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Il gioco è una cosa seria. Quindi, da oggi, la Finlandia, notoriamente uno dei paesi più alfabetizzati del mondo, prende la cosa molto sul serio e rende obbligatorio all’asilo, fino ai sei anni, giocare invece che imparare a leggere o a far di conto.
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Pare che un approccio giocoso alle attività sociali sia più produttivo che imparare faticosamente le tabelline o la grammatica. In effetti, nessuno di noi ha ricordi particolarmente divertenti dell’apprendimento nelle scuole elementari di matematica e italiano (immaginiamo che per il finlandese sia lo stesso). Invece, è molto ma molto più divertente giocare a fare il gelataio o costruire castelli di sabbia.
In effetti, per i bambini non è mai naturale stare seduti ai banchi di scuola per molte ore, fermi, attenti e concentrati su una materia scolastica. In Italia lo sanno bene le maestre e i maestri dell’Asilo nel Bosco di Ostia Antica e della Scuola che ha preso il via il mese scorso .
Socializzare con i in coetanei è molto più piacevole che stare ad ascoltare una maestra che insegna il plurale degli aggettivi. Ciò non vuol dire che lettura, scrittura e conti saranno banditi: se il piccolo mostrerà interesse verso le lettere o la matematica sarà incoraggiato e aiutato dagli insegnanti a seguire questo “richiamo”. L’idea, infatti, è quella di promuovere un percorso di apprendimento personalizzato e basato sulle esigenze ed inclinazioni di ogni bambino piuttosto che basato su insegnamenti imposti.
C’è da dire che la Finlandia è più favorita dell’Italia: i finlandesi sono solo 5,4 milioni, cioè la metà della Lombardia, e il reddito pro capite è uno dei più alti dell’Europa (compensato da un costo della vita altrettanto alto). E quando ci sono molte risorse, è più facile dare buoni servizi universali a tutti. Ma in ogni caso, la buona notizia resta: giocare a fare i gelatai è un buon modo per far crescere un bambino.
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