7 Feb 2023

Clean Cities Campaign: Torino è ancora una volta nella classifica delle città più inquinate d’Italia

La Clean Cities Campaign di Legambiente torna con il suo tour nazionale: sarà un viaggio che dal 1° febbraio al 2 marzo 2023 farà tappa nei principali capoluoghi italiani. In questi giorni è arrivata a Torino per presentare i dati sull’inquinamento atmosferico e per offrire un maggior sostegno verso le urgenti politiche di mobilità attiva, condivisa e sostenibile di cui le nostre città hanno bisogno.

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Torino - Torino è nuovamente nella classifica delle città più inquinate d’Italia. Lo confermano i dati sull’inquinamento presentati da Legambiente, che con la sua campagna itinerante Clean Cities ci parla di un obiettivo di neutralità climatica al 2030 ancora lontano. Torino è anche la prima tappa di un viaggio itinerante lungo un mese che si fermerà a Genova, Milano, Bergamo, Bari, Napoli, Avellino, Roma, Pescara, Bologna, Padova e in numerose altre città da nord a sud d’Italia.

L’iniziativa rientra nell’ambito della Clean Cities Campaign ed è realizzata da un network europeo di associazioni ambientaliste e movimenti di base che ha come obiettivo una mobilità urbana a zero emissioni entro il 2030. L’obiettivo è dunque quello di promuovere con forza una nuova mobilità urbana che sia più sicura, più condivisa e meno inquinante. 

CLEAN CITIES CAMPAIGN, DATI ALLA MANO

Anche per il 2022 Torino risulta tra quelle città che hanno superato il limite di concentrazione massima di polveri sottili PM10, ossia 50 microgrammi per metro cubo d’aria. Il superamento è avvenuto per più dei 35 giorni l’anno consentiti, con 98 giorni di sforamento.

Inquinamento Torino
Foto di Chuttersnap tratta da Unsplash

Rispetto ai limiti normativi sulla qualità dell’aria previsti al 2030 la situazione è ancora più critica: per non incorrere in nuovi rischi sanitari e sanzioni, la città di Torino deve ridurre entro sette anni il PM10 del 43%, il PM 2.5 del 55% e gli ossidi d’azoto (NO2) del 46%. Uno dei problemi è che al momento il trend di riduzione annuale è troppo lento: del solo 4% per il PM10 e -5% per l’NO2. Sono questi i dati più rilevanti emersi dall’ultimo report Mal’Aria di città: cambio di passo cercasi, l’annuale analisi di Legambiente sullo stato dell’inquinamento atmosferico delle città italiane.

UNA TAVOLA ROTONDA SULL’INQUINAMENTO

La tappa di Clean Cities a Torino si è caratterizzata di una Tavola Rotonda che ha riunito rappresentanti delle istituzioni locali, associazioni e sindacati. Durante questa occasione è stato possibile fare un bilancio sulle sfide in materia di inquinamento atmosferico e sulle ambizioni e progetti di Torino in merito alla sua partecipazione alla Missione di neutralità climatica al 2030.

Come riportato nella nota stampa, “Torino conserva il triste record nazionale di superamenti dei limiti consentiti per le micropolveri ed Asti sale sul podio al terzo posto”, dichiara Giorgio Prino, Presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta. “Questo non può non essere il dato di partenza delle nostre analisi, dalle quali esce l’immagine di un Piemonte fortemente compromesso. La condizione geografica è sicuramente un fattore penalizzante, ma non può essere un alibi”.

Non si tratta di eventi periodici, ma di una situazione strutturale che, dunque, richiede coraggio politico e soluzioni strutturali

Le associazioni e i comitati torinesi attenti al critico tema dell’inquinamento e della mobilità urbana da tempo chiedono politiche forti e immediate che siano in grado di limitare e ridurre il traffico veicolare privato, che rappresenta la prima fonte di inquinamento atmosferico in ambito urbano.

“NON SI TRATTA DI EVENTI PERIODICI, MA DI UNA SITUAZIONE STRUTTURALE”

«L’inquinamento sembra ormai essere assunto come “ineludibile”, come una condizione non migliorabile. Eppure, solo a Torino oltre 900 persone ogni anno perdono la vita in conseguenza a causa di una qualità dell’aria che è eufemistico definire pessima. Non si tratta di eventi periodici, ma di una situazione strutturale che, dunque, richiede coraggio politico e soluzioni strutturali», proseguono le associazioni. «Quelle che richiediamo a Regione Piemonte e a tutte le amministrazioni comunali, in primis a quelle di Torino. Scelte che non potranno che rinforzare le politiche volte alla neutralità climatica, obiettivo che la stessa Torino si è posta per il 2030».

A proposito del 2030, durante l’incontro è stata presentata la scheda Torino 2030, un report sintetico sulle performance e le politiche di mobilità della città. Il report racconta una città in cui è mediocre l’offerta di trasporto pubblico nell’area metropolitana, soprattutto il servizio metrotranviario. Rispetto all’obiettivo di una città 30, si rimane ancora molto lontani.

Inquinamento Torino1
photo by Marco Garofalo for Client Earth 2022
COME RENDERE TORINO UNA CLEAN CITY

Per Legambiente, per fare di Torino 2030 una “clean city” si devono rendere sicure le strade e i servizi devono essere accessibili a tutti. Si deve moderare la velocità, ma anche disegnare percorsi prioritari ciclo pedonali; incrementare i mezzi pubblici, creare zone scolastiche; offrire servizi e infrastrutture di mobilità elettrica e condivisa; progettare nel tempo zone cittadine a “zero emissioni” anche per la distribuzione delle merci. Voci positive sono, invece, lo sviluppo dei percorsi ciclabili se si segue il ritmo deciso nel Piano Urbano della Mobilità sostenibile (PUMS).

Durante la tavola rotonda è stato presentato anche il progetto MOB della Fondazione Unipolis, in partnership con Legambiente. L’iniziativa ha come obiettivo prioritario l’engagement dei giovani tra i 16 e i 21 anni, che si sfideranno in un grande torneo nazionale dove vincerà chi si muoverà in modo sostenibile e saranno poi impegnati nella definizione di interventi per rendere la mobilità della propria città più sostenibile ed efficiente.

 

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