22 Set 2015

In viaggio verso il punto di partenza!

Scritto da: Daniel Tarozzi

Quando puoi andare ovunque, quando ogni angolo di Paese si palesa nel suo splendore... Quale scegliere? Secondo quale criterio? E se fosse proprio quel primo luogo, quello in cui muovevo i miei primi passi, quello che da bambino immaginavo trasformarsi in un moderno ecovillaggio/ecovicinato/agriturismo o chissà (non sapevo nulla di questi mondi e per me, nella più sfrenata fantasia, sarebbe diventato semplicemente la "Fattoria Casa Mia"), se fosse proprio il mio angolo di mondo fatato da cui il camper ha preso il volo, il luogo che tanto ho cercato?

Salva nei preferiti

tavoloIl 9 settembre 2012 partivo da Alto (provincia di Cuneo ma ad un passso dal mar ligure) con il mio camper per il mio primo viaggio nell’Italia che Cambia.

 

Era un viaggio di ricerca professionale, un viaggio mosso da forti ideali, ma anche un viaggio personale alla ricerca del “mio luogo”, quello in cui vivere, in cui gettare le basi per il mio futuro.

 

Tre anni dopo mi ritrovo ad Alto (provincia di Cuneo ma ad un passo dal mar ligure)… e mi appresto ad iniziare un nuovo grande viaggio. Quello verso il mio punto di partenza! E’ qui, infatti, che dopo tanto peregrinare ho deciso di gettare quelle famose basi.

 

La Sardegna mi ha stregato, la Puglia mi ha conquistato, la Calabria, la Toscana, l’Umbria… Napoli, Torino, Verona mi sono rimaste nel cuore… E allora… quando puoi andare ovunque, quando ogni angolo di Paese si palesa nel suo splendore… Quale scegliere? Secondo quale criterio?

 

E se fosse proprio quel primo luogo, quello in cui muovevo i miei primi passi, quello che da bambino immaginavo trasformarsi in un moderno ecovillaggio/ecovicinato/agriturismo o chissà (non sapevo nulla di questi mondi e per me, nella più sfrenata fantasia, sarebbe diventato semplicemente la “Fattoria Casa Mia”), se fosse proprio il mio angolo di mondo fatato da cui il camper ha preso il volo, il luogo che tanto ho cercato?

 

E così, dopo quasi 38 anni di attesa, dopo tre anni di viaggio, dopo centinaia di incontri, di luoghi, di sogni, è qui che sto piantando i semi del mio futuro, è qui che sto insinuando le mie radici. Radici forti, profonde, che già sento espandersi a dismisura.

 

Ora toccano il mare, sfiorano le vette delle Alpi, si inerpicano in su, su, su, fino alla Sicilia, alla mia altra casa madre, Lipari, passando per Roma, Milano, Catania, incontrando le Marche, il Molise, il Friuli.

 

Ragazzi, ragazze, io l’ho vista tutta questa nostra Pazza Penisola. E’ dannatamente bella. Se mi metto a pensare, a scegliere, a valutare, non mi fermerò mai. E invece ho un desiderio viscerale di fermarmi per poter finalmente ripartire.

 

Sono qui, il camper è appena fuori dal cancello, e io mi sento completo come poche volte in vita mia.

 

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Associazione Europea delle Vie Francigene: ecco chi c’è dietro a uno dei cammini più famosi
Associazione Europea delle Vie Francigene: ecco chi c’è dietro a uno dei cammini più famosi

Travel Counseling®: la prima scuola in Italia in cui il viaggio diventa protagonista
Travel Counseling®: la prima scuola in Italia in cui il viaggio diventa protagonista

Sentieri di felicità e inclusione lungo la via Francigena
Sentieri di felicità e inclusione lungo la via Francigena

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

C’è speranza per Assange? Cosa dice la sentenza e cosa succede adesso – #893

|

Santa Maria La Palma, quando nel vino batte un cuore sardo – Io Faccio Così #401

|

Zappa Social, la storia di una comunità che ha trasformato una discarica abusiva in un’oasi verde

|

Salute e autosufficienza, i corsi all’insegna della consapevolezza e dell’equilibrio

|

Giornata nazionale delle disabilità intellettive: ecco perché è urgente parlarne

|

A Caltanissetta la ciclofficina sociale che promuove mobilità lenta e cicloturismo responsabile

|

Mourning circle, il cerchio delle lacrime: fare uscire il dolore può guarire

|

Chiusa Grande e i vini biologici concepiti con “vinosophia”

string(9) "nazionale"