiasi cosa, ma i piani per le ripartenze dei vari paesi sembrano andare nella direzione opposta.
Mentre negli Usa proseguono le proteste, è partita la corsa a mettere al bando le rappresentazioni artistiche discriminatorie. Intanto in Uk la scrittrice di Harry Potter JK Rowling è stata attaccata su Twitter per aver ironizzato su un titolo di giornale eccessivamente “politically correct”. Da dove nasce la nostra ossessione per il politicamente corretto? E se avesse a che fare con la nostra incapacità di risolvere le cause dei problemi? Parliamo anche di “reddito energetico” e di un preoccupante cambio di direzione relativo al Green deal europeo.
Dopo circa due mesi è stato presentato pubblicamente qualche giorno fa il piano Colao, elaborato dalla task force incaricata dal governo e guidata dall’ex manager di Vodafone. Sei macrocategorie, 100 punti, e diverse critiche ricevute: andiamo a scoprire cosa prevede il documento e perché l’idea di futuro che sottintende è già vecchia. Parliamo anche della dichiarazione di emergenza climatica approvata ieri dal Senato.
Mentre a Hong Kong continuano le manifestazioni contro la legge sulla sicurezza, il Regno unito – complice la pandemia – celebra due mesi di produzione di energia elettrica senza centrali a carbone: un record assoluto. Anche negli Usa la produzione di elettricità da carbone è crollata ai minimi storici e la transizione verso le rinnovabili sembra ormai inarrestabile. Torniamo anche a parlare del disastro ambientale in Siberia, con lo sversamento di 20mila tonnellate di combustibile che hanno contaminato 350 kmq di territorio, con danni incalcolabili agli ecosistemi.
L’Oms cambia idea sui guanti: portarli non serve a niente e in alcuni casi può persino facilitare la diffusione del virus. Nel frattempo però sia i guanti che le mascherine monouso sono diventati un problema ambientale e hanno invaso i mari e le coste, ne parla il Guardian. L’argomento centrale della puntata è Bill Gates: un articolo su Valigia Blu ricostruisce l’origine delle teorie che circolano recentemente sulla sua figura. Sul finire parliamo della riapertura del campionato di Serie A di calcio e della puntata di stasera di Matrix è dentro di noi.
Seconda parte della puntata speciale dedicata a Neuralink e all’interazione fra esseri umani e intelligenza artificiale. Neuralink è l’ultima trovata di Elon Musk nel campo delle neurotecnologie. Si tratta di un’interfaccia che permette un dialogo immediato fra il cervello umano e i dispositivi digitali: una placca grande quanto una moneta da due euro che viene impiantata al posto di una sezione del cranio e avvia un flusso di comunicazione ininterrotto fra reti neurali umane e intelligenza artificiale. L’iniziativa di Musk non è isolata e ci dice molto del futuro verso cui ci stiamo dirigendo, più o meno consapevolmente, come umanità.
Ieri Putin ha dichiarato lo stato di emergenza per lo sversamento di 20mila tonnellate di combustibili diesel e lubrificanti in Siberia, in quello che potrebbe essere uno dei maggiori disastri ambientali della storia moderna della Russia. Intanto un’inchiesta del Guardian mette parecchie ombre sugli studi pubblicati da The Lancet e dal New England Journal of Medicine sull’Idrossiclorochina, il farmaco sperimentato per la cura del Covid. Surgisphere, la società che li ha curati, sembra tutt’altro che attendibile e i dati su cui si basano gli studi non rispettano criteri scientifici.
In Italia negli ultimi dieci anni il consumo di carne è sceso nettamente. La tendenza è molto netta per quanto riguarda la carne rossa, mentre il consumo di carne di pollo è al contrario aumentato. Quali fattori incidono su queste differenze? Dove ci portano queste tendenze? E potrebbe esserci un collegamento con il parallelo aumento delle dimensioni – e diminuzione del numero – degli allevamenti? Parliamo anche dell’inquinamento in Cina, tornato a salire ai livelli pre-covid, del boom degli acquisti di bici e delle politiche monetarie della Bce.
Negli Usa montano le proteste per l’uccisione di George Floyd, mentre Trump, in svantaggio nei sondaggi rispetto a Biden, annuncia l’uscita dall’Oms e l’abbandono della causa di Hong Kong. Anche in Italia sono stati giorni di manifestazioni, prima con i gilet arancioni e poi con il centrodestra sceso in piazza in occasione della Festa della Repubblica. Se consideriamo questi eventi come sintomi, qual è il problema che sta alla base? Infine parliamo dei dati incoraggianti (sebbene ancora ampiamente insufficienti) relativi al calo di emissioni in Ue.
Puntata speciale dedicata a Neuralink e all’interazione fra esseri umani e intelligenza artificiale. Neuralink è l’ultima trovata di Elon Musk nel campo delle neurotecnologie. Si tratta di un’interfaccia che permette un dialogo immediato fra il cervello umano e i dispositivi digitali: una placca grande quanto una moneta da due euro che viene impiantata al posto di una sezione del cranio e avvia un flusso di comunicazione ininterrotto fra reti neurali umane e intelligenza artificiale. L’iniziativa di Musk non è isolata e ci dice molto del futuro verso cui ci stiamo dirigendo, più po meno consapevolmente, come umanità.
Negli Usa esplode la rabbia della comunità afroamericana a Minneapolis (e in altre città) dopo l’uccisione di George Floyd da parte di un agente di polizia, con auto date alle fiamme, centri commerciali devastati e diversi arresti. Intanto Trump è impegnato nella sua battaglia personale contro Twitter (e i social in generale) dopo che la piattaforma ha segnalato un suo tweet come fuorviante. La vicenda è solo apparentemente banale ma ci dice molto sul ruolo (o meglio sul mancato ruolo) della verità nei nostri meccanismi decisionali. Sul finire, un rapido aggiornamento sulla situazione a Hong Kong.