21 Mag 2019

Banca Etica elegge la sua prima presidente donna

Scritto da: Redazione

Con la nomina di Anna Fasano, Banca Etica festeggia la sua prima presidente donna eletta dai soci e le socie che hanno salutato con un lungo applauso il presidente uscente Ugo Biggeri che ha guidato l'istituto di credito negli ultimi 9 anni, traghettandolo nel passaggio da start-up a realtà consolidata e riconosciuta del panorama della finanza etica in Europa e nel mondo.

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I soci e le socie di Banca Etica riuniti qualche giorno fa in assemblea hanno rinnovato il Consiglio di Amministrazione, approvato il bilancio e deliberato un aumento del sovrapprezzo delle azioni.

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“Banca Etica ha appena festeggiato i suoi primi 20 anni: è una vera soddisfazione aver chiuso anche lo scorso anno un bilancio in utile e che – nonostante le difficili condizioni di mercato – evidenzia il grande impegno per aumentare costantemente il credito alle persone, alle imprese e alle organizzazioni attive nell’economia civile, solidale e sostenibile in Italia e in Spagna. Significativo il voto dei nostri soci che in una mozione hanno chiesto alla banca di continuare l’impegno al fianco delle organizzazioni che si occupano di salvataggio, tutela dei diritti e integrazione sociale e lavorativa dei migranti”, ha detto il presidente uscente Ugo Biggeri.

 

Quello che si è chiuso nel 2018 è stato un bilancio che ha registrato un utile di 3.287.703 euro. Nel dettaglio gli altri numeri parlano di impieghi lordi che hanno toccato quota 931 milioni di euro (+10,7% sul 2017); la raccolta diretta ammonta a 1.549 milioni (+12,9% rispetto al 2017); la raccolta indiretta è a quota 670 milioni (+5,2% sul 2017). Sono in n calo i crediti deteriorati (NPL), passando dal 7% al 6% del totale impieghi, e in calo anche le sofferenze nette, che scendono allo 0,81%. La patrimonializzazione, infine, è solida con il Cet 1 al 12,24% (dal 12,15%).

 

I soci e le socie di Banca Etica erano chiamati a votare per il rinnovo delle cariche sociali. Il nuovo Consiglio d’amministrazione, eletto con un sistema che prevede la possibilità di scegliere tra due liste e un nominativo da un elenco di candidati indipendenti, è così composto: Anna Fasano (presidente), Andrea Baranes, Andrea Di Stefano, Marina Galati, Raffaele Izzo, Adriana Lamberto Floristan, Giacinto Palladino, Pedro Sasia, Aldo Soldi, Marco Carlizzi, Elisa Bacciotti, Arola Farré Torras, Lino Sbraccia.

Il nuovo Consiglio d'Amministrazione di Banca Etica

Il nuovo Consiglio d’Amministrazione di Banca Etica


Con la nomina di Anna Fasano, Banca Etica festeggia la sua prima presidente donna. Anna Fasano ha 44 anni ed è friulana: componente del CdA di Banca Etica dal 2010; dal 2016 ricopre il ruolo di Vicepresidente. Laureata in Economia Bancaria appassionata di Finanza Etica, economia sociale e organizzazioni del Terzo Settore è attualmente impegnata in diverse operazioni di housing sociale.

 

L’assemblea ha salutato con un lungo e commosso applauso il presidente uscente Ugo Biggeri che ha guidato Banca Etica negli ultimi 9 anni, traghettandola nel passaggio da start-up a realtà consolidata e riconosciuta del panorama della finanza etica in Europa e nel mondo. In questi nove anni – mentre il Paese fronteggiava la recessione e il credit crunch e le altre banche si concentravano su riduzione dei costi e gestione dei crediti deteriorati  – i prestiti erogati da Banca Etica sono cresciuti con incrementi annui a due cifre, complessivamente del 112%, ed i collaboratori sono aumentati del +72%. Un exploit di cui anche le istituzioni si sono accorte approvando – nel 2016 – la prima legge che riconosce la specificità della finanza etica in Italia (purtroppo ancora inattuata).

 

Nei mesi scorsi il CdA di Banca Etica ha deliberato di adottare una metodologia di valutazione del valore delle azioni basata sul Free Cash Flow to Equity Model (FCFE), riconsiderato con stima dell’Excess Capital, in base alla quale effettuare una periodica valutazione del valore delle azioni della Banca, in corrispondenza delle scadenze del ciclo di pianificazione industriale. Tenendo conto di quanto risultato dalla “prima adozione” di tale metodologia e delle ulteriori considerazioni prudenziali in ordine alla stabilità del valore delle azioni della Banca nel medio termine, alla continuità con le scelte operate in precedenza e alla sostenibilità degli impatti patrimoniali, il Consiglio di Amministrazione ha proposto all’Assemblea dei Soci – che ha approvato – di incrementare il sovrapprezzo di Euro 1,50 per azione (+2,6% rispetto al precedente prezzo unitario complessivo per azione) e, quindi, di fissarlo complessivamente in Euro 6,50 per ogni azione emessa (+12,3% l’incremento del valore di sovrapprezzo rispetto al valore nominale dell’azione) e di stabilire, inoltre, che la Banca riacquisti le azioni proprie al prezzo corrispondente al valore nominale maggiorato del sovrapprezzo così come determinato dall’Assemblea dei Soci.

 

All’assemblea hanno partecipato e votato in totale circa 5.300 soci; sono state circa 1.770 le persone che hanno scelto di partecipare online.

 

 

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