Resilienza e solidarietà nelle aree interne del Mediterraneo
Resilienza ambientale, presenza femminile, accoglienza e coinvolgimento delle persone fragili. Questi i temi al centro dell’evento organizzato per discutere insieme sulle caratteristiche e sui valori propri delle regioni interne del Mediterraneo. All’incontro previsto sabato 27 ottobre a Senarega, piccolo borgo del comune ligure di Valbrevenna, parteciperà in qualità di relatore Andrea Degl’Innocenti che porterà gli esempi di moltissime comunità resilienti italiane, cuore dell’Italia che Cambia.

Sabato 27 ottobre si riuniranno a Senarega, ospiti del Comune di Valbrevenna, cittadini provenienti dalla Corsica, e in particolare da due piccoli Comuni dell’entroterra corso, Evisa e Tolla, nonché una delegazione di greci provenienti da Ioannina, capoluogo dell’Epiro, per riflettere e discutere insieme sulle caratteristiche e sui valori propri delle regioni interne del Mediterraneo e dello spirito di solidarietà che spesso le anima.
Questo tema è considerato prioritario dall’Unione Europea ed è per questo che la Commissione, attraverso il suo Programma “Cittadinanza Europea” ha concesso un piccolo contributo per sostenere l’iniziativa. La giornata richiamerà anche lo spirito della cooperazione europea ed è inserita nei programmi delle giornate della cooperazione.
A questo primo incontro partecipano in qualità di relatori invitati Andrea Degl’Innocenti che attraverso Italia che cambia è in contatto con moltissime realtà italiane di comunità resilienti ed attive e Luigi Martella, Massimo Bondielli e Marco Matera dell’Associazione Caravanserraglio che utilizza la comunicazione visiva per restituire i lavori di indagine sociale legati ad eventi traumatici come l’inondazione dell’entroterra ligure, nei quali comunità locali hanno preso coscienza della loro situazione e intrapreso azioni di riscatto.
Il programma di lavoro della giornata svilupperà, con il coinvolgimento attivo dei partecipanti, tre temi di particolare interesse per i territori locali: la resilienza ambientale, la presenza femminile e l’accoglienza e il coinvolgimento delle persone fragili.
Per il programma completo clicca qui
Commenta l'articolo
Per commentare gli articoli registrati a Italia che Cambia oppure accedi
RegistratiSei già registrato?
Accedi