24 Dic 2020

Una famiglia dà vita ad una rete per sostenere le piccole aziende agricole colpite dalla crisi

Scritto da: Valentina D'Amora

BioTigullio5Terre è una rete che vuole valorizzare le realtà agricole del Tigullio e delle Cinque Terre e promuovere le specialità del territorio, a partire da ingredienti locali e coltivati in modo sostenibile, senza l’utilizzo della chimica. E in più, incentiva trekking e turismo lento. Ho voluto conoscerne gli ideatori per farmi raccontare com'è nato questo progetto.

Salva nei preferiti

Genova, La Spezia - A Zoagli vive “una famiglia per il clima”, attiva da anni per l’ambiente e per la pace: sono mamma Barbara e papà Massimiliano, insieme ai figli Emanuele, classe 2008, e Gaia, classe 2004. Scrivono articoli, puliscono spiagge e fiumi, pubblicano libri e viaggiano lento. L’ultima destinazione? «Siamo arrivati a piedi a Sant’Anna di Stazzema: – mi racconta Barbara – abbiamo percorso 150 km a piedi ed è stata un’esperienza in completa sintonia con ambiente, pensata per evitare di inquinare sì, ma anche per vivere la “vacanza” in famiglia più intensamente».

Il viaggio è stato un percorso in sette tappe, giornalmente documentato sui social: «Postavamo gli incontri, i pensieri e i vari momenti di riflessione». Proprio entrando in contatto con le persone che vivono in paesi al di fuori dei soliti circuiti turistici è nata la voglia di aiutare tutte quelle realtà agricole conosciute lungo il cammino.

BioTigullio foto evidenza

LA NASCITA DELLA RETE

BioTigullio5Terre nasce proprio durante il lockdown per dare visibilità alle aziende agricole dell’area del Tigullio e delle Cinque Terre, in seria difficoltà in primavera. «Ci siamo resi conto che mancava un trait d’union che legasse i produttori locali, sia in costa che lungo l’entroterra tra Tigullio e spezzino, e così abbiamo creato il portale».

La neonata rete ora è una vetrina per una cinquantina di realtà a conduzione familiare che hanno rischiato di chiudere: «Sono tutte piccole aziende che si sostentano con i mercatini, estivi o natalizi, e ora che è tutto sospeso stanno faticando a restare a galla. Per questo abbiamo voluto raccontare la loro attività e la loro vita, dedicando a ognuno una pagina che desse loro visibilità». Il sito riporta alla luce anche antiche ricette locali e le proprietà medicali delle piante e delle spezie, il tutto condito con un po’ di storia e di cultura dei vari territori.

biotigullio5terre

CHI HA ADERITO AL CIRCUITO

Si tratta di produttori che si trovano soprattutto in val Graveglia, val d’Aveto, val Fontanabuona e val di Vara, che coltivano in maniera ecosostenibile e a basso impatto. Tra loro ci sono anche molti giovani agricoltori che hanno fatto rinascere colture ormai perdute e dimenticate. «Un esempio? La mela rapallina, che è riuscita a ripartire grazie alla caparbietà di questa azienda agricola che ha recuperato la varietà tramite la “banca del seme”. Si tratta di varietà locali che fanno fatica a farsi largo dal punto di vista commerciale».

biotigillio

Barbara mi racconta anche della famosa nocciola di Mezzanego, sulle alture di Chiavari, coltivata fino a cinquant’anni fa e molto rinomata in Liguria, che col tempo è andata persa, soprattutto per la difficoltà di coltivare sulle fasce. «Negli anni le aziende sono andate a cercare terreni più facili da coltivare e con rese decisamente maggiori per poter offrire i prodotti a prezzi di vendita più bassi».

Mentre ci salutiamo, mi rivela quali progetti futuri bollono in pentola: «A breve l’idea è quella di aprire un punto vendita fisico a Rapallo, in modo da offrire anche un presidio fisico e una vetrina reale a tutte le aziende aderenti». Un ulteriore passo per valorizzare la filiera corta ligure. Work in progress!

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Le Serre dei Giardini: rigenerazione, verde e socialità nel centro della città
Le Serre dei Giardini: rigenerazione, verde e socialità nel centro della città

Nasce la rete delle biblioteche degli oggetti: possedere è sempre meno conveniente
Nasce la rete delle biblioteche degli oggetti: possedere è sempre meno conveniente

L’economia civile secondo Leonardo Becchetti, l’economista che non pensa solo ai soldi
L’economia civile secondo Leonardo Becchetti, l’economista che non pensa solo ai soldi

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

E sono mille! Le 5 notizie migliori di questi 5 anni – #1000

|

Italia – Israele: il vero nemico è la guerra

|

Con il progetto “In viaggio da sola”, Diana Bancale esplora e racconta il mondo

|

Alla FiorIsteria di Genova arriva #Riciccami, per trasformare i mozziconi in giacconi e peluche

|

Perdite idriche: in Italia gli acquedotti disperdono il 40% dell’acqua che trasportano

|

Che cosa è la malattia della lingua blu? I dati, l’impatto su animali e aziende e le soluzioni per il futuro

|

Ghedi si mobilita contro la guerra e le armi nucleari

|

A Creativity Revival: “pionieri della creatività” di tutto il mondo si incontrano a Milano

string(7) "liguria"